InfoAut
Immagine di copertina per il post

Imponente marcia a Parigi: non abbiamo carburante, ma l’energia della strada!

Ieri si è tenuta a Parigi un’imponente mobiltazione contro il carovita ed emergenza climatica. La marcia era organizzata dall’alleanza di sinistra Nupes e ha visto la partecipazione di diversi settori sociali: lavoratori, giovani dei movimenti climatici e gilet gialli. Intanto prosegue per la terza settimana lo sciopero all’interno delle raffinerie Total.

Di seguito riportiamo la traduzione della riflessione di Cerveaux non disponibles sulla manifestazione.

Cosa contano le cifre: che siano i 30.000 ridicolmente bassi annunciati dalle autorità o i 140.000 esagerati dagli organizzatori, la marcia di Parigi del 16 ottobre è stata un successo oggettivo.

Dalla Place de la Nation alla Bastiglia, il viaggio è stato pieno di gente.

Oltre alla forte partecipazione, si è vista la presenza di un importante corteo di testa, tra cui un gran numero di Gilet Gialli.

Ma nonostante questa massiccia affluenza, la manifestazione è stata ancora una volta intrappolata dalla strategia della tensione imposta dalle forze dell’ordine.

In un paese dove il potere ha chiarito, e dimostrato, che non era la strada a governare, la mobilitazione può sembrare solo simbolica… ma non dimentichiamo che nelle lotte contano i simboli!

Così, di fronte alla retorica del potere e ai media che cercheranno di far sembrare che scioperi e blocchi non siano sostenuti dalla popolazione, potrebbero pesare proteste massicce.

E se non sono inutili gli espedienti dei partiti chiamati a partecipare a questa marcia, con autobus noleggiati da tutta la Francia, l’entità della mobilitazione è dovuta anche all’attuale movimento di protesta per rivendicare, giustamente, un aumento dei salari in in linea con l’inflazione.

Perché buona parte del paese ha capito che la pretesa delle raffinerie, che chiedono un aumento del 10% degli stipendi, non è delirante. Che questo è anche il minimo.

Ma soprattutto molti hanno capito che questi aumenti si potevano ottenere solo entrando in un rapporto di forza con i capi e il potere.

E per questo lo sciopero e i blocchi sembrano più necessari che mai.

Perché anche se la parola d’ordine era “contro l’alto costo della vita e l’inerzia climatica”, è infatti sullo sfondo del blocco delle raffinerie, della carenza di benzina e della richiesta di uno sciopero generale che questa domenica di marzo del 16 ottobre ha avuto luogo…

La Francia bolle da mesi.

Sembra pronta ad esplodere.

Per molti, è ora o mai più che il mondo dal basso deve cercare di fermare la macchina messa in atto dai grandi capi per macinare i poveri. Macchina che ha solo accelerato il ritmo e che macina ancora di più dopo la crisi del Covid e la guerra in Ucraina.

Dobbiamo rifiutarci di essere schiacciati, allargare il movimento, diffonderlo in altri settori, intensificare il numero degli scioperanti, mobilitarci per essere ancora più numerosi ai blocchi…

E più che mai, dobbiamo tenere presente l’importanza di offrire ai governi e ai media alle loro calcagna massicce manifestazioni, e questo al di fuori dei sindacati/dirigenti politici e del loro servizio d’ordine.

Affinché queste manifestazioni continuino a crescere per far sì che le persone vogliano unirsi a loro, per parteciparvi, devono ricevere energia, capacità e una strategia. Inevitabilmente complicato in uno spazio autogestito… ma per niente impossibile!

Perché molto più di un solo giorno di sciopero o di una semplice protesta, molto più di un bidone della spazzatura bruciato o di una bottiglia lanciata contro un CRS (poliziotto in antisommossa ndt) iperprotetto, ciò che il potere teme è l’inventiva e la creatività di movimenti che sarebbero capaci di far fallire la sua strategia di soffocare lotte sociali.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

bollettecarovitaGILETS JAUNESguerraparigi

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Contestati i ministri della guerra al Politecnico di Torino

Riceviamo e ricondividiamo il comunicato del CUA di Torino sulla contestazione di ieri al convegno istituzionale tenutosi alla sede del Valentino del Politecnico. Ieri mattina un gruppo di student3 dell’Università di Torino ha contestato il convegno a porte chiuse che si è tenuto al castello del Valentino su tecnoscienza e intelligenza artificiale, con ospiti di […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Milano: 25 Aprile con la resistenza palestinese

Milano – Per un 25 Aprile con la Palestina, Piazza Duomo h. 13:30.
La Resistenza non è soltanto memoria, ma è oggi. Palestina libera!

