InfoAut
Immagine di copertina per il post

La Banda Corbari

||||

E prèm a caschê

e fo curbera

e par la bòta

o tremê la tëra

e o fo sobit sera

l’è bèl finì e’ su dé par na bangera

(Il primo a cadere / fu Curbera / e per la botta / tremò la terra / e fu subito sera / è bello finire la vita per una bandiera)

Alle prime luci dell’alba del 18 agosto 1944, Il casolare di Ca’ Cornio (situato sull’Appennino Tosco Romagnolo tra Modigliana e Tredozio), dove si erano rifugiati Arturo Spazzoli, Sirio Corbari, Iris Versari e Franco Casadei fu completamente circondato, da un reparto scelto del Battaglione Mussolini e da un’intera compagnia della I Divisione Alpen Jager. A tradirli fu un certo Franco Rossi, un giovane che si diceva partigiano e ottenuto con l’inganno un incontro con Corbari aveva scoperto il suo nascondiglio.

Un manipolo di fascisti e militari tedeschi irruppe all’interno del casolare. Un ufficiale nazista si affacciò nella camera di Sirio e Iris: lei aveva già lo Sten in pugno e lo uccise. Si scatenò l’inferno: gli assedianti aprirono il fuoco con mitragliatrici e mortai, la casa fu sventrata dalle granate, porte e finestre si sbriciolano sotto le raffiche di grosso calibro, ma dall’interno i partigiani continuarono a rispondere colpo su colpo.

Iris Versari

Sirio Corbari (Curbera)

Corbari avrebbe voluto prendere in braccio Iris, ferita ad una gamba, e scappare saltando giù per una scarpata dietro la casa, ma lei sapendo che gli sarebbe stata di impaccio si uccise con un colpo di pistola, un gesto estremo per costringerlo a fuggire da solo. Corbari, stravolto dalla disperazione, strinse per l’ultima volta la compagna tra le braccia e poi, urlando e sparando, si buttò fuori dalla finestra al primo piano e rotolò lungo la scarpata.

Arturo Spazzoli

Arturo Spazzoli aveva attirato il fuoco su di sé: aveva le gambe sfracellate e una vasta ferita al ventre. Pochi istanti dopo, durante la fuga, anche Corbari fu ferito alle gambe, sfinito e inerte precipitò dall’argine del torrente, sbattendo la testa contro un masso.

Adriano Casadei

Adriano Casadei, che era ormai in salvo tra i cespugli, tornò indietro, se lo caricò in spalla e raggiunse un piccolo avvallamento, dove adagiò il compagno privo di conoscenza con il cranio fratturato. Rimase accanto a lui e così facendo si consegnò ai fascisti della Alpen Jager guidati da Franco Rossi il traditore.

I fascisti requisirono un carretto trainato dai buoi e ci caricarono sopra Corbari svenuto e Arturo Spazzoli agonizzante. Casadei, le mani legate dietro la schiena, fu costretto a seguirli a piedi. Dopo qualche chilometro, i fascisti finirono a colpi di pistola Arturo, per non sentire più i suoi gemiti. Raggiunti i camion in sosta sulla strada, si diressero a Castrocaro.

La mattina del 18 agosto 1944 Sirio Corbari fu impiccato nella piazza del municipio di Castrocaro, senza aver mai ripreso conoscenza. Prima che il boia gli stringesse il cappio intorno al collo, Adriano Casadei lo abbracciò e lo baciò per l’ultima volta, poi si mise il cappio da solo. Ma la corda tirata con eccessiva foga si spezzò. Ne portarono una nuova e Casadei stringendosi di nuovo il nodo scorsoio al collo disse ad alta voce in dialetto romagnolo: “Siete marci anche nella corda!”.

Nel pomeriggio i corpi furono trasferiti a Forlì e impiccati per la seconda volta, nella centralissima piazza Saffi, come monito per la cittadinanza. L’indomani decisero di appendere anche i cadaveri di Arturo Spazzoli e di Iris Versari.

Guarda “Bande partigiane, le beffe di Sirio Corbari“:

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Storia di Classedi redazioneTag correlati:

Accadeva Oggi

  1. 1921

    Immagine di copertina per il post

    Giornata internazionale della donna

    In occasione della seconda Conferenza internazionale delle donne socialiste, tenutasi a Copenaghen dal 26 al 27 agosto 1910, le convenute decisero di istituire una comune giornata dedicata alla rivendicazione dei diritti delle donne, che si svolse in seguito nei vari paesi in date diverse. Le celebrazioni furono interrotte dalla prima guerra mondiale in tutti i […]

  2. 1928

    Immagine di copertina per il post

    Nasce Ernesto Che Guevara

    Ernesto Guevara nasce a Rosario, in Argentina era il primogenito di Ernesto Rafael Guevara Lynch (1901 – 1987), un imprenditore argentino di origini basche ed irlandesi, e di Celia de la Serna (1906 – 1965), di remote origini spagnole. Fin da piccolissimo Ernesto è perseguitato dall’asma, (male che costringerà i Guevara a trasferirsi a Córdoba). […]

  3. 1979

    Immagine di copertina per il post

    Demetrios Stratos

    Il 14 giugno 1979, una folla tra musicisti, pubblico e amici, saluta con rabbia e affetto il musicista e compagno che fece più degli altri la storia della musica d’avanguardia in Italia, mancato solamente il giorno prima. La malattia di Demetrio Stratos non aveva lasciato indifferente nessuno della scena musicale popolare italiana. Il grande concerto […]

  4. 2009

    Immagine di copertina per il post

    Ivan Della Mea

    Ivan Della Mea è morto il 14 giugno 2009. Così lo ricorda Pino Bertelli in una lettera a lui dedicata:   «Ciao a te, Ivan, ti vedo lì, insieme a tuo fratello, Luciano, nella vita sognata degli angeli ribelli, stretti a schiere di compagni di strada a cantare con il disincanto dei poeti del pugno […]