InfoAut
Immagine di copertina per il post

Torino: divieti di dimora e arresti domiciliari per studenti e studentesse antirazzist*

||||

Questa mattina all’alba la questura di Torino è entrata nelle case di molti studenti e studentesse di UniTo per notificare arresti domiciliari e altre misure cautelari per i fatti avvenuti a febbraio dell’anno scorso.

In quell’occasione molt* student* avevano dato vita a una contestazione contro un volantinaggio del FUAN, organizzazione razzista, sessista e xenofoba che fa riferimento a “Fratelli d’Italia”. I sei militanti dell’organizzazione di estrema destra come al solito erano scortati da un ingente dispiegamento di polizia.

Le forze dell’ordine durante la contestazione hanno arrestato un primo studente a freddo. Gli studenti e le studentesse hanno protestato vivacemente per farlo rilasciare cercando di impedire che la macchina della digos con lo studente a bordo partisse e la celere si è lanciata in cariche, arresti e pestaggi all’interno del Campus. Il bilancio della giornata fu di tre student* di UniTo arrestati, portati in carcere alla Vallette e successivamente rilasciati.

Quella giornata, lo spropositato uso della violenza da parte della polizia, la concessione da parte dell’università dello spazio a un manipolo di razzisti, la totale subalternità delle istituzioni universitarie alle azioni della questura, avevano portato a importanti momenti di riflessione collettiva all’interno dell’università che avevano coinvolto professori e professoresse, ricercatori e ricercatrici e l’intera comunità di UniTo. C’era la consapevolezza che non fosse più accettabile la continua provocazione di queste organizzazioni di estrema destra, coadiuvate dalla questura, e che fosse necessario schierarsi in maniera netta contro ciò che era avvenuto e il modo in cui era stato gestito da parte delle istituzioni universitarie.

Oggi, per quella giornata, divers* student* antifascist*, alcuni vicini a diversi collettivi che animano iniziative, dibattiti e socialità all’interno del Campus, altri che semplicemente hanno sentito la necessità di partecipare alla giornata toccati da quanto stava succedendo, sono stati colpiti da misure cautelari sproporzionate e assurde. Vengono notificati arresti domiciliari, obblighi di firma e divieti di dimora da Torino a studenti e studentesse che sono nati e vissuti in questa città, che qui hanno la loro famiglia e la loro casa e che studiano ad UniTo. Puniti perché antifascisti con l’esilio dalla città, misure d’altri tempi.

Naturalmente, come ormai da tempo, tutta l’operazione di polizia di questa mattina ha grande copertura mediatica con i giornali che diramano le solite veline della questura e ancora una volta giocano alla costruzione del mostro, tentando di circoscrivere la rabbia e l’impegno di quelle giornate ad antagonisti ed anarchici, proponendo l’ormai stanca narrazione di un gruppetto di perdigiorno dediti alla violenza che tengono in ostaggio l’università. Narrazione ridicola che vorrebbe trasformare gli aggressori in aggrediti, assurda per chiunque abbia attraversato quella giornata che ha visto una parte consistente della comunità universitaria prendere posizione rispetto a quanto successo. Ad evidenziare l’assurdità di questa ricostruzione sono le stesse misure cautelari che hanno colpito studenti e studentesse di diversi collettivi e anche non appartenenti ad alcuno di essi.

E’ evidente l’obbiettivo di annichilire l’impegno di chi in questi anni si è prodotto per cercare di costruire un’università più a misura di studente, più attenta a contrastare le retoriche razziste e sessiste che vengono propagandate da loschi individui in cerca di consenso elettorale.

Tutto ciò avviene nel momento in cui l’intero globo è scosso dalle mobilitazioni antirazziste partite dagli Stati Uniti. Mobilitazioni che hanno fatto emergere una nuova sensibilità su questi temi che ha portato in piazza migliaia di persone anche in Italia.

E’ caricaturale che in un momento del genere, con una pandemia in corso, la polizia e la procura di Torino siano impegnate a perseguire student* antifascist*. Imbarazzante che le istituzioni regionali piemontesi guidate dal centro destra ad emergenza in corso abbiano avuto il tempo di discutere misure ad hoc per escludere i giovani che si schierano contro le retoriche razziste dal welfare universitario. Fotografia plastica della miseria in cui versano queste istituzioni sono i sigilli posti sull’aula studio C1 dove studenti e studentesse si riuniscono da anni per studiare, dibattere e immaginare un’università diversa. Sigilli che vengono posti a monito, in un’università chiusa a causa della pandemia e che ancora non si sa quando e come riaprirà.

