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Bologna verso il “free movement day”

Ieri gli operatori dell’ATC Bologna hanno messo in campo uno sciopero in piazza del Nettuno, uno sciopero che ha visto per qualche decina di minuti bloccare il traffico in via Rizzoli per lamentare il mancato rinnovo del contratto nazionale di lavoro e gli aumenti dei biglietti ingiustificata e frutto di una cattiva gestione del azienda. Gli operatori hanno anche sottolineato che oltre all’aumento dei costi ci sarà un calo della qualità e della quantità dei servizi. 

L’ATC vuole infatti far pagare la cattiva gestione imprenditoriale ai suoi dipendenti che ancora aspettano garanzie sul loro futuro in questo momento di crisi e a tutte quelle persone che ogni giorno devono prendere i mezzi per recarsi a scuola o a lavoro. Intanto non possiamo fare a meno di notare le sgradevoli notizie su tutta la speculazione fatta sulla questione Civis, per ultima l’accusa di corruzione imputata a Guazzaloca.

Il Collettivo Autonomo Studentesco plaude all’iniziativa degli operatori Atc e si schiera al loro fianco con la campagna “Atc, non puoi rubarci la città!” che da diverse settimane viene portata avanti con segnalazioni continue negli autobus e alle fermate, consci del fatto che le nostre rivendicazioni sono condivise dalla popolazione bolognese e dai dipendenti Atc. Pertanto abbiamo lanciato per il 15 aprile il “Free Movement Day” giornata di mobilitazione per la libertà di movimento in cui tornare a ribadire con forza quelle che sono le richieste:

  1. Annullamento degli aumenti sia dei biglietti ordinari sia degli abbonamenti.

  1. Riduzione del 50% dei biglietti

  1. Sconto del 30% sugli abbonamenti annuali

  1. Indizione di giornate dedicate all’ambiente durante i quali tutti/e possano viaggiare gratuitamente

  1. Fasce orarie in cui gli studenti viaggiano gratuitamente negli orari di inizio e fine lezioni (7,00 alle 8.30 dalle 13.00 alle 15.00)

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