InfoAut
Immagine di copertina per il post

Modena: ‘Io sto con il Guernica, difendiamo gli spazi sociali’

Certo, come al solito c’è chi crederà di aver tagliato le gambe al Guernica, di aver risolto così quello che per l’amministrazione comunale non è altro che un problema, un cancro da estirpare, l’ortica che cresce in un giardino di piante tutte uguali. Certamente per l’ennesima volta il Guernica attraverserà mille difficoltà per  rialzarsi, senza generatori, tavoli, e la maggior parte degli oggetti portati e costruiti da tanti cittadini, giovani e non, di questa città.

Ma se c’è una cosa certa, anche questa volta questo nuovo sgombero rafforzerà quello che è il Guernica in città. Ne sono la dimostrazione i numeri e la partecipazione dell’assemblea post-sgombero, il tam tam sui social network, la solidarietà sincera che si è respirata e si respira in tanti luoghi cittadini, di socialità, di studio e di lavoro.

Mai come questa volta la città intera si è stretta intorno al Guernica, intorno all’idea che rappresentava; mai come questa volta lo sgombero ha rappresentato il risveglio da un sogno collettivo, cittadino e non, di poter costruire ogni giorno uno spazio di tutti e per tutti, di poter decidere cosa fare del proprio tempo e della propria vita.

E’ proprio questo che stava dietro al successo di questa occupazione: la prepotente voglia di questa città di uscire dal grigiore, dalla noia, dai percorsi predeterminati, da tutti i cliché imposti sul divertimento e la socialità.

Chiunque sia passato dal Guernica, in via Zarlati 100, per una serata, per un aperitivo, per un assemblea, o più semplicemente per bersi una birra e fare una partita di ping pong, ne è uscito più ricco, più desideroso di mettersi in gioco, di relazionarsi con gli altri, di costruire e costruirsi una possibilità di arricchimento sociale, culturale ed artistico per tutti.

Chiunque sia passato da questo spazio ha capito che quello era il suo posto! Questo, forse, la politika di palazzo non lo capirà mai, e su questo perderà la sua battaglia nei confronti del Guernica. Nei precedenti sgomberi è sempre stata  rispolverata dai compagni del Guernica una frase di Fabrizio De Andrè, “Non potete fermare il vento, gli fate solo perdere tempo”; mentre questa volta ne viene canticchiata un altra, del medesimo cantautore: ‘C’hanno insegnato la meraviglia verso la gente che ruba il pane, ora sappiamo che è un delitto il non rubare quando si ha fame’.

La fame di cui parlano i compagni del Guernica è la voglia stessa del Guernica che ha dimostrato la città, nonostante da più parti politicanti di mestiere mettevano in guardia la città sulla presunta pericolosità di quel luogo fuori da ogni schema. Modena sta con il Guernica perché quando si assapora la libertà se ne vuole sempre di più.

 

Pubblichiamo il comunicato post sgombero del Guernica:

Ancora una volta leggendo le dichiarazioni uscite dai giornali, è emerso come oramai Modena sia governata dalla forza pubblica e non dalla politica modenese. Ci chiediamo se questo significa che Modena non stia diventando un laboratorio per chissà quali futuri scenari? Evidentemente si utilizza il Guernica per far vedere agli occhi dei cittadini che attraverso tutto l’apparato repressivo si possano risolvere questioni che non rientrano in questo ambito ma in quello politico e sociale. Criminalizzare 15 persone a fronte di 400 persone occupanti e di migliaia di frequentatori ci sembra per lo meno un atto di semplice intimidazione ma anche di assoluta inutilità ma soprattutto si utilizza il Guernica per farsi belli davanti all’opinione pubblica per coprire il fatto che i reali problemi della città di Modena, come per esempio le infiltrazioni mafiose, non si è in grado di risolverle.

Quindi quando parliamo di sgombero politico è evidente che si vuole colpire il Guernica e i suoi elementi, ma la mano repressiva dimentica un particolare: il Guernica è Modena e Modena vuole il Guernica. Ne è la dimostrazione la partecipatissima assemblea di ieri sera dove tutti quei soggetti che hanno reso possibile il Guernica, lo hanno fatto vivere, hanno portato il loro contributo per continuare sulla strada intrapresa.Oltre alle varie anime del Guernica hanno partecipato anche diverse persone riconducibili a partiti(Sin.per Mo,Radicali) e all’area giovanile del Pd(Gd).

