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Palermo : città infiammata dalle proteste!

Già dalle prime ore del mattino i lavoratori di Fincantieri incrociavano le braccia contro la riforma del lavoro proposta dal Ministro tecnico Fornero che prevede come punto cardine l’abolizione dell’articolo 18 dello statuto dei lavoratori ultimo baluardo in tema di diritti, conquistati con il ciclo di lotte degli anni sessanta e settanta.  Progetto di riforma, che se dovesse passare, inaugurerebbe una stagione fatta di licenziamenti ( per quei pochi che ancora conservano il posto di lavoro) e precarietà a vita per quei pochi che ancora non la conoscono! Alle quattro ore di sciopero gli operai hanno risposto con un’adesione totale e con un presidio davanti i cancelli dello stabilimento di via dei Cantieri.

Nel frattempo dall’altro lato della città, dalle parti di Viale Regione Siciliana,  i lavoratori della Gesip ( in tutto quasi duemila) scendevano nuovamente in strada bloccando parte dell’autostrada Palermo – Messina all’altezza di Corso Calatafimi (mandando letteralmente in tilt il traffico cittadino). Dopo momenti di tensione con le forze dell’ordine, che tentavano di impedire il corteo non autorizzato e selvaggio per tutto il centro storico,  gli operai della Gesip si sono diretti verso Palazzo delle Aquile e per gran parte della mattinata sono rimasti in presidio davanti la sede del Comune.  Nel pomeriggio di ieri una delegazione di lavoratori aveva incontrato il Commissario Latella per cercare di ottenere delle risposte sul proprio futuro. L’incontro si era risolto con un nulla di fatto salvo che  per l’ottenimento di un vincolo per dei fondi futuri (non ben determinati) da destinare alla voce “Gesip” del bilancio.  Nessuna garanzia quindi per questi lavoratori che a questa ennesima bufala da parte delle istituzioni hanno deciso di rispondere con blocchi in tutta la città. Subito dopo il presidio di questa mattin  gli operai della Gesip sono nuovamente scesi in corteo e dopo aver attuato blocchi a singhiozzo per tutto il lungo mare e al porto, sono risaliti per via Libertà per tornare nuovamente al Comune, dove attualmente sono in presidio.  I lavoratori sono infatti determinati a continuare ad oltranza con le proteste, finché non sarà trovata una soluzione che gli dia delle garanzie sul piano lavorativo.   Giunti a piazza Pretoria gli operai della Gesip hanno trovato anche i lavoratori Amia, in sciopero da stamattina contro il dimezzamento dello stipendio da parte dell’azienda che non riceve i fondi dal Comune ormai da mesi.  Oggi Palermo è stata fucina di lotte che nel complesso riflettono, non solo singole vertenze, ma la rabbia di un popolo che non è più disposto a pagare i costi della crisi.  La temperatura è destinata a salire anche nei prossimi giorni con nuova giornate di moblilitazioni e blocchi per tutta Palermo. 

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