Anche molti studenti si sono uniti alla mobilitazione, occupando e bloccando licei e università, partecipando agli spezzoni sindacali o al cortége de tête in piazza, organizzando supporto a chi sciopera nei luoghi del sapere o altrove.
Il paese è in subbuglio: in tutto il paese, le persone si stanno organizzando, bloccando, scioperando e combattendo. Il numero di azioni e la loro dispersione sul territorio sono così importanti che è impossibile elencare tutto, ma è paragonabile alla rivolta dei gilet gialli. da Contre Attaque Solo che queste azioni si svolgono tutti i […]
“Adesso il governo francese ha veramente alzato lo scontro e dall’altra parte non può essere fatto di meno; quindi da tante parti si solleva proprio un desiderio di alzare il grado sia qualitativo che organizzativo della mobilitazione con scioperi generali ad oltranza in tutti i settori per bloccare veramente il paese.” Da Parigi, dopo aver […]
“E’ una lotta che esce dai canoni normali, è differente dalla mobilitazione e dai cortei del 1995 ; ora c’è una composizione diversa, eterogenea, persone di tutte le età, arrabbiate senza appartenenze specifiche a partiti e sindacati.”
Molti blocchi questo giovedì in tutta la Francia contro la riforma delle pensioni. Un tour della Francia che lotta. tradotto da Contre Attaque Marsiglia: a mezzogiorno, 300 persone hanno invaso i binari della stazione di Saint-Charles e paralizzato il traffico ferroviario della città. Saint-Denis: grande azione della CGT Energy. Gli elettricisti hanno organizzato un “colpo […]
Al via in Francia martedì 7 marzo 2023 il nuovo sciopero generale a oltranza contro la contestatissima riforma delle pensioni, che porta da 62 a 65 anni l’età per smettere di lavorare. Centinaia le manifestazioni in tutto il Paese, partite già ieri in serata, con la paralisi totale delle raffinerie – chiuse da barricate date […]
Pour ceux qui bougent (nel 2023): il 2016 nel retrovisore1 Riceviamo e pubblichiamo volentieri… In un passo arcinoto, redatto nel 1969, Furio Jesi descrive l’istante della rivolta come «lo spazio simbolico comune a un’intera collettività, il rifugio del tempo storico nel quale un’intera collettività trova scampo». Per coloro che nel corso degli anni Duemiladieci hanno […]
Sabato scorso, l’11 febbraio si è tenenuta in Francia l’ennesima giornata di lotta contro la riforma delle pensioni voluta dal governo Macron. La mobilitazione sembra star vivendo un ulteriore crescita a differenza di quanto pronosticato dai commentatori mainstream.
Martedì 31 gennaio, Elisabeth Borne, la prima ministra di Francia, ha accusato gli oppositori della riforma pensionistica di essere “negazionisti”. Ma visto il clamoroso successo della seconda giornata di manifestazioni contro il piano del governo in tutta la Francia, l’accusa rischia di ritorcersi contro l’esecutivo.
Proprio ieri, giovedì 19 gennaio, era prevista la prima giornata di sciopero generale contro la riforma delle pensioni di Elisabeth Borne, sesta riforma in trent’anni che vorrebbe aumentare l’età pensionabile da 62 a 64 anni e che ha avuto il pregio di accordare in un unico fronte contrario tutti i sindacati e diverse categorie e settori lavorativi.