InfoAut
Immagine di copertina per il post

Atlanta: attivista ucciso dalla polizia durante una violenta irruzione nell’accampamento di protesta contro “Cop City”

Un attivista è stato ucciso dalla polizia mercoledì durante una violenta irruzione nell’accampamento di protesta e spazio di aggregazione della comunità che ha bloccato la costruzione di un’enorme struttura di addestramento della polizia, nota come “Cop City”, su circa 100 acri di foresta pubblica nel sud-est di Atlanta.

Il manifestante si chiamava Manuel Teran soprannominato Tortuguita. Teran viene descritto come un attivista “generoso”, “gentile” e “agguerrito”, che aveva una formazione medica e gestiva un gruppo di mutuo soccorso nell’ambito della comunità di difesa della foresta.

Il progetto di “Cop City” ha affrontato una massiccia resistenza all’interno della foresta e nelle strade di Atlanta dal 2021, quando i piani per la costruzione di una struttura per la militarizzazione e l’addestramento della polizia da 90 milioni di dollari hanno continuato ad andare avanti nonostante le continue proteste e la forte opposizione pubblica da parte di residenti locali, ambientalisti e gruppi per la giustizia razziale.

Situato su un terreno precedentemente occupato da una famigerata fattoria-prigione e chiamato Weelaunee Forest dai residenti indigeni originari e dagli attivisti di oggi, gli oppositori sostengono che l’Atlanta Public Safety Training Center addestrerebbe la polizia a tattiche militarizzate utilizzate per reprimere i movimenti sociali e le comunità di colore. Kamau Franklin, fondatore del gruppo per la giustizia razziale Community Movement Builders, ha così descritto il progetto in un recente articolo per Truthout:

La Fondazione della Polizia di Atlanta, il Dipartimento di Polizia di Atlanta e la città di Atlanta hanno intenzione di distruggere quasi 100 acri di foresta per erigere una versione domestica di una base militare nel cuore di una comunità nera della classe operaia. I piani per questa “Cop City” includono strutture di addestramento di livello militare, una finta città per esercitarsi nella guerra urbana, aree per il collaudo di esplosivi, decine di poligoni di tiro e una piattaforma di atterraggio per elicotteri Black Hawk. Questa struttura di addestramento per la polizia di Atlanta è un prototipo dei centri di polizia militarizzati del Paese. Se costruita, “Cop City” sarà la più grande struttura di addestramento della polizia nel suo genere, in una città che è classificata tra gli ultimi 20 dipartimenti di polizia più grandi del Paese.

Il Georgia Bureau of Investigation ha inizialmente dichiarato che un sospetto è stato colpito e ucciso dopo aver presumibilmente sparato e ferito un agente dello Stato della Georgia durante il raid, ma i compagni e gli attivisti della comunità dubitano della narrazione ufficiale e chiedono a giornalisti e osservatori legali di indagare. Le tensioni tra la polizia e i manifestanti che si sono installati sugli alberi (noti come “difensori della foresta”) sono aumentate da mesi e gli attivisti hanno dichiarato di aver chiesto in precedenza alla polizia di smettere di portare armi da fuoco e altri tipi di armi nella foresta per evitare inutili ferite e morti.

Secondo quanto riportato da Atlanta Comunity Press Collective mercoledì decine di poliziotti di DeKalb, di Atlanta e della polizia di Stato della Georgia, pesantemente armati, hanno chiuso il Weelaunee People’s Park e le strade vicine prima di entrare nel bosco con le armi spianate e i macchinari pesanti pronti a continuare la distruzione della foresta. 

La polizia ha ripetutamente fatto irruzione in questo parco pubblico, ha distrutto giardini comunitari e installazioni artistiche, ha attaccato i manifestanti con armi chimiche e proiettili di gomma e ha minacciato la forza letale. Durante le passate incursioni, la polizia ha costantemente inasprito le tattiche violente contro persone pacifiche che erano sedute sugli alberi o passeggiavano nel parco pubblico.

Dopo l’omicidio la polizia ha continuato l’operazione di sgombero come se nulla fosse successo, attaccando i manifestanti arrampicati sugli alberi o in giro per il parco con gas lacrimogeni e proiettili di gomma.

