Questo è il messaggio che Jacopo, redattore di Infoaut che si trova nel cantone di Afrin dall'inizio dell'aggressione turco-jihadista, ci ha fatto arrivare poco fa. Un appello urgente a mobilitarsi e rompere il silenzio di fronte all'aggravarsi della situazione ad Afrin.
Nelle ultime ore la situazione ad Afrin si è fatta più critica: l’esercito turco invasore e le bande jihadiste sue alleate si sono avvicinate alla città da diversi lati, in particolare dalla direzione di Shera. Sono a 2,5 km di distanza e minacciano direttamente la città.
La situazione dentro Afrin è quella che c’era già in questi giorni, quindi alta densità di popolazione, tanti rifugiati dai villaggi che qui hanno trovato rifugio dalla guerra e dai bombardamenti, mancanza di acqua perché quando i jihadisti e l’esercito turco hanno preso la diga di Meidanki hanno tagliato la fornitura e bombardato le stazioni di pompaggio in altri villaggi. Mancano anche alcuni generi di prima necessità. Adesso il rischio concreto è che nelle prossime ore ci sia una situazione sempre più critica e che attacchino la città; già in questo momento ci sono bombardamenti di artiglieria e di aerei nelle zone periferiche della città.
Il Tev Dem ha chiamato a una mobilitazione generale, a una sollevazione in tutti i posti e le piazze del mondo per difendere Afrin, per fermare il progetto di pulizia etnica che Erdogan e i jihadisti vogliono attuare sulla popolazione di Afrin, per chiedere una no fly zone che fermi i bombardamenti aerei, che sono anche quelli che causano un numero elevatissimo di vittime civili e che se in questa città dovessero aumentare ancora e arrivare fino in centro produrrebbero sicuramente un massacro. Queste azioni sono già in essere in molte città europee, anche in Bashur.
Adesso quello che bisogna fare è rompere il silenzio della comunità internazionale che di fatto è complice con questo piano; questo è quello che a tutti i popoli del mondo viene chiesto di fare per sostenere Afrin e la sua popolazione, per supportare la rivoluzione della Siria del nord e quindi la speranza e l’esempio della rivoluzione del nostro secolo per una società libera e democratica in cui tanti popoli diversi possono vivere assieme e che sia anche una proposta di pace per la Siria. Una sollevazione per difendere Afrin ma anche per difendere una speranza per tutta l’umanità.
Afrin, 10/3/2018
----------------
Questo è il video che Jacopo ha realizzato ieri per spiegare la situazione nel cantone a 50 giorni dall'inizio della sanguinosa aggressione sferrata da Erdogan:
Potrebbe interessarti
-
I guerriglieri HPG e YJA Star parlano del 42° anniversario del PKK. I guerriglieri hanno affermato che il PKK è il partito dei
-
Le famiglie di Abdurrahman Er e Mazlum Dağ chiedono a Barzani l'annullamento della condanna a morte.
Abdurrahman Er e Mazlum Dağ sono stati condannati a morte l'11 febbraio 2020 dalla seconda camera della Corte penale di Erbil (Hewler), nella
-
Mazlum Duman prende il nome “Şerzan Kato” nella guerriglia. Ha mostrato grande prova di resistenza contro il nemico che opprimeva la sua famiglia
-
Le famiglie dei rivoluzionari tedeschi martirizzati in Kurdistan in diversi momenti della lotta di liberazione, hanno scritto una lettera alla cancelliera Angela Merkel
-
Appello di emergenza a tutto il mondo per interferire e contribuire a salvare la vita dei civili e considerare Heseke come una città