InfoAut
Immagine di copertina per il post

Aggiornamento sulla guerra in Palestina: Israele attacca l’Onu.

da Radio Blackout

Le ultime notizie sulla guerra alla Striscia di Gaza indicano il disinteresse da parte di differenti attori in campo, più o meno spazialmente attigui, a intervenire in maniera esplicita e attiva nella guerra, fatta eccezione per lo Yemen attraverso gli attacchi degli Houthi alle navi mercantili e petroliere israeliane dirette nei porti del Mediterraneo (che hanno immediatamente subito il contrattacco da parte degli Stati Uniti e della Gran Bretagna che questa notte hanno bombardato la regione).

Nonostante alcuni eventi che hanno rotto degli equilibri, come l’uccisione del dirigente di Hamas, secondo Israele responsabile del lancio di razzi dalla Siria contro lo Stato ebraico, o di un combattente di Hezbollah ucciso nel sud del Libano, né il Libano, né l’Iran hanno dichiarato di voler prendere parte al conflitto al fianco della Palestina. Per altre ragioni anche gli USA cavalcano l’onda della propaganda egemone che li vede protagonisti di una “paziente” trama diplomatica per nascondere la realtà di una chiara volontà di affiancare Israele nel genocidio dei palestinesi e il loro esodo dalle terre della Striscia di Gaza.

Come dice Cosimo Caridi: “Washington non vuole una guerra regionale, ma al tempo stesso ritiene fondamentale che Tel Aviv rimanga la vera potenza dell’area. Blinken sta cercando di calmare tutti, ma ugualmente garantisce che le armi, soprattutto le munizioni, non manchino a Israele. Se abbiamo imparato una cosa dall’Ucraina è che nessun paese europeo ha colpi sufficienti per una guerra di attrito. Se l’Italia fosse trascinata in un conflitto avremmo munizioni per due o tre giorni. In medioriente non è così, se la guerra si allarga sarà una cosa lunga. Si stima che solo Hezbollah abbia 30mila missili. L’unica mossa che sbloccherebbe tutto è un cessate il fuoco su Gaza.”.

Tutto questo accade mentre Israele attacca l’ONU dichiarando che abbia partecipato all’offensiva di Hamas del 7 ottobre oltre ad sostenere che i due giornalisti uccisi, Thuria e Al Dahdouh, facessero parte di Hamas e della Jihad islamica. Inizia inoltre il processo alla Corte Internazionale di giustizia dell’Aja che vede Israele alla sbarra per genocidio, come è stato messo in luce dal Sudafrica che ha mosso l’istanza.

Insieme a Marco Magnano, giornalista indipendente in Libano, abbiamo commentato gli ultimi aggiornamenti.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

gazagenocidioisraeleOnu

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La lotta per fermare il genocidio nelle università statunitensi: un reportage dall’Università del Texas

Abbiamo tradotto questo interessante reportage apparso su CrimethInc sulle proteste che stanno coinvolgendo i campus degli Stati Uniti contro la complicità del governo USA nel genocidio del popolo palestinese.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Contestati i ministri della guerra al Politecnico di Torino

Riceviamo e ricondividiamo il comunicato del CUA di Torino sulla contestazione di ieri al convegno istituzionale tenutosi alla sede del Valentino del Politecnico. Ieri mattina un gruppo di student3 dell’Università di Torino ha contestato il convegno a porte chiuse che si è tenuto al castello del Valentino su tecnoscienza e intelligenza artificiale, con ospiti di […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Milano: 25 Aprile con la resistenza palestinese

Milano – Per un 25 Aprile con la Palestina, Piazza Duomo h. 13:30.
La Resistenza non è soltanto memoria, ma è oggi. Palestina libera!

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Messico: i Me`phaa di Tilapa creano sistema di giustizia a difesa del loro territorio

Il popolo Me`phaa di Tilapa, Guerrero, ha presentato il proprio sistema di giustizia denominato Sicurezza di Protezione Territoriale Indigena (Serti), per “difendere il territorio da una prospettiva indigena, olistica e integrale”, di fronte alle minacce di progetti minerari, saccheggio territoriale e controllo dei gruppi del crimine organizzato.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Protezione Civile: 2.000 palestinesi scomparsi a seguito del ritiro delle forze israeliane da alcune aree di Gaza

La Difesa civile della Striscia di Gaza ha rivelato in un comunicato divulgato domenica che circa duemila palestinesi sono stati dichiarati dispersi in varie aree dell’enclave dopo il ritiro delle forze di occupazione israeliane (IOF) da esse.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Un documento trapelato dal New York Times su Gaza dice ai giornalisti di evitare le parole: “Genocidio”, “Pulizia Etnica” e “Territorio Occupato”

Nel mezzo della battaglia interna sulla copertura del New York Times riguardo la guerra di Israele, i principali redattori hanno emanato una serie di direttive.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

USA per la Palestina: dipendenti Google licenziati e studenti alla Columbia University sgomberati dalla polizia

Negli Stati Uniti proteste in corso a sostegno del popolo palestinese, per il quale diversi settori della società civile si sono mobilitati.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Giornata di mobilitazione per il clima e a sostegno della Palestina.

Da Nord a Sud Italia questa mattina lo sciopero climatico lanciato da Fridays For Future ha riempito le piazze di giovani e giovanissimi che hanno ribadito le connessioni stringenti tra la devastazione dei territori e le guerre, rappresentando un forte grido in sostegno alla Palestina.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Appello alla mobilitazione in sostegno alla popolazione di Gaza ed alla resistenza palestinese

Ci appelliamo a tutt3 coloro che vogliono sostenere la resistenza del popolo palestinese per difendere una prospettiva universale di autodeterminazione, uguaglianza, equità e diritti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Attacco iraniano a Israele: quali conseguenze per il Libano?

Lo Stato ebraico potrebbe intensificare la lotta contro Hezbollah, ma secondo gli esperti una guerra aperta sul territorio libanese è improbabile.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Il significato conteso del 25 aprile di fronte al genocidio. Spinte e possibilità.

Le iniziative ufficiali del 24 e 25 aprile di quest’anno sono state la dimostrazione della separatezza che intercorre tra il sinistro antifascismo istituzionale e quello quotidiano di chi non si rifugia in un’identità stantia priva di sostanza e attinenza alla realtà.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Sui fatti di ieri, rispondiamo ai Ministri.

Sui fatti di ieri, tutti i ministri presenti si sono spesi in dichiarazioni abbastanza perentorie e retoriche ai giornali, come al solito ribaltando la realtà e ricostruendo uno scenario molto fantasioso su quelle che sono state le dinamiche della piazza di contestazione.