Atlanta Comunity Press Collective riporta ancora che:

“La polizia e i notiziari locali stanno lavorando insieme per controllare il flusso di informazioni, lasciandoci con notizie vaghe che suggeriscono che l’agente ha sparato al civile per autodifesa. Sappiamo che diranno e faranno di tutto per evitare che un agente di Atlanta venga visto come un altro Derek Chauvin, compreso negare, distorcere o cancellare le prove. I sostenitori del movimento chiedono a osservatori legali e giornalisti di documentare le tattiche violente della polizia contro i manifestanti.” […] La polizia ha ucciso un difensore della foresta per aver amato questa terra, per aver preso posizione contro la continua distruzione del pianeta e dei suoi abitanti. L’omicidio indiscriminato da parte della polizia, la violenza senza freni da parte della polizia è esattamente il motivo per cui da due anni si chiede l’immediata cancellazione del progetto Cop City. Mentre i politici investono nei poliziotti, la militarizzazione e i bilanci della polizia non fanno che aumentare. Nel frattempo, gli omicidi della polizia hanno raggiunto il picco nel 2022: i poliziotti statunitensi hanno ucciso 100 persone al mese. 

Gli attivisti hanno dichiarato sui social media che si aspettano che altri difensori della foresta vengano arrestati e accusati di “terrorismo interno” a seguito dell’ultima incursione, con lo scopo di distogliere l’attenzione dei media dall’uccisione di un manifestante. Il Georgia Bureau of Investigation ha dichiarato giovedì mattina che “diverse persone” sono state arrestate durante il raid e che hanno accuse pendenti. Giovedì mattina, l’Atlanta Community Press Collective ha dichiarato che gli attivisti sono stati arrestati dopo essere stati circondati e portati via da una casetta sull’albero da “decine” di agenti di polizia, mentre sul campo calava la notte.

Il governatore della Georgia Brian Kemp, repubblicano, ha accusato gli attivisti di “terrorismo interno” e si è impegnato a smantellare l’accampamento insieme ai procuratori locali. I manifestanti hanno usato tattiche conflittuali, come blocchi della foresta e raduni rumorosi fuori dagli uffici dei sostenitori di “Cop City”, che sostengono essere necessari sia per proteggere la terra dalla distruzione sia per prevenire la violenza militarizzata e razzista della polizia ad Atlanta.

La brutalità della polizia USA è di nuovo in azione dopo l’omicidio di Keenan Anderson, insegnante e cugino di una delle fondatrici del movimento Black Lives Matter, di appena una settimana fa. Lo fa ponendosi a difesa di un progetto milionario di militarizzazione della società atto ad impedire che le giuste ragioni dell’America segregata e razzializzata possano tornare a bussare alle porte dei potenti.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

ABUSI IN DIVISAAtlantaBLACK LIVES MATTERCop cityrazzismoUsa

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Piemonte: verso il 20 e il 22 settembre: giornate di mobilitazione contro il genocidio in Palestina

Continuano le mobilitazioni di piazza in tutta Italia a sostegno della Palestina, si intensificano con l’attuale escalation degli attacchi a Gaza City, e in coordinamento con la Global Sumud Flotilla.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Invasione via terra a Gaza City: aggiornamenti e collegamento da Deir Al Balah

Nella notte tra lunedì 15 e martedì 16 l’esercito israeliano, sulla scorta di massicci bombardamenti, ha fatto irruzione con centinaia di carri armati sul territorio di Gaza City.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

American Primeval

Dell’omicidio di Charlie Kirk e del suo presunto esecutore Tyler Robinson si sta parlando ampiamente.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Mobilitazione generale a fianco della Palestina: presidi in tutta Italia

Striscia di Gaza, 16 settembre 2025. Da questa notte Israele ha iniziato l’operazione di conquista totale di Gaza City, effettuando bombardamenti a tappeto su tutta la città per preparare il terreno all’invasione via terra.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Nella logica distorta di Israele, veganismo e genocidio vanno di pari passo

Un elemento meno noto della campagna di disinformazione israeliana è il suo status autoproclamato di nazione leader in materia di diritti degli animali

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Nepal: intervista da Katmandu con Navyo Eller, “Mai vista una rivoluzione così veloce, netta e senza compromessi”

È tornata la calma nel paese himalayano dopo le durissime quanto rapide proteste della scorsa settimana a Katmandu e in molti altri centri del Nepal.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Il Movimento No Tav era, è e sarà sempre al fianco della resistenza palestinese: sosteniamo la Global Sumud Flotilla!

