InfoAut

Edisu. Ugo Mattei va dai borsisti, prosegue l’occupazione

Lorenzo Mauro– 19 gennaio 2012- Non si ferma l’occupazione della Residenza Verdi, che da una settimana è presidiata da decine di studenti in risposta alla decisione della Regione Piemonte di non garantire la copertura di ottomila borse di studio per l’anno accademico in corso. Gli effetti del taglio ai contributi all’Edisu si stanno già palesando in queste settimane. Dopo lo sfratto di due ragazzi tunisini, studenti del Politecnico, stanno aumentando di giorno in giorno le partenze di coloro che fanno ritorno al proprio paese, impossibilitati a proseguire gli studi nell’Ateneo torinese. C’è anche chi, è il caso di alcuni studenti pakistani, chiede aiuto non potendosi permettere l’acquisto del biglietto per l’aereo che li dovrebbe riportare a casa. Ieri sera, nel settimo giorno di occupazione, a far visita agli studenti è stato invitato il professor Ugo Mattei, tra i promotori del referendum sull’acqua pubblica dello scorso giugno e autore del libro “Beni Comuni, un manifesto”. È andato in scena un dibattito molto partecipato con al centro proprio la questione dei beni comuni, ritornati agli “onori delle cronache” all’indomani dello straordinario successo della consultazione referendaria.

CULTURA,  NO TAV e DIRITTO ALLO STUDIO.  “Possono certamente essere definiti beni comuni- dice Mattei- per i quali va giocata una partita capace di svegliare le coscienze, come successo con la mobilitazione per l’acqua pubblica. Si tratta di favorire un salto di qualità in grado di collegare tutte queste battaglie”. “Il passo più difficile da compiere- continua il giurista rivolgendosi agli studenti- è quello di trasformare una vertenza inizialmente sindacale  in battaglia politica. Nel passaggio ci vogliono impegno e responsabilità,  in particolare coinvolgendo coloro che non sono ancora politicamente maturi”.

LA PETIZIONE. Nel frattempo è partita una raccolta firme, con primo firmatario proprio Ugo Mattei, con la quale i borsisti si rivolgono alle istituzioni sottolineando il loro netto rifiuto all’’ingresso dei privati nella macchina universitaria e alla sostituzione delle borse di studio con i prestiti d’onore, cioè quello che considerano l’orizzonte auspicato dalla maggioranza leghista. Al contrario, chiedono il reintegro dei fondi all’Edisu e la copertura dei servizi dedicati agli studenti tutti, come le aule studio o le mense.

TORINO CITTA’ DEI GIOVANI. Questo è stato uno degli slogan di Fassino in campagna elettorale, ricorda qualcuno nell’introduzione della serata, ed è un buon punto di partenza per proseguire la discussione . C’è chi nel dibattito sottolinea il beneficio portato dagli studenti fuorisede dal punto di vista economico, altri invece rimarcano il valore culturale per una città che sta cercando di riposizionarsi nel panorama turistico e dei servizi. Mattei appare a proprio agio, ricorda l’esperienza del Teatro Valle e sforna consigli per gli occupanti: “ Non dovete desistere, siamo in piena emergenza democratica. E l’occupazione è il solo modo per mettere i temi all’ordine del giorno”.

 

www.articolotre.com

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

beni comuniedisutorinougo matteiverdioccupata

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Aska è di chi arriva. Chiedi del 47

In questo momento più del solito, ma non è un fenomeno specifico di questi giorni, sembra esserci una gara a mettere etichette su Aska e sulle persone che fanno parte di quella proposta organizzativa.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Torino: “difendere l’Askatasuna per non far spegenere la scintilla di ribellione che Torino ha dentro”

“La grandissima manifestazione di risposta allo sgombero è stata la reazione di Torino che si è riversata nelle strade per difendere quella sua radice ribelle che non si vuole che venga cancellata.”

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Sgombero Askatasuna. Giorgio Rossetto: “Rispondere logorando l’avversario come in Val Susa”

Bisogna accettare i terreni anche quando non si sono scelti, il terreno del conflitto, della lotta, a volte anche dello scontro e l’esercizio della forza da parte dei movimenti

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Nasce il Presidio Permanente per la Tutela e il Rilancio della Sanità Lametina

Negli ultimi anni le criticità del sistema sanitario calabrese – e in particolare dell’area lametina – hanno raggiunto livelli non più tollerabili per una comunità che ha pieno diritto a servizi efficienti, sicuri e dignitosi.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Emergenza sanità in Calabria: serve una reazione decisa e collettiva!

La tragica notizia del cinquantasettenne morto a Lamezia mentre attendeva l’arrivo di un’ambulanza impone una reazione decisa e collettiva.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Quando il popolo si organizza, il sistema vacilla

L’ultimo periodo di lotte ha mostrato che il potere trema solo quando il popolo smette di obbedire.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

E’ ancora il momento di bloccare tutto!

Il 28 novembre sarà sciopero generale, coordiniamoci in tutte le città, in tutte le provincie, in tutti i paesi per bloccare ancora una volta in maniera effettiva tutto il territorio nazionale.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Torino: Askatasuna ‘bene comune’, iniziati i lavori di riqualificazione

Entra nel vivo la trasformazione dello storico centro sociale Askatasuna di corso Regina Margherita 47 a Torino, occupato 29 anni fa e da allora perennemente sotto minaccia di sgombero, in bene comune.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

“Una legge di bilancio di matrice classista” quella del governo Meloni. L’analisi del Professor Alessandro Volpi

Si accende il dibattito rispetto alla iniqua manovra del governo, in particolare su fisco e pensioni.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

“Piano Casa”: il governo Meloni di fronte alla crisi abitativa strutturale

In questi giorni il governo Meloni sta discutendo del “Piano Casa”. Creazione dell’Autorità per l’Esecuzione degli Sfratti, abbreviate le procedure e le tempistiche: tutto sembra aggravare una situazione di crisi abitativa già critica.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Viva Askatasuna! Torino e la deindustrializzazione

Una volta chiamavano Torino la città dell’automobile.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Torino città partigiana: Que viva Askatasuna! 

Ripubblichiamo il comunicato uscito dal centro sociale Askatasuna in merito alla giornata di lotta di ieri. Alleghiamo anche un video racconto della giornata.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Sgombero di Askatasuna: chi fa i piani e chi fa la storia

Lo sgombero di Askatasuna non può essere trattato come un semplice atto di repressione da parte di un governo di ultradestra.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Askatasuna: uno sgombero contro la città

Negli anni, poi, Askatasunaè diventata, per l’attuale maggioranza politica (a livello locale e nazionale), una vera e propria ossessione

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Lo sgombero di Askatasuna riguarda tutti noi

L’azione violenta del governo contro il centro sociale torinese è un attacco a tutte le forme di resistenza sociale e dissenso

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Aska non è sola – Solidarietà in tutta Italia contro lo sgombero

Dallo sgombero di questa mattina sono decine i comunicati di solidarietà e prese di posizione di collettivi e realtà in tutta Italia contro l’attacco verso lo storico centro sociale torinese.