Alleghiamo di seguito il comunicato congiunto delle realtà universitarie torinesi che hanno vissuto quelle giornate:

Pioggia di misure cautelari per gli studenti e le studentesse antifascist*

Nuova vergognosa operazione della questura di Torino questa mattina a seguito dei fatti al Campus Luigi Einaudi del febbraio scorso durante i quali studenti e studentesse dell’università mostrarono il proprio disgusto per la presenza del Fuan, organizzazione neofascista, all’interno degli spazi universitari. In totale tre arresti domiciliari, sette misure di divieto di dimora nel comune di Torino e nove obblighi di firma quotidiana in commissariato, il bel regalino della digos nel mezzo dell’estate. Estate inaugurata dalla lotta no tav che sta vedendo giovani e giovanissimi protagonisti della mobilitazione. E guarda caso la questura ha deciso di colpire proprio loro.

Ricordiamo i fatti di quei giorni. Il 13 febbraio il Fuan si presenta per distribuire volantini contro il convegno “Fascismo, Colonialismo, Foibe”, scortati dalla polizia, come al solito. La reazione degli studenti e studentesse non si fa attendere, in tantissim* si attivano per dimostrare che i neofascisti accompagnati dalla celere e legittimati da Fratelli d’Italia e dalla questura non sono ben accetto in università. Alle cariche della polizia seguono tre arresti, Maya, Carola e Samuele vengono tradotti nel carcere delle Vallette. Nelle ore e nei giorni successivi la mobilitazione non si spegne, anzi. Un corteo serale occupa il rettorato, chiamando a una manifestazione per il giorno dopo che occupa i locali universitari formalmente assegnati al Fuan.

Ne il rettore ne altre cariche istituzionali hanno preso posizione, anzi qualche giorno dopo il noto Maurizio Marrone chiede di revocare le borse di studio agli student* coinvolt*. Il presidente Alessandro Sciretti dell’ Edisu, ente per il diritto allo studio, dichiara di voler togliere le borse di studio “agli studenti violenti” ai denunciati e arrestati. Questo sarebbe il diritto allo studio? Quando si parla di valori dell antifascismo, della resistenza, cosa significa stare dalla parte giusta?

Anche oggi la questura di Torino regala il meglio di sé. Divieti di dimora a giovani che sono nati in questa città, che vi studiano e ci vivono da anni, arresti domiciliari a chi si attiva per un’università libera da logiche di sfruttamento e di oppressione, contro i razzisti e gli omofobi, per un sapere libero da interessi di potere e passerelle elettorali. Non ancora soddisfatti dell’operato di questa mattina la questura applica i sigilli per sequestrare l’aula C1, aula studio occupata dagli studenti e studentesse al Campus.

Proprio durante un’estate in cui la lotta no tav vede giovani di tutte le provenienze partecipare alla costruzione di una possibilità di futuro diversa, per un modello di sviluppo sostenibile, lottare contro la predazione dell’ambiente. Ancora una volta questura Digos polizia e fascisti vanno a braccetto pensando di soffocare la voglia di stare dalla parte giusta.

Vogliamo tutti e tutte libere subito.

Studentesse e studenti antifascist* dell’Università

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Antifascismo & Nuove Destredi redazioneTag correlati:

fuanmisure cautelaristudentiunitouniversità

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Antifa Budapest: Corteo a Roma né prigione né estradizione

Sabato 23 marzo a Roma c’è stato un corteo in solidarietà con Ilaria Salis, Gabriele e tutte le persone imputate per i fatti di Budapest. Il corteo è partito da metro Policlico, è passato nei pressi dell’ambasciata e poi è entrato nel quartiere di San Lorenzo dove si è concluso. Abbiamo raccolto diverse voci dal […]

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Non è più tempo degli appelli, bisogna liberare Ilaria subito

Legata ai polsi e ai piedi, una cintura stretta in vita, un guinzaglio di catena, Ilaria Salis è comparsa davanti al tribunale di Budapest.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Ilaria Salis: la prima udienza si chiude con un rinvio al 24 maggio. “Non e’ piu’ tempo degli appelli, bisogna portarla via subito”

Si è aperto a Budapest lunedì 29 gennaio il processo a Ilaria Salis, l’insegnante antifascista di Monza detenuta da un anno in Ungheria per gli scontri con un gruppo di neonazisti.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Germania, centinaia di migliaia di persone in piazza contro AFD

Tra sabato e domenica in diverse città della Germania si sono riunite centinaia di migliaia di persone per manifestare contro il partito di estrema destra Alternativa per la Germania (AFD).