Se Israele deciderà di fermare con la forza la Global Sumud Flottilla, impedendo ancora una volta l’arrivo di aiuti umanitari e provando a spegnere un atto di resistenza collettiva, noi non resteremo a guardare.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Global Sumud Flotilla: le barche italiane lasciano la costa siciliana alla volta di Gaza, “Buon vento”

Sono salpate, alla volta di Gaza, le imbarcazioni italiane della Global Sumud Flotilla dal porto siciliano di Augusta.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Gaza Inc: dove il Genocidio è testato in battaglia e pronto per il mercato

Gaza è diventata la vetrina di Tel Aviv per lo Sterminio privatizzato, dove aziende tecnologiche, mercenari e fornitori di aiuti umanitari collaborano in un modello scalabile di Genocidio Industriale venduto agli alleati in tutto il mondo.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

America Latina, “la guerra secondaria”

Nel 2025, la competizione globale per i minerali essenziali – terre rare, litio, cobalto – e per le fonti energetiche – petrolio, gas, energie rinnovabili – sta riconfigurando il potere globale.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

(Post)fascisti per Israele

Il giustificazionismo delle destre nei confronti del genocidio che Israele sta perpetrando a Gaza smaschera qualcosa di più profondo: il razzismo e l’apartheid sono dispositivi strutturali del capitalismo.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Georges Ibrahim Abdallah uscirà di prigione il 25 luglio, dopo 41 anni di reclusione

Abbiamo tradotto questo testo apparso su ContreAttaque in seguito alla notizia della decisione di fare uscire dal carcere Georges Ibrahim Abdallah dopo 41 anni di reclusione ingiusta, simbolo della persecuzione e dell’attacco da parte di Stati Uniti e Israele in primis e, di conseguenza della totale complicità di uno Stato europeo come la Francia, nei confronti di un militante anti-imperialista, rivoluzionario marxista libanese.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Raffaele Sciortino – L’imperialismo nell’era Trump. Usa, Cina e le catene del caos globale

Che cos’è l’imperialismo oggi, nell’era di Trump? da Kamo Modena Non è una domanda scontata, né una mera speculazione teorica; al contrario, siamo convinti che sia un nodo fondamentale, tanto per chi vuole comprendere il mondo, quanto per chi mira a trasformarlo – partendo, ancora una volta, da dove si è, da dove si è […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Los Angeles, o la fine dell’assimilazione

“Non è nostro compito inventare strategie che potrebbero permettere al Partito dell’Ordine di respingere il diluvio. Il nostro compito è piuttosto quello di individuare quali compiti necessari ci vengono assegnati giorno per giorno, quali forze di creatività, determinazione e solidarietà vengono chiamate in causa, e quali forme di azione appaiono ora ovvie a tutti.”

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Piacenza: aggressione fascista per “Ripulire la città dagli stranieri”. Manifestazione antifascista mercoledì 2 giugno

A Piacenza, nella notte tra il 25 e il 26 giugno, un gruppo di fascisti di CasaPound e affini ha aggredito alcuni passanti, tra cui diversi minorenni.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Fuoco e ghiaccio: lezioni dalla battaglia di Los Angeles

Traduciamo questo articolo anonimo dal sito ill will. Il testo è del 14 giugno, quindi scritto nei giorni caldi delle rivolte. Ci sembra importante cercare di seguire il dibattito interno al movimento che si sta dando negli Usa, per provare a restituire la complessità delle questioni che esso mette sul tappeto.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Costruita per Dominare

Pubblichiamo la traduzione del seguente articolo: Palantir sta progettando l’infrastruttura della repressione — e ci sta dicendo il perché. Una nuova campagna di reclutamento è apparsa nei campus delle università d’élite statunitensi nell’aprile scorso. In scuole come Cornell e UPenn, manifesti alle fermate degli autobus, su uno sfondo nero austero, lanciavano un cupo avvertimento: “È […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Gli USA bombardano l’Iran, ogni maschera è caduta

Ieri notte gli USA hanno bombardato tre siti nucleari in Iran, quello di Fordo, di Isfahan e di Natanz ufficializzando di fatto l’entrata in guerra al fianco di Israele.