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Ostia: mafia, fascisti e polizia 2.0

Siamo alle solite. Aggressione di Casapound Ostia contro un volontario dell’associazione L’Alternativa Onlus. In 5 contro 1, in pieno giorno, a pochi passi dalle forze dell’ordine. Accade il 31 Gennaio, vicino la sede centrale del X Municipio. Questi “leoni” hanno seguito e poi picchiato il ragazzo, il quale ha due costole inclinate e 15 giorni di prognosi. La persona aggredita non è militante dei centri sociali ma un semplice ragazzo che lavora con un’associazione di chiesa, dedita a portare le coperte ai barboni. In risposta, Ostia scenderà in corteo Sabato 11 Febbraio alle ore 15:30 dalla Stazione Lido Centro.

Questa vicenda accade pochi giorni prima di una sentenza che ha condannato a 3 anni e 4 mesi di carcere Ferdinando Colloca. L’eclettico artista, soprannominato il “Guru”, è stato candidato alle Regionali del 2013 per Di Stefano e ha rappresentato l’espressione elettorale di Casapound Ostia. Il 2 Febbraio il giudice ha riconosciuto la tesi della Procura, condannando con l’aggravante del metodo mafioso, tutti gli imputati nel processo sull’assegnazione della gestione dello stabilimento balneare “Orsa Maggiore”. Dentro questo calderone, dove è caduto il “Guru” di Casapound, troviamo membri del clan Spada e l’ex direttore dell’ufficio tecnico e dell’unità operativa ambiente del Municipio X. Il legame Casapound-Spada è una storia vecchia a quanto sembra. Questo legame diventa pubblico il 6 Gennaio 2016, quando organizzano una giornata di attività insieme nel parco di Piazza Gasparri.

Il 23 Dicembre 2016 è arrivata invece la condanna a 4 anni per il commissario di polizia Antonio Franco. Al vertice del commissariato di Ostia per molti anni, la condanna avviene per peculato, falso e truffa. In un altro procedimento è accusato di corruzione, in relazione alla risoluzione di pratiche amministrative per conto di Mauro Carfagna, titolare di quattro sale giochi di Ostia. Vicende che risalgono a controlli della polizia nei locali di Carfagna, uno dei quali frequentato da Ottavio Spada. La corruzione porta al collegamento con la giornalista Silvia Gonfloni, amante dell’ex commissario e direttrice del giornale “Il Quotidiano del Litorale”. Questo giornale ha fatto la campagna elettorale per Casapound alle Comunali di Roma del 2016.

Campagna elettorale dove la più votata per Casapound è stata Carlotta Chiaraluce (32 anni) con 1344 preferenze. La famiglia Chiaraluce, una famiglia storica di Ostia con aziende e interessi sul litorale romano, è la stessa famiglia che probabilmente ha tra le sue disponibilità le mura della sede di Casapound Ostia. Precedentemente quella stessa sede è stata la sezione del Popolo di Roma e poi La Destra di Storace. La trasformazione ha seguito le scelte politiche della giovane rampolla della famiglia Chiaraluce. Con l’amore per Luca Marsella è nata la sede di Casapound Ostia.

Luca invece è un ragazzo problematico. Vittima di bullismo tra i banchi di scuola, per mano di un futuro dirigente del Pd locale, Luca ha trovato sfogo alla sua timidezza nel fascismo del terzo millennio. Lui è stato da sempre il “ducetto” di zona per conto di Casapound. Nel suo excursus sono tanti i momenti imbarazzanti che ha vissuto Casapound Ostia e sarebbe sbagliato non dare il merito a Carlotta Chiaraluce, per il suo “influsso positivo” sulla presentabilità dell’irrequieto Marsella. Purtroppo il ragazzo rimane un caso disperato e patologico: Ostia ha pagato e paga l’imbecillità costante di questo soggetto e della struttura di cui è portavoce. A seguire facciamo un elenco incompleto delle aggressioni documentate di Casapound Ostia.

Il 22 Aprile 2010, attivista di Ostia viene aggredito da alcuni fascisti mentre attaccava manifesti sul 25 aprile 

2° Settembre 2011, aggressione agli studenti del liceo Anco Marzio 

3° 10 Gennaio 2012, aggressione agli attivisti di Rifondazione Comunista 

4° 23 Febbraio 2012, aggressione agli attivisti del Teatro del Lido di Ostia 

5° 11 Maggio 2015, colpito ragazzo perchè indossava una maglietta della “Spartak Lidense” 

6° 25 Aprile 2016, aggressione fascista presso EXDEPò di Ostia 

7° Maggio 2016, aggressione studenti del liceo Democrito 

8° 24 Maggio 2016, testata in volta al rappresentante d’istituto del liceo Labriola 

Nella peggiore tradizione italiana, i fascisti fanno il lavoro sporco. La contiguità tra informazione, polizia, criminalità e Casapound Ostia, disegna un quadro inquietante ancora tutto da svelare. Strumentalizzano le difficoltà di una periferia abbandonata, per costruire sull’odio il loro consenso. Nella solitudine di questa fase, abbiamo visto diverse persone cedere all’arroganza di questa gente. Ancora una volta dobbiamo ricordare invece la natura di questa feccia fascista. Ma soprattutto dobbiamo ricordarci un elemento di base, valido a Ostia come in ogni angolo d’Italia. Finchè ci sarà un fascista sulla faccia della terra, ci sarà un buon motivo per essere antifascisti.

Vedi anche: Ostia: mafia, fascisti e polizia

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