InfoAut
Immagine di copertina per il post

Scontri alle Porte Palatine

||||

Il pomeriggio del 29 maggio del 1971, a Torino, una manifestazione animata da studenti, operai e solidali sfocia in cinque ore di duri scontri con le forze dell’ordine. Il corteo era stato indetto in solidarietà con gli operai FIAT, nei giorni in cui si stava chiudendo la vertenza sul contratto integrativo. Chiaramente i sindacati confederali non aderirono alla manifestazione, che vedeva come principali organizzatori Lotta Continua e Potere Operaio e che aveva come concentramento piazza Porte Palatine.

Intorno alle 16.30, quando alle Porte Palatine si trovavano più di 500 manifestanti, la Polizia decide di impedire la partenza del corteo, vista la presenza di un gran numero di manifestanti armati di bastoni. Da subito quindi sale la tensione, la polizia riesce a sequestrare una decina di bastoni, e in breve tempo si arriva allo scontro. Una trentina di carabinieri cerca di caricare per far disperdere il corteo che però risponde subito con grande determinazione. Dalle borse e dalle tasche dei manifestanti spuntano furori sassi e alcune bottiglie molotov. I carabinieri vengono praticamente accerchiati, molti militari alti in grado vengono presi particolarmente di mira: il vicequestore Mastronardi viene colpito da un sampietrino in pieno volto, si accascia a terra.

Giungono i rinforzi, 300 tra reparto mobile e carabinieri. I manifestanti però non si disperdono e riescono sempre a ricompattarsi. Gli scontri si spostano davanti al Duomo, alcuni manifestanti vi entreranno per sfuggire alle cariche, altri continueranno ad ingaggiare un violentissimo corpo a corpo fin sopra le scalinate della chiesa. Gli scontri continuano e si spostano nelle vie circostanti, nel pieno centro di Torino. Via Garibaldi e la centralissima piazza Castello sono lo scenario di una vera e propria battaglia: da un lato delle improvvisate barricate sassi bastoni e molotov, dall’altro lacrimogeni scudi e manganelli. Sono ormai le 19.15, quando la polizia riesce a sfondare le barricate e a guadagnare terreno, il corteo non è più compatto, ma i manifestanti non abbandonano le strade e continuano a fare azioni improvvisate, “imboscate” ai danni di volanti e blindati che trasportano i fermati (una sessantina).

Solo alle 21 la situazione sembra essere rientrata sotto il controllo delle forze dell’ordine, che hanno subìto più di quaranta di feriti, ma il clima è ancora teso e l’aria densa di lacrimogeni. Auto incendiate, vetrine sfondate, strade disselciate sono l’immagine di una Torino che (come si legge in un comunicato) quel giorno scese in piazza “per combattere la repressione padronale e poliziesca, per rendere agli sbirri ciò che si meritano”.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Storia di Classedi redazioneTag correlati:

porte palatinescontritorino

Accadeva Oggi

  1. 1876

    Immagine di copertina per il post

    La battaglia di Little Big Horn

    Il 25 giugno 1876 nelle vicinanze del fiume Little Big Horn nel Montana, ci fu una delle battaglie più famose della storia degli Stati Uniti d’America. Il 7° cavalleria comandato dal generale Custer attaccò un grande villaggio indiano composto per la maggior parte da Lakota e Cheyenne. Custer ed i suoi soldati furono stretti in […]

  2. 1975

    Immagine di copertina per il post

    La liberazione del Mozambico

    Il 25 giugno 1975 il Mozambico si autoproclama indipendente dal Portogallo. La guerra per l’indipendenza durava dal 1964 e vedeva come principale formazione anti-portoghese il Frente de Libertaçao de Moçambique (FRELIMO). Il conflitto ebbe inizio sull’onda della decolonizzazione africana e in particolare della guerra di liberazione dell’Angola, anch’essa colonia portoghese e confinante con il Mozambico. […]

  3. 1990

    Immagine di copertina per il post

    ETA – Susana Arregi e Jon Lizarrald

    Il 25 giugno 1990 ci fu uno scontro tra militanti dell’ETA e una pattuglia della Guardia Civil a Foz de Irunberri. I membri dell’ETA Susana Arregi e Jon Lizarralde sono stati uccisi e il tedesco, militante di ETA Rubenach gravemente ferito. Morto anche un sergente della Guardia Civil. Sebbene la versione ufficiale parlasse di un […]