InfoAut
Immagine di copertina per il post

I palestinesi organizzano la Resistenza popolare per proteggere la stagione della raccolta delle olive dal terrorismo e dal saccheggio israeliano

||||

I coloni, protetti dalle forze di occupazione israeliane, approfittano di questa attività vitale per assalire, distruggere, seminare paura e terrore e, incidentalmente, per rubare i raccolti di olive.

Fonte: versión española

Corrispondente di PalestinaLibre.org nella Gerusalemme occupata -9 ottobre 2021

Immagine di copertina: Una donna palestinese seleziona le olive appena raccolte durante la raccolta in una fattoria nel villaggio di Biet Owwa, in Cisgiordania, 24 ottobre 2016. – REUTERS/Mussa Qawasma

I coloni, protetti dalle forze di occupazione israeliane, approfittano di questa attività vitale per assalire, distruggere, seminare paura e terrore e, incidentalmente, per rubare i raccolti di olive. Sono abituati a impadronirsi di ciò che non gli appartiene!

Il Comitato di Resistenza contro il muro dell’apartheid e gli insediamenti, in collaborazione con istituzioni e comitati locali di resistenza popolare e organizzazioni giovanili e studentesche, ha lanciato la campagna nazionale e popolare a sostegno degli agricoltori palestinesi, in concomitanza con l’inizio della stagione della raccolta delle olive.

La stagione della raccolta delle olive è una tradizione palestinese millenaria in cui le famiglie e tutti i livelli della società palestinese partecipano attivamente alla raccolta, trasformando questa attività in una vera festa nazionale e tradizionale.

Oggi, e con la Palestina sotto occupazione, questa festa tradizionale è diventata un’attività di resistenza contro l’oppressione e l’occupazione militare straniera.

Il coordinatore della campagna nel governatorato di Nablus, nel nord della Cisgiordania occupata, Murad Eshteiwi, ha riferito che la campagna inizierà sull’iconico monte Jabal Sbeih, vicino alla cittadina di Beita a sud di Nablus, simbolo della resistenza popolare contro gli insediamenti e l’usurpazione delle terre palestinesi. Dichiara che gli organizzatori hanno scelto di lanciare la campagna da Jabal Sbeih a causa del suo simbolismo. Tuttavia, la campagna si svolgerà nei governatorati di Nablus, Salfit, Jenin, Ramallah e Hebron.

La campagna mira a sostenere i cittadini nelle aree che sono state bersaglio degli attacchi dei coloni i quali, di solito protetti dall’esercito israeliano, sfruttano a loro vantaggi il potere militare per assalire contadini e raccoglitori di olive, rubare i loro raccolti e bruciare gli alberi.

“Siamo consapevoli del grande pericolo che i cittadini affrontano durante la stagione della raccolta delle olive, soprattutto perché centinaia di migliaia di famiglie dipendono da esso come principale fonte di sostentamento”, ha affermato Eshteiwi.

La campagna si basa su tre punti, il primo dei quali è l’organizzazione del volontariato in collaborazione con i raccoglitori. Il secondo è la formazione di punti fissi di protezione nelle aree vicine agli insediamenti, che verrebbero presidiati da 20-30 volontari la cui missione è quella di intervenire per fermare qualsiasi attacco verso chi partecipa al raccolto. Per quanto riguarda il terzo punto, prevede la fornitura di manodopera per aiutare i cittadini che hanno ulivi dietro il muro o vicino agli insediamenti, per aiutarli a completare il loro lavoro il più rapidamente possibile ed evitare così atti vandalici e furti da parte dei coloni.

A tal fine, saranno fornite attrezzature speciali per accelerare la raccolta, comprese scale, teli per raccogliere i frutti e macchine per la raccolta sia manuale che automatica.

Gli organizzatori hanno chiarito che questa azione non annulla o sostituisce qualsiasi altra campagna sussidiaria volontaria altrove, e si svolgerà unitamente a tutto ciò che è stato stabilito e organizzato.

I comitati di tutela assisteranno gli agricoltori durante tutta la stagione olivicola. La protezione è importante per tutto il periodo, poiché i coloni  sanno quanto questa stagione sia vitale per i palestinesi, quindi cercano di intensificare  gli attacchi agli ulivi, a volte bruciandoli, a volte abbattendoli e talvolta rubando il raccolto e la semina,  oltre che diffondendo paura e terrore tra i contadini.

