InfoAut
Immagine di copertina per il post

Argentina: A migliaia hanno marciato fino alla Casa di Mendoza nella capitale per chiedere la libertà dei piqueteri detenuti

Il ministero dello Sviluppo Sociale ha confermato le 85 mila cessazioni nel Potenziare Lavoro e le organizzazioni sociali hanno annunciato che il 5 aprile torneranno a bloccare le strade e gli accessi. L’elogio del FMI alla “focalizzazione” dei programmi sociali.

L’Unità Piquetera ha tolto l’accampamento di fronte all’edificio dello Sviluppo Sociale. Come chiusura della protesta, le organizzazioni che hanno passato 48 ore nell’Avenida 9 de Julio hanno marciato fino alla Casa di Mendoza, provincia dove durante le giornate di protesta sono stati arrestati quattro militanti. Lì hanno annunciato che realizzeranno “nuove e più forti misure”. Il 5 aprile continueranno il piano di lotta con una giornata di blocchi di strade, ponti e accessi in 135 città del paese.

L’accampamento è stato contrassegnato dalla mancanza di dialogo e dagli scontri radiofonici e televisivi tra la ministra Victoria Tolosa Paz e il titolare del Polo Obrero, Eduardo Belliboni. Questo mercoledì, in un nuovo round, Tolosa Paz ha sostenuto che il dirigente “in queste 48 ore ha fatto un abuso d’autorità e di potere lasciando la gente con questo caldo sul ciglio dell’asfalto, in condizioni inumane, bambini e adulti”.

“Belliboni sta proponendo una posizione politica ed è lontano dal difendere gli interessi dei settori vulnerabili”, ha aggiunto la funzionaria, che ha difeso il processo di validazione dell’identità dei titolari del Potenziare Lavoro che ha realizzato il ministero, per cui ha fatto cessare 85 mila piani.

“Perché abbiamo fatto questa validazione dell’identità? Perché abbiamo ricevuto centinaia di denunce per abuso di potere, estorsione, controprestazione per andare ad una marcia e il pagamento di una quota sociale”, ha affermato.

Così, la ministra ha difeso le cessazioni come parte di un processo per rendere trasparente il Potenziare. L’Unità Piquetera argomenta, in cambio, che si tratta di un aggiustamento che comprende tutta la politica sociale, e che risponde alla richiesta del FMI di “focalizzare i programmi”, considera che sono aggiustamenti per ridurre il deficit fiscale.

“Ci sono tagli in tutte le partite. Per esempio, la Tessera Alimentare, che quando fu creata copriva il 40 per cento del paniere base di una coppia con due bambini, oggi copre solo il 25 per cento. Non attualizzano il suo ammontare”, ha detto la coordinatrice territoriale di Libres del Sur, Silvia Saravia.

Un altra delle ragioni del piano di lotta dell’Unità Piquetera sono i ritardi nell’invio degli alimenti con cui il ministero rifornisce le mense popolari, e la mancanza di prodotti. L’olio è uno dei casi, un problema riconosciuto dallo Sviluppo Sociale. Allo stesso modo, chiedono al ministero strumenti e prodotti per le cooperative del Potenziare che erano stati promessi ma non sono stati mai ricevuti.

A Fondo

Nel suo ultimo comunicato stampa sulla quarta revisione dell’accordo firmato con l’Argentina, il Fondo Monetario Internazionale ha riconosciuto al governo “le sue azioni per migliorare la focalizzazione dei sussidi e dell’assistenza sociale”, eufemismo con cui si allude alla decisione di ridurre il Potenziare Lavoro.

Un modo per capire perché questa spesa è nel mirino è confrontarla con gli interessi sul debito: nell’ultimo trimestre del 2022, il paese ha pagato per interessi sul debito l’equivalente del 1,5 per cento del PIL. Nel medesimo periodo ha speso l’1% del PIL per le sue grandi politiche sociali: il programma Potenziare (Potenziare e Progredire) e l’alimentare (Tessera Alimentare e invio di alimenti alle mense).

Il comunicato del FMI, diffuso lunedì di questa settimana, afferma che per il 2023 le autorità argentine “si sono impegnate a raggiungere il deficit fiscale primario dell’1,9 per cento del PIL attraverso controlli continui delle spese, una migliore focalizzazione dei sussidi energetici e dell’assistenza sociale”.

Arrestati/e 

Gli arrestati a Mendoza sono tre membri del Polo Obrero -Martín Rodríguez, Lorena Torres ed Eduardo Tirado- e una militante del FOL, Micaela Guiñazú. L’ordine d’arresto è stato emesso da una procura non competente, per cui i manifestanti sono stati portati ai commissariati di Luján e Godoy Cruz.

Il Polo Obrero ha informato che Rodríguez è un dirigente conosciuto pubblicamente nella zona e che non è la prima volta che subisce rappresaglie. “È stato cacciato dal suo lavoro nel Municipio di Guaymallén e reintegrato dopo una campagna di denuncia e mobilitazione, e sta venendo perseguitato dalla giustizia per il suo ruolo nell’organizzazione dei disoccupati”.

Marcia verso la casa di Mendoza a CABA

Per chiedere la libertà dei prigionieri, migliaia di piqueteri e piquetere hanno marciato dall’accampamento nell’Avenida 9 de Julio fino alla Casa di Mendoza a CABA (Città Autonoma di Buenos Aires). Lì vari oratori hanno ripudiato la repressione poliziesca di mercoledì nella provincia di Mendoza.

