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Kunduz, bombe NATO su ospedale di Medici Senza Frontiere in Afghanistan

Il risultato dell’errore, o meglio orrore, della NATO sarebbero 3 morti e 37 feriti.  Il portavoce del ministero della Sanità afghano, Wahidullah Mayar, ha confermato che questo è «il bilancio ufficiale dell’attacco aereo da parte di forze statunitensi». I Media afghani invece fanno salire il numero dei decessi a 50 persone con numerosi feriti.

Sul sito di Medici Senza Frontiere si legge:

“Nella notte di sabato 3 ottobre, alle 2.10, il centro traumatologico di Medici Senza Frontiere (MSF) a Kunduz è stato colpito più volte da pesanti bombardamenti ed è stato gravemente danneggiato. Tre operatori di MSF sono rimasti uccisi e di oltre 30 non si ha ancora notizia. L’equipe medica sta lavorando senza sosta e sta facendo tutto il possibile per la sicurezza dei pazienti e dello staff dell’ospedale.

“Siamo profondamente scioccati dall’attacco, che ha ucciso nostri colleghi e pazienti, e compromette gravemente la situazione sanitaria a Kunduz” ha detto il Dottor Bart Janssens, Direttore delle operazioni di MSF. “Non conosciamo ancora l’esatto numero delle vittime. La nostra equipe medica sta fornendo primo soccorso e trattando i pazienti e gli operatori MSF rimasti feriti, mentre si prende cura delle vittime. Esortiamo tutte le parti a rispettare la sicurezza delle strutture e del personale sanitario.”

Da quando lunedì sono scoppiati i combattimenti, MSF ha curato 394 feriti. Al momento del bombardamento di stamattina nell’ospedale c’erano 105 pazienti, le persone che li accudiscono e oltre 80 operatori nazionali e internazionali di MSF.

La struttura di MSF è l’unica struttura del suo genere in tutto l’Afghanistan nord-orientale e fornisce trattamenti per salvare arti e vite. I medici di MSF trattano tutte le persone secondo i loro bisogni medici e non fanno distinzioni in base a etnia, credo religioso o affiliazione politica.”

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