L’opposizione alla guerra passa per un rifiuto espresso soprattutto a partire da ciò che la riproduce e le sue conseguenze sui territori. Quello sardo e siciliano hanno dei referenti ben precisi: da decenni gli e le abitanti delle isole si mobilitano contro le basi NATO imposte sulle loro terre. Con lo scoppio della guerra in Ucraina, prevedibilmente, le attività parabelliche si sono intensificate, ma ciò ha fornito anche l’occasione per organizzare nuove iniziative di contrasto.
Ne parliamo con Valentina, compagna di Cagliari, che ci racconta dell’intersezione tra iniziative transfemministx e antimilitariste, in occasione dell’8 marzo:
L’opposizione alla guerra passa per un rifiuto espresso soprattutto a partire da ciò che la riproduce e le sue conseguenze sui territori. Quello sardo e siciliano hanno dei referenti ben precisi: da decenni gli e le abitanti delle isole si mobilitano contro le basi NATO imposte sulle loro terre. Con lo scoppio della guerra in Ucraina, prevedibilmente, le attività parabelliche si sono intensificate, ma ciò ha fornito anche l’occasione per organizzare nuove iniziative di contrasto.
Ne parliamo con Tiziana, di Palermo, che lancia il corteo regionale del 12 marzo contro le basi militari, con un focus sulle conseguenze della guerra per quel che riguarda le specificità del territorio siciliano:
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