“Rai Radio televisione israeliana. No alla propaganda sionista”. È uno dei tanti striscioni sorretto dai manifestanti, circa un migliaio, davanti alla sede Rai
Hanno fatto molto scalpore in questi giorni le parole pronunciate dall’Amministratore Delegato RAI, Roberto Sergio, in sostegno al governo israeliano.
La vostra repressione non ci fermerà: Stop genocidio, 23 febbraio sciopero generale, 24 manifestazione nazionale a Milano!
Il “piano finale” israeliano è partito. Nonostante il seppur timido e tardivo “no” del presidente degli Stati Uniti d’America. “Israele sta esagerando” ha dichiarato Biden dopo 28.000 morti.
Lo stato coloniale, che sta commettendo attualmente una pulizia etnica contro il popolo palestinese, sarà comunque presente alla cerimonia di apertura.
Le ultime notizie sulla guerra alla Striscia di Gaza indicano il disinteresse da parte di differenti attori in campo, più o meno spazialmente attigui, a intervenire in maniera esplicita e attiva nella guerra, fatta eccezione per lo Yemen attraverso gli attacchi degli Houthi alle navi mercantili e petroliere israeliane dirette nei porti del Mediterraneo
Il Genocidio di Gaza non deve essere visto isolatamente. È indissolubilmente legato a ciò che sta accadendo in Cisgiordania.
Catturati a decine nel nord di Gaza, tra loro sfollati, giornalisti, medici. In attesa di identificazione. La Mezzaluna sospende il lavoro a nord, le Nazioni unite prive di mezzi a sud: Gaza ha fame e sete
Il ministro israeliano del Patrimonio, Amichai Eliyahu, ha chiesto l’esecuzione dei prigionieri palestinesi in modo che non vengano rilasciati in qualsiasi futuro negoziato con la resistenza palestinese.
Tutti i progetti coloniali, incluso Israele, raggiungono un punto in cui abbracciano il massacro e il Genocidio su larga scala per sradicare una popolazione nativa che rifiuta di capitolare.