Foto in alto: Marcia verso la Casa di Mendoza

15 marzo 2023

Resumen Latinoamericano

Traduzione a cura del Comitato Carlos Fonseca

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

argentinalicenziamentiPIQUETEROS

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Panama: I dirigenti delle proteste contro l’impresa mineraria sono sotto processo

I quattro sono segnalati per la presunta commissione di delitti contro la libertà e delitti contro l’ordine pubblico a danno della società panamense.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Napoli: cariche al corteo al fianco della Palestina

Cariche a Napoli ieri contro il corteo che stava percorrendo le strade della città partenopea in solidarietà con il popolo di Gaza e della Cisgiordania.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Gli Stati Uniti complici di Israele nella Pulizia Etnica dei palestinesi di Gaza

Gli Stati Uniti hanno stanziato miliardi per facilitare le espulsioni da Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’Italia dimentica Regeni e la 185 e fa affari con l’Egitto

L’Italia continua a violare almeno lo spirito della legge 185 del 1990 dove si vieta l’esportazione di materiale di armamento « verso i Paesi i cui governi sono responsabili di gravi violazioni delle convenzioni internazionali in materia di diritti umani ».

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Il massacro di Gaza serve a creare un circolo vizioso finalizzato al genocidio dei palestinesi

Una delle pose più odiose e fasulle in merito allo spietato assedio e bombardamento della Striscia è quella di chi, come l’ineffabile Paolo Mieli, si dice contrito per le perdite ma al contempo, asciugandosi lacrime di coccodrillo, si domanda “cos’altro si potrebbe fare?”.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Argentina: “Gli aggiustatori si affrontano in strada, lottando”

Le organizzazioni sociali hanno marciato a Buenos Aires verso il ministero dello Sviluppo Sociale.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Portogallo. Litio, distruzione ambientale, lotte dal basso

Il litio, minerale raro indispensabile per le batterie delle auto elettriche, ha costi ambientali di estrazione molto alti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Gaza: Arresti di massa nella scuola dell’Onu. Prigionieri spogliati, bendati e portati via

Catturati a decine nel nord di Gaza, tra loro sfollati, giornalisti, medici. In attesa di identificazione. La Mezzaluna sospende il lavoro a nord, le Nazioni unite prive di mezzi a sud: Gaza ha fame e sete

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Ministro israeliano chiede l’esecuzione di tutti i prigionieri palestinesi

Il ministro israeliano del Patrimonio, Amichai Eliyahu, ha chiesto l’esecuzione dei prigionieri palestinesi in modo che non vengano rilasciati in qualsiasi futuro negoziato con la resistenza palestinese.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Il popolo panamense si è appuntato una grande vittoria, ma la lotta non è terminata

La sentenza di incostituzionalità emessa dalla Corte Suprema di Giustizia di Panama, del 28 novembre 2023, ha costituito la consumazione di una grande vittoria popolare contro l’abusivo contratto minerario con la First Quantum Minerals (FQM).

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Grugliasco: un mese di sciopero alla Lear

Un aggiornamento dallo sciopero (sospeso per i prossimi giorni) che ormai dura un mese alla Lear Corporation di Grugliasco, fuori Torino.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Argentina: confermata l’estradizione in Cile dell’attivista mapuche Jones Huala

Questo martedì la Corte Suprema di Giustizia argentina ha emesso un verdetto con cui convalida l’ordine d’estradizione in Cile del lonko mapuche Facundo Jones Huala, detenuto da gennaio nel carcere penale federale di Esquel, Chubut, nell’ambito di una causa penale realizzata nel paese transandino e sulla cui legalità ci sono più che troppi sospetti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Argentina dal basso

Con il trionfo di Javier Milei si chiude un ciclo della politica argentina, quello che si aprì nel dicembre del 2001 con l’insurrezione popolare che abbatté il governo di Fernando de la Rúa e le sue politiche neoliberali senza anestesia.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

E’ sciopero ad oltranza alla LEAR di Grugliasco

Da una settimana ormai le lavoratrici e i lavoratori della Lear di Grugliasco incrociano le braccia e animano Via Cumiana in presidio permanente. Il 31 Dicembre scadrà la cassa integrazione straordinaria e ad oggi nulla si sa delle sorti dei 300 lavoratori su 420 che rischiano l’esubero.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Brasile. “Non produrremo un solo bullone”: i metalmeccanici della General Motors scioperano per contrastare i licenziamenti

I 4.000 lavoratori della fabbrica di São José dos Campos affermano che torneranno al lavoro solo se i loro colleghi saranno reintegrati.

Immagine di copertina per il post
Culture

Argentina. Chiusura della campagna elettorale di Milei: ultimo spettacolo del “loco” con la motosega

Il deputato di estrema destra ha dedicato il suo sermone alle “forze del cielo”: la proprietà privata e il Dio mercato.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Riforma del lavoro in Grecia: spolpare le ossa di lavoratori e lavoratrici

La scorsa settimana in Grecia è stata approvata la nuova riforma del lavoro. Un ulteriore attacco diretto alle vite di lavoratori e lavoratrici da parte del governo conservatore di Mitsikatis, rieletto a giugno.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Argentina. Feriti ed arresti in un nuovo conflitto sulla terra a Santiago del Estero

La scorsa settimana la tensione si è accesa tra continue minacce e movimenti di estranei armati. Dietro c’è l’interesse di una società tedesca che emette “obbligazioni verdi”. Il governo provinciale ha inviato la polizia per evitare ulteriori incidenti, ma gli agricoltori sostengono che la situazione è “molto pericolosa”.