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Brasile: Più di 1.500 prigionieri fuggono da almeno 4 carceri brasiliane

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I media brasiliani hanno recensito che i prigionieri si sono ammutinati contro le autorità per le misure prese per evitare la propagazione del Covid-19.

Circa 1.500 prigionieri sono fuggiti questo lunedì da varie prigioni dello stato brasiliano di San Paolo per protestare contro la restrizione di uscite e visite.

I media brasiliani hanno recensito che i prigionieri si sono ammutinati contro le autorità per le misure prese per evitare la propagazione del Covid-19. Una parte dei rei temeva di perdere i benefici del permesso temporaneo o il diritto alle visite.

Le fughe si sono registrate nelle prigioni di Mongaguá (litorale di San Paolo), e Hortolandia, Mirandópolis e Tremembé (all’interno dello stato), dopo che gli Affari Interni del Dipartimento di Giustizia aveva sospeso l’uscita temporanea dei prigionieri che compiono una pena in regime di semilibertà.

La Segreteria per la Sicurezza Pubblica di San Paolo ha comunicato che la sospensione di certi diritti è necessaria “perché beneficerà più di 34.000 sentenziati del regime di semilibertà che, ritornando nelle carceri, aumenteranno il potenziale di contaminare e propagare il coronavirus in una popolazione vulnerabile”.

Secondo quanto hanno comunicato gli avvocati, che esercitano in differenti centri carcerari, si presentano rivolte anche nelle città di Oswaldo Cruz, Pemano, Sao José dos Campos, Franco da Rocha, Sao Vicente, Valparaíso, Campinas e ad Osasco, municipio della regione metropolitana di San Paolo, la capitale regionale.

17 marzo 2020

Resumen Latinoamericano

Traduzione a cura di Comitato Carlos Fonseca

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