Era in sciopero della fame da 238 giorni perché voleva un processo equo, dopo che era stata condannata a 13 anni di reclusione per “appartenenza a un’organizzazione criminale”. Giovedì sera è deceduta in un ospedale di Istanbul. Il caso riguarda l’avvocata Ebru Timtik, 42 anni.
A dare notizia della sua morte è stato il suo studio legale. “Ebru Timtik, socia del nostro studio, è morta da martire”, si legge in un tweet. Insieme al collega Aytac Unsal, pure lui in sciopero della fame, Timtik faceva parte dell’Associazione contemporanea degli avvocati, specializzata nella difesa di casi politici. Le autorità turche accusano questa associazione di essere legata all’organizzazione marxista-leninista Dhkp-C.
Ebru Timtik aveva difeso la famiglia di Berkin Elvan, adolescente morto nel 2014 per le ferite riportate durante le proteste a Gezi Park nel 2013. Il mese scorso, un tribunale di Istanbul, aveva rifiutato di scarcerare la donna, nonostante un referto medico indicasse che il suo stato di salute non le permetteva più di restare in carcere. Analoga richiesta è stata depositata anche ad agosto alla Corte costituzionale, senza successo. Invece di essere scarcerati, Timtik e il collega Unsal sono stati trasferiti in due diversi ospedali carcerari. L’avvocata, che ha consumato solo acqua zuccherata, tisane e vitamine, pesava 30 kg al momento del decesso. Lla polizia ha caricato la marcia di avvocati e solidali a Istanbul.
L’avvocata Barbara Spinelli, dei Giuristi Democratici, Commissione Diritti Umani dell’Ordine degli Avvocati di Bologna e della Commissione relazioni nel Mediterraneo del Consiglio nazionale forense.
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