Appunto quest’ultima presenza denota quanto questa Giunta gerontocratica,non solo ha una politica giovanile fallimentare e una totale incapacità d’intervento verso le istanze poste dal basso, ma non riesce nemmeno a cogliere i malumori che una politica repressiva e destroide crea anche al loro interno. Dal punto di vista di chi ha partecipato all’assemblea, la governance politica di Modena commette un grande errore, soprattutto quella parte politica che si schiera a sinistra, a non capire la valenza sociale di un posto come il Guernica. All’interno di una forte crisi dell’attuale società, attraverso i suoi contenuti, parole d’ordine, ha portato centinaia di persone a riprendere in mano le loro vite autogestendo i loro bisogni ed esprimendo liberamente il proprio pensiero, andando a mettere in crisi chi ci vuole tutti schiavi di questa società. Evidentemente a certi poteri questo tipo di spazio non va bene. Come già detto i nostri percorsi non si fermeranno con lo sgombero di ieri ma andremo avanti ,partendo con la campagna “Io sto con il Guernica “fino a quando Modena non avrà il suo Guernica. Modena è la capitale del degrado e abbiamo l’imbarazzo della scelta su quale stabile riportare a nuova vita e riconsegnarlo alla città. Stiamo entrando in campagna elettorale e nei prossimi due anni; aspettiamo con grande interesse le promesse che la politica modenese, troppo interessata a portare avanti i suoi interessi economici e privati, farà alla città e non manterrà; a fronte di chiusure di fabbriche, un problema casa che non sono in grado di risolvere, l’ambiente e le politiche giovanili, queste ultime fallite clamorosamente.

 

Guernica – Modena

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

GuernicaModenasgomberospazi sociali

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Italia: una società anziana, malata e sempre più diseguale

Due recenti rapporti ci offrono un affresco delle condizioni in cui versa la società italiana, disegnando uno scenario di forti diseguaglianze, frammentazione sociale e crisi demografica.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Briosco dice No all’Italian Raid Commando nella scuola del paese

A Briosco, paesino di poche migliaia di abitanti in Brianza, si è tenuta la 37esima edizione dell’Italian Raid Commando ossia una esercitazione militare cammuffata da competizione/allenamento da svolgersi nella palestra della scuola, resasi disponibile per l’accoglienza, oltre che nei boschi circostanti.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Falerna: uomo muore per strada dopo aver trovato la guardia medica chiusa

La vicenda di Falerna, in cui un uomo muore davanti alla guardia medica chiusa, rappresenta una realtà drammatica e simbolica della situazione della Calabria, dove gli interessi privati hanno divorato i servizi essenziali. da Addùnati Questo episodio non è un caso isolato, ma la conseguenza di anni di abbandono, tagli e decisioni politiche sbagliate frutto […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Libertà per Tarek,Anan, Ali e Mansour. Libertà per il popolo palestinese

Riceviamo e pubblichiamo da compagne e compagni di Roma questo appello in solidarietà a Tarek Dridi, Anan, Alì e Mansour. Mercoledì 21 si invitano tutt a partecpare al presidio in solidarietà al tribunale a L’Aqula per il procecesso di Anan, Alì e Mansour, mentre giovedì 22 al faro del gianicolo si porterà solidarietà a Tarek […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Stop Riarmo: assemblea pubblica a Torino

Riprendiamo l’indizione dell’assemblea pubblica e segnaliamo il percorso di Stop Riarmo che si sta sviluppando a Torino.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

In ricordo di Sara Marzolino

La redazione di Infoaut si unisce al Movimento No Tav nel ricordo di Sara, giovane compagna reggiana che ci ha lasciati ieri.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La città cantiere e il mito delle grandi opere: una chiamata dallo Stretto a intrecciare voci, resistenze, immaginari

Ci sono progetti che non si misurano solo in chilometri di cemento, in tonnellate d’acciaio e in cavilli ingegneristici. Progetti che dall’alto piombano sulla vita delle persone imponendo devastazione, macerie e profitto per pochi.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La sanità tra finanziarizzazione ed economia di guerra

