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Caccia israeliani sulla Siria, Damasco conferma l’attacco

La Siria conferma il raid israeliano che ha colpito un centro di ricerca militare vicino a Damasco la scorsa notte, causando 2 morti; l’operazione potrebbe aprire nuovi scenari di guerra nell’area.

Damasco ha infatti confermato che la scorsa notte, intorno alle 2, dodici caccia israeliani hanno attraversato l’area in tre ondate successive, sferrando un attacco nella zona tra la capitale siriana e quella libanese. Le prime informazioni sembravano voler fare intendere che l’obiettivo di Israele fosse un convoglio di armi destinato al movimento Hezbollah ma nel giro di alcune ore la dinamica dei fatti è emersa più chiaramente: a subire l’attacco è stato un centro di ricerca militare vicino a Damasco. L’operazione ha causato almeno due morti e alcuni feriti, oltre alla distruzione dell’edificio che ospitava il centro di ricerca.

Proprio ieri il capo dell’aviazione israeliana aveva dichiarato della necessità da parte di Tel Aviv di intervenire perché l’arsenale presente nel territorio siriano non entri in possesso degli Hezbollah in seguito all’acuirsi della crisi del regime di Assad.

L’operazione israeliana ha causato l’immediata reazione dell’Iran, che ha fatto sapere per bocca del viceministro degli esteri che Tel Aviv sconterà le conseguenze dell’attacco; parole riprese poco dopo anche dall’ambasciatore siriano in Libano.

Al momento da Israele non sono trapelate ulteriori informazioni rispetto all’operazione e pure Washington non ha speso parole in merito alla faccenda, anche se sembra confermato che gli Usa fossero stati informati preventivamente delle intenzioni israeliane.

Il silenzio con cui l’attacco è stato generalmente accolto rende al momento difficile immaginare i prossimi scenari anche se un’operazione di questo tipo, una volta testata la reazione iraniana, potrebbe  preludere ad un discesa in campo delle potenze occidentali al fianco di Israele in un intervento diretto nel conflitto siriano, annunciando nuovi venti di guerra sull’area.

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