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Centinaia di città si mobilitano in tutto il mondo per Afrin

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Afrin chiama, la solidarietà si fa globale nel giorno di azione transnazionale per sostenere la resistenza nella città del Rojava rivoluzionario e per dire un forte No al genocidio perpetrato dalla Turchia e i tagliagole dell’ ISIS.

In una giornata che si annuncia ancora lunga, manifestazioni si stanno tenendo a Berlino, Zurigo, Lubecca, Brema, Colonia, Parigi, in Inghilterra e India, Tokio, Dusseldorf, Brescia, Bergamo, Empoli, Tolosa, Francoforte,Malmo, Stoccolma, Cosenza, Bari, Pavia.

A Torino sanzionata filiale dell’Unicredit, partner del Governo di Erdogan, con il corteo che è passato sotto la sede della RAI denunciando il silenzio complice dei media .

Decine di concentramenti sono stati lanciati per il tardo pomeriggio e in serata negli Stati Uniti. Azioni di sensibilizzazione con murales,striscioni e scritte anche ad Atene.

A Benevento occupata la sede di Leonardo/Finmeccanica che fa affari e dà armamenti alla Turchia.
Nella giornata di ieri si sono dati diversi momenti di piazza e protesta in Italia, a partire dall’occupazione dell’ambasciata turca e l’aggressione delle FdO italiane a Roma, l’occupazione dell’ Università di Firenze e manifestazioni a Bologna e Pisa.

Di seguito una galleria di foto dalle piazze.

Seguiranno aggiornamenti…

Aggiornamento domenica 25/3:

Manifestazioni e iniziative si sono svolte ancora per tutto il pomeriggio e la serata di ieri in decine e decine di città del mondo. Manifestazioni da migliaia di persone si sono svolte in diverse parti della Germania, da Amburgo, a Lipsia, a Brema, a Berlino, a Cologna. Cortei anche a Bruxelles, Stoccolma, Copenhagen, Amsterdam, Vienna, Zurigo e Lisbona. In Francia manifestazioni hanno attraversato Parigi e Marsiglia. A Londra una grandissima manifestazione ha sfilato ricordando la combattente internazionale delle Ypj Anna Campbell, chiedendo che il governo inglese si mobiliti per fermare le atrocità e riportare il suo corpo a casa.

In tutta Europa le mobilitazioni in sostegno di Afrin hanno denunciato la complicità dei propri governi e della Nato col massacro compiuto dal terrorista Erdogan nel silenzio della comunità internazionale.

Manifestazioni anche in moltissime città dell’America Latina e a Kabul, dove i manifestanti sono scesi in piazza denunciando la barbarie della Turchia contro Afrin e la rivoluzione della Siria del Nord.

 

 

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pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

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