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

“In cella con il guinzaglio”. Lettera di Ilaria Salis dal carcere di Budapest

Dal carcere di Budapest, dove soggiorna ormai da undici mesi, Ilaria Salis è tornata a scrivere ai suoi avvocati.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Milano: sabato 13 gennaio corteo nazionale antifascista. Concentramento alle 15.00 in Piazza Durante

Oltre al sempre più evidente inasprimento di politiche securitarie, misure di segregazione ed esclusione, meccanismi di controllo della popolazione, che negli ultimi decenni stanno caratterizzando la gestione del territorio definito Europa, assistiamo contestualmente al rafforzamento di posizioni di estrema destra.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Addio Lucio, se ne è andato il partigiano Gastone Cottino

E’ morto ieri mattina a novantotto anni Gastone Cottino: partigiano, comunista sempre al fianco delle lotte sociali.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Per capire l’ascesa dell’estrema destra bisogna partire dai media

Processi di normalizzazione e sdoganamento nei media della politica di estrema destra dipendono dai media mainstream, più che dall’estrema destra stessa

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Torino: assemblea antifascista in università.

Oggi pomeriggio alle 18.30 si terrà un’assemblea antifascista nella main hall del campus universitario Luigi Einaudi a seguito degli avvenimenti di ieri. Di seguito il comunicato del Collettivo Universitario Autonomo

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Antifascismo: domiciliari per Gabriele, compagno milanese che rischia l’estradizione in Ungheria

Su Gabriele pende un MAE (mandato d’arresto europeo) da parte dell’Ungheria nell’ambito dell’inchiesta magiara riguardante le azioni di antifascismo militante di febbraio 2023 a Budapest contro la cosiddetta “Giornata dell’onore”, il raduno dei neonazisti di mezza Europa, soprattutto orientale.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Genova: protestano studenti e studentesse dell’istituto Pertini-Diaz: “Non vogliamo poliziotti a far lezione qui” 

“Fuori la polizia dalla Diaz”, questo lo striscione comparso martedì mattina, e subito rimosso, sui cancelli dell’istituto Pertini – Diaz a Genova, la scuola dove nel 2001 avvennero i pestaggi polizieschi contro i manifestanti del G8.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Roma: manganellate della polizia sugli studenti a Montecitorio

Le forze dell’ordine in tenuta anti sommossa hanno caricato gli studenti dei collettivi degli istituti occupati che tentavano di raggiungere Palazzo Chigi. Fermi e identificazioni

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Bologna: ecco che rumore fa la dignità!

Condividiamo di seguito i comunicati di PLAT e del CUA Bologna sulle giornate di lotta che hanno seguito lo sgombero del Condominio Sociale e dello Studentato Glitchousing.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Processo agli studenti per i fatti dell’Unione Industriale: emessa la sentenza

Si è concluso ieri il processo di I grado che vedeva imputati 11 giovani per gli scontri davanti all’Unione Industriale nel febbraio 2022, durante una manifestazione contro l’alternanza scuola-lavoro e per protestare contro le morti di 2 giovani studenti vittime nello svolgimento dei loro stage.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Bologna: Glitchousing Project – Nuovo spazio occupato nel cuore della città

L’ex Istuto Zoni, una residenza universitaria privata della fondazone R.U.I. da anni in disuso, è stata occupato questa mattina dal Collettivo Universitario Autonomo di Bologna. “Nasce Glitchousing Project”, scrive il CUA, “una piattaforma ibrida di immaginazione per un abitare nuovo e sociale”. “All’interno del Glitchousing Project”, prosegue il CUA, “si trovano gli Student Hostel: spazi […]

Immagine di copertina per il post
Formazione

Torino: “Gestione di piazza criminale” gli studenti rispondono in merito alle cariche della polizia

“La risposta repressiva della questura di Torino ci dimostra quanto a questo governo non importino le nostre rivendicazioni e di fronte alla violenza possiamo solo riconoscere che è ancora più importante impegnarci a lottare contro un sistema che ha fallito e a far valere le nostre esigenze” dichiara uno studente.

Immagine di copertina per il post
Formazione

2-3 ottobre, governo e Meloni non siete i benvenuti!

Riprendiamo il comunicato studentesco sulla due giorni di mobilitazione tenutasi a Torino in concomitanza con il Festival delle Regioni. Ieri il corteo partito dalle scuole superiori ha contestato il ministro dell’Istruzione Valditara, mentre oggi la manifestazione ha contestato l’arrivo della premier Giorgia Meloni, per la prima volta in città, ed è stata più volte caricata brutalmente dalla polizia che ha causato diversi feriti tra i manifestanti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bambini alla base navale per festeggiare i carabinieri e omaggiare navi da guerra

Vai a festeggiare la Benemerita nel giorno del suo duecentonovesimo compleanno e ti ritrovi in una delle principali basi della Marina militare ad omaggiare lo stendardo di una nave da guerra e, a fianco, pure un nostalgico delle scorribande coloniali in terra d’Africa e della “resistenza” delle milizie fasciste alla campagna degli Alleati in centro Italia del 1944.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Bologna: Priorità (ri)gettate nel fango

È evidente che ci troviamo davanti a un governo che si muove su binari non solo indifferenti alla fame e alla distruzione che produce, ma del tutto contrari a qualsiasi possibilità di vita dentro questo letamaio.