Il ministro dell'Interno della Bolivia, Sacha Llorenti, ha annunciato che si dimetterà in seguito alla violenta repressione da parte della polizia di una manifestazione di indios contro la costruzione di una strada. In Bolivia dal 15 agosto è in corso una marcia di protesta contro la costruzione di una strada che attraverserebbe la riserva naturale Tipnis, nel parco nazionale Isiboro Securè. Domenica 25 settembre i manifestanti sono stati attaccati e dispersi dalla polizia. Il capo di stato ha criticato i media locali per aver diffuso la notizia falsa della morte di un bimbo a seguito della repressione della polizia.
Il ministro ha spiegato che non vuole trasformarsi "in uno strumento per la destra, per l'opposizione, che punta ad attaccare il processo di trasformazione strutturale e danneggiare l'immagine del nostro presidente, Evo Morales". Al suo posto è stato designato Wilfredo Chavez, già viceministro del coordinamento di governo.
In sostituzione di Cecilia Chacon, che aveva rassegnato le proprie dimissioni da ministro della Difesa lunedì 26 settembre, Morales ha nominato Ruben Saavedra Soto.
Presidente che ha annunciato l'interruzione dei lavori di costruzione dell'autostrada, ma la notizia non è riuscita a calmare gli animi. Il sindacato unitario Cob (Central Obrera Boliviana) ha indetto per oggi uno sciopero di 24 ore per chiedere al governo di rescindere il contratto con la brasiliana OAS, che finanzia la costruzione della strada.
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