Traduzione di Grazia Parolari “Tutti gli esseri senzienti sono moralmente uguali” – Invictapalestina.org

[iframe width=”560″ height=”315″ src=”https://www.youtube.com/embed/VEsJClQUy00″ title=”YouTube video player” frameborder=”0″ allow=”accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture” allowfullscreen ]

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

agricolturacoloniisraelepalestina

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La lotta per fermare il genocidio nelle università statunitensi: un reportage dall’Università del Texas

Abbiamo tradotto questo interessante reportage apparso su CrimethInc sulle proteste che stanno coinvolgendo i campus degli Stati Uniti contro la complicità del governo USA nel genocidio del popolo palestinese.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Contestati i ministri della guerra al Politecnico di Torino

Riceviamo e ricondividiamo il comunicato del CUA di Torino sulla contestazione di ieri al convegno istituzionale tenutosi alla sede del Valentino del Politecnico. Ieri mattina un gruppo di student3 dell’Università di Torino ha contestato il convegno a porte chiuse che si è tenuto al castello del Valentino su tecnoscienza e intelligenza artificiale, con ospiti di […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Milano: 25 Aprile con la resistenza palestinese

Milano – Per un 25 Aprile con la Palestina, Piazza Duomo h. 13:30.
La Resistenza non è soltanto memoria, ma è oggi. Palestina libera!

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Messico: i Me`phaa di Tilapa creano sistema di giustizia a difesa del loro territorio

Il popolo Me`phaa di Tilapa, Guerrero, ha presentato il proprio sistema di giustizia denominato Sicurezza di Protezione Territoriale Indigena (Serti), per “difendere il territorio da una prospettiva indigena, olistica e integrale”, di fronte alle minacce di progetti minerari, saccheggio territoriale e controllo dei gruppi del crimine organizzato.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Protezione Civile: 2.000 palestinesi scomparsi a seguito del ritiro delle forze israeliane da alcune aree di Gaza

La Difesa civile della Striscia di Gaza ha rivelato in un comunicato divulgato domenica che circa duemila palestinesi sono stati dichiarati dispersi in varie aree dell’enclave dopo il ritiro delle forze di occupazione israeliane (IOF) da esse.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Un documento trapelato dal New York Times su Gaza dice ai giornalisti di evitare le parole: “Genocidio”, “Pulizia Etnica” e “Territorio Occupato”

Nel mezzo della battaglia interna sulla copertura del New York Times riguardo la guerra di Israele, i principali redattori hanno emanato una serie di direttive.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

USA per la Palestina: dipendenti Google licenziati e studenti alla Columbia University sgomberati dalla polizia

Negli Stati Uniti proteste in corso a sostegno del popolo palestinese, per il quale diversi settori della società civile si sono mobilitati.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Giornata di mobilitazione per il clima e a sostegno della Palestina.

Da Nord a Sud Italia questa mattina lo sciopero climatico lanciato da Fridays For Future ha riempito le piazze di giovani e giovanissimi che hanno ribadito le connessioni stringenti tra la devastazione dei territori e le guerre, rappresentando un forte grido in sostegno alla Palestina.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Appello alla mobilitazione in sostegno alla popolazione di Gaza ed alla resistenza palestinese

Ci appelliamo a tutt3 coloro che vogliono sostenere la resistenza del popolo palestinese per difendere una prospettiva universale di autodeterminazione, uguaglianza, equità e diritti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Attacco iraniano a Israele: quali conseguenze per il Libano?

Lo Stato ebraico potrebbe intensificare la lotta contro Hezbollah, ma secondo gli esperti una guerra aperta sul territorio libanese è improbabile.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Sui fatti di ieri, rispondiamo ai Ministri.

Sui fatti di ieri, tutti i ministri presenti si sono spesi in dichiarazioni abbastanza perentorie e retoriche ai giornali, come al solito ribaltando la realtà e ricostruendo uno scenario molto fantasioso su quelle che sono state le dinamiche della piazza di contestazione.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Parigi: marcia contro il razzismo e islamofobia vietata dalla prefettura.

Il 21 aprile è prevista una importante marcia contro il razzismo e l’islamofobia, per la tutela dei giovani che nei quartieri popolari sono sistematicamente obiettivo della violenza e del razzismo della polizia e dello Stato.