È un anno, il 2025, caratterizzato dalla Terza guerra mondiale, che rischia di ampliarsi e deflagrare oltre quei “pezzetti”, che percepì e segnalò per primo, solo pochi anni fa, Papa Francesco e dalla svolta protezionistica dei dazi innescata dal presidente USA Trump, un passaggio epocale, paragonabile, per portata storica, agli accordi di Bretton Woods, alla […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Blackout in Spagna: un segnale inascoltato

Cercando i fatti Giorgio Ferrari ci guida tra speculazioni, bugie e contraddizioni.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Due anni di carcerazione domiciliare per Enrico, referente sindacale del SI Cobas di Modena

Carcerazione domiciliare di due anni per il referente del sindacato in lotta Si Cobas di Modena, Enrico Semprini, esponente anche della redazione di Radio Onda d’Urto Emilia Romagna. Tale disposizione riguarda una condanna collegata alle lotte No Tav e una per un’iniziativa antifascista a Modena. A Enrico Semprini non è stato consentito di accedere a pene alternative alla […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Straordinario Newroz: crowdfunding per la manutenzione straordinaria dello spazio sociale!

Lo Spazio Antagonista Newroz è sempre stato un punto di riferimento a Pisa per le lotte sociali e per una cultura alternativa alla logica del profitto. Nei 26 anni da quando è nato, generazioni intere di militanti, musicisti, collettivi, hanno attraversato gli spazi del centro sociale autogestito, rendendone possibile l’esistenza. Oggi, il Newroz ha bisogno di importanti interventi strutturali: se lo vuoi sostenere, anche tu puoi donare un contributo!

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Geopolitica e lotta di classe nella crisi di sistema

0. Si apre un tempo di incertezza, che non fa ancora epoca. Per conquistarne l’altezza, occorre rovesciare il punto di vista. E cogliere, nell’incertezza del tempo, il tempo delle opportunità. da Kamo Modena 1. «La fabbrica della guerra». Abbiamo voluto chiamare così un ciclo di incontri dedicati a guardare in faccia, da diverse angolature e […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

«Vogliamo uno spazio largo contro l’idea di governo delle città che ha la destra»

Ripubblichiamo questa intervista fatta ai compagni e alle compagne di Quarticciolo Ribelle in vista dell’assemblea cittadina che si terrà sabato 18 gennaio.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Al fianco di Enrico, rispondere compatti contro la repressione

Riprendiamo di seguito il comunicato del SI Cobas sull’ordine di carcerazione domiciliare che ha raggiunto Enrico, compagno modenese da sempre attivo nelle lotte sul territorio e nella logistica. Esprimiamo la nostra massima solidarietà! In queste ore è arrivato un ordine di carcerazione domiciliare di due anni per il compagno di Modena, Enrico Semprini. Tale ordine […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Massa: sgombero della Casa Rossa Occupata

Diffondiamo il comunicato scritto dai compagni e dalle compagne della Casa Rossa Occupata a seguito dello sgombero di questa mattina.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Contro lo sgombero della Casa Rossa Occupata

Riceviamo e pubblichiamo volentieri l’indizione per il corteo che si terrà a Massa questo sabato 7 dicembre contro il rischio sgombero dello spazio della Casa Rossa Occupata

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Sardegna: sgomberato il presidio “La rivolta degli ulivi”

Sgombero di polizia in corso questa mattina a Selargius, nel Cagliaritano, del presidio permanente “La rivolta degli ulivi” sorto per contestare il cavidotto elettrico “Tyrrhenian Link” tra Sardegna e Sicilia. 

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Solidarietà a Giovanni Iozzoli

Il giorno 7 maggio 2024 il Tribunale di Modena ha condannato Giovanni Iozzoli, scrittore, delegato sindacale e redattore di “Carmilla online”, al pagamento di circa 20.000 euro (tra risarcimento e spese legali) a favore dell’azienda Italpizza, colosso dell’export agroalimentare emiliano.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Uno sguardo sulle barricate studentesche in Francia

Da quando gli studenti hanno occupato la Columbia University in solidarietà con i palestinesi, le occupazioni e gli accampamenti studenteschi contro il genocidio a Gaza si sono diffusi a macchia d’olio, oltre cento università sono state occupate in tutto il mondo, un vasto movimento che richiama alla memoria le mobilitazioni contro la guerra in Vietnam.