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Messico: i Me`phaa di Tilapa creano sistema di giustizia a difesa del loro territorio

Il popolo Me`phaa di Tilapa, Guerrero, ha presentato il proprio sistema di giustizia denominato Sicurezza di Protezione Territoriale Indigena (Serti), per “difendere il territorio da una prospettiva indigena, olistica e integrale”, di fronte alle minacce di progetti minerari, saccheggio territoriale e controllo dei gruppi del crimine organizzato.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Protezione Civile: 2.000 palestinesi scomparsi a seguito del ritiro delle forze israeliane da alcune aree di Gaza

La Difesa civile della Striscia di Gaza ha rivelato in un comunicato divulgato domenica che circa duemila palestinesi sono stati dichiarati dispersi in varie aree dell’enclave dopo il ritiro delle forze di occupazione israeliane (IOF) da esse.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Un documento trapelato dal New York Times su Gaza dice ai giornalisti di evitare le parole: “Genocidio”, “Pulizia Etnica” e “Territorio Occupato”

Nel mezzo della battaglia interna sulla copertura del New York Times riguardo la guerra di Israele, i principali redattori hanno emanato una serie di direttive.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

USA per la Palestina: dipendenti Google licenziati e studenti alla Columbia University sgomberati dalla polizia

Negli Stati Uniti proteste in corso a sostegno del popolo palestinese, per il quale diversi settori della società civile si sono mobilitati.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Giornata di mobilitazione per il clima e a sostegno della Palestina.

Da Nord a Sud Italia questa mattina lo sciopero climatico lanciato da Fridays For Future ha riempito le piazze di giovani e giovanissimi che hanno ribadito le connessioni stringenti tra la devastazione dei territori e le guerre, rappresentando un forte grido in sostegno alla Palestina.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Appello alla mobilitazione in sostegno alla popolazione di Gaza ed alla resistenza palestinese

Ci appelliamo a tutt3 coloro che vogliono sostenere la resistenza del popolo palestinese per difendere una prospettiva universale di autodeterminazione, uguaglianza, equità e diritti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Attacco iraniano a Israele: quali conseguenze per il Libano?

Lo Stato ebraico potrebbe intensificare la lotta contro Hezbollah, ma secondo gli esperti una guerra aperta sul territorio libanese è improbabile.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Paese Mapuche: il popolo mapuche convoca una marcia a Temuco contro un megaprogetto elettrico

Viene convocata anche per chiedere la fine della promulgazione e dell’applicazione di leggi che cercano di fronteggiare i genuini processi di rivendicazione territoriale che comunità e Pu lof portano avanti in attesa della ricostruzione e liberazione nazionale mapuche.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Tamburini di guerra

Mentre gli stati continuano ad ammassare armamenti il tentativo di condizionamento dell’opinione pubblica sull’inevitabilità della guerra raggiunge nuove vette, tra giornalisti che lodano i benefici per l’economia dell’industria delle armi, propaganda nelle scuole e proposte politiche scellerate.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Parigi: marcia contro il razzismo e islamofobia vietata dalla prefettura.

Il 21 aprile è prevista una importante marcia contro il razzismo e l’islamofobia, per la tutela dei giovani che nei quartieri popolari sono sistematicamente obiettivo della violenza e del razzismo della polizia e dello Stato.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

“Siamo dalla parte giusta della storia”. Luigi ci scrive dal carcere

Luigi ci scrive dal carcere. Pubblichiamo di seguito il testo.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

GMO: l’esercito israeliano ha ucciso oltre 400 civili dentro e intorno all’ospedale di Al-Shifa.

Gaza. L’Ufficio Media governativo (GMO) di Gaza ha affermato che più di 400 persone – pazienti, civili sfollati di guerra e personale sanitario – sono state uccise negli attacchi israeliani durante 13 giorni di assedio militare all’ospedale Al-Shifa e ai quartieri vicini.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

In Italia stanno sbarcando molti mezzi militari americani

La denuncia dei portuali del Collettivo Autonomo dei Lavoratori Portuali (CALP) di Genova

Immagine di copertina per il post
Confluenza

VOI SETTE, NOI 99%

Dentro la Reggia di Venaria dal 28 al 30 aprile ci saranno i ministri delle 7 potenze mondiali a parlare di transizione ecologica ed energetica. A Torino si sta costruendo un percorso di avvicinamento che vede coinvolti comitati, associazioni ambientaliste, collettivi studenteschi e giovanili, realtà ecologiste.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Misure cautelari per tre militanti di Antudo per un sanzionamento alla Leonardo SPA. Repressione su chi fa luce sulle fabbriche di morte e le guerre in atto

Ieri mattina la Questura di Palermo ha eseguito tre misure cautelari, due obblighi di firma e una custodia cautelare in carcere per tre militanti di Antudo.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Armi: verso il libero mercato?

L’intento è ben celato, ma evidente: smantellare la legge n. 185 del 1990, quella che introdusse in Italia “Nuove norme sul controllo dell’esportazione, importazione e transito dei materiali di armamento”.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Trappole esplosive e imboscate: come i sadici “Hunger Games” di Israele mirano a far morire di fame la popolazione di Gaza

Ci sono crescenti segnalazioni di agguati israeliani che prendono di mira direttamente i civili a Gaza mentre aspettano gli aiuti, spesso dopo che falsi messaggi segnalano che i soccorsi sono in arrivo.