InfoAut
Immagine di copertina per il post

I ragazzi di Porta San Paolo

||||
||||

Sono passati pochi giorni dai fatti di Genova e solo il giorno prima la polizia ha sparato di nuovo, uccidendo un manifestante a Licata. A Roma, per la sera del 6 luglio, è stato indetto un comizio antifascista contro il governo Tambroni e contro l’msi. Il ritrovo è alle 19 a Porta San Paolo, dove una lapide ricorda i difensori di Roma caduti il 10 settembre del ’43. La sera del 5 di luglio il prefetto fa sapere che la manifestazione sarà vietata: la Dc al governo cerca una rivincita dopo esser stata sconfitta dalla piazza genovese.

Ma il presidio si vuole fare ugualmente, e all’arrivo del piccolo corteo antifascista, Porta San Paolo si presenta accerchiata da calerini e carabinieri e presidiata da migliaia di giovani di Testaccio. Non appena i deputati pciisti si avvicinano alla lapide per deporvi due corone di fiori, lo schieramento di polizia si apre per fare spazio alla carica di uno squadrone di carabinieri a cavallo.

I CC colpiscono con sciabole e moschetti e lanciano bombe lacrimogene. Presto vengono aiutati da squadre di missini con spranghe e bastoni. Non appena il gas si dirada, dalle case scendono i manifestanti che avevano cercato rifugio. Sono aumentati di numero e affrontano le cariche con la tenacia di chi ha imparato a conoscere il suo nemico. Si improvvisano barricate. Le guardie del Primo reparto Celere romano si ritrovano presto tra due fuochi: da un lato le barricate difese da una pioggia di sassi, mentre dalle case volano vasi da fiori, bottiglie e oggetti di ogni tipo. Uno sbirro, Antonio Sarappa, resta indietro e su di lui si scaglia la rabbia della gente appena caricata a freddo. Morirà due mesi dopo per le ferite riportate.

Verso le 19 e 30 sembra tornare momentaneamente la calma. Ma gli scontri ridivampano poco dopo. Non si combatte più tutti insieme, ma in piccoli gruppi si assaltano le jeep della polizia, per poi rifugiarsi nei portoni e uscire nuovamente ad attaccare. Dopo due ore gli scontri cessano, e le forze dell’ordine iniziano i rastrellamenti nelle case. Chiunque venga trovato sui portoni o nei cortili, viene pestato e condotto in arresto. Alle 22 gli sbirri fanno ritorno in caserma a testa china, sotto gli insulti e i fischi della gente sui marciapiedi.

I ragazzi per strada si salutano al grido di “Viva la Resistenza!”. Sono operai, manovali e studenti di vent’anni o poco più, la Resistenza del ’43 non l’hanno fatta. E infatti sono lì a salutare la loro Resistenza, quella nuova, quella contro i padroni fascisti e la loro polizia. I vecchi popolani di Trastevere, gente dura dal cuore tenero, abituati a risse nei bar e contro la polizia, li guardano con le lacrime agli occhi. Sorridono. I ragazzi di Porta San Paolo sono più bravi di loro, hanno imparato in fretta a fare la guerra di strada. Sono i nuovi partigiani.

Guarda “Il ricordo di una carica“:

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Storia di Classedi redazioneTag correlati:

governo tambroniporta san paoloresistenzaroma

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Formazione

Sapienza: un racconto della giornata di ieri (17 aprile)

Il 17 aprile in Sapienza è stata una giornata di lotta e smascheramento dei rapporti che l’università coltiva (e non vuole interrompere) con la guerra e Israele.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina: un altro sabato di mobilitazione popolare in tutta Italia

Giornata di mobilitazione sabato 2 marzo 2024 in Italia in solidarietà con la Palestina e il popolo palestinese.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Addio Lucio, se ne è andato il partigiano Gastone Cottino

E’ morto ieri mattina a novantotto anni Gastone Cottino: partigiano, comunista sempre al fianco delle lotte sociali.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Roma: manganellate della polizia sugli studenti a Montecitorio

Le forze dell’ordine in tenuta anti sommossa hanno caricato gli studenti dei collettivi degli istituti occupati che tentavano di raggiungere Palazzo Chigi. Fermi e identificazioni

Immagine di copertina per il post
Formazione

Scuola Resistente: viaggio dentro gli istituti romani occupati

Una critica è rivolta anche verso una scuola concepita come azienda o come “ufficio di collocamento” e non, come pretendono gli stessi studenti, come luogo di cultura.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

COP28: Extinction Rebellion tinge di verde i fiumi italiani. “I governi parlano, la Terra affonda”

Roma, Venezia, Milano, Torino, Bologna: i fiumi delle principali città italiane sono stati tinti di verde da Extinction Rebellion, con un colorante innocuo, per denunciare l’ennesimo fallimento politico della COP28 e dei governi mondiali nel contrastare la crisi climatica e la sesta estinzione di massa.

Immagine di copertina per il post
Culture

Quarticciolo contro l’assedio

Sabato 9 dicembre 2023 h 18.00 alla Palestra Popolare al Quarticciolo Via Trani 1

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Roma: arrestati 12 attivist* di Ultima Generazione

Ieri mattina, dodici attivisti aderenti alla campagna FONDO RIPARAZIONE di Ultima Generazione hanno bloccato l’autostrada A12 a Fiumicino per 30 minuti in un’azione di disobbedienza civile nonviolenta.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

La marea transfemminista inonda Roma. Non Una Di Meno: “Siamo almeno 500 mila”

Con in testa un grande striscione “Transfemministe ingovernabili” è partito questo sabato pomeriggio dal Circo Massimo di Roma l’imponente corteo di Non Una Di Meno contro la violenza sulle donne e la violenza di genere, in occasione della giornata del 25 novembre.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina: in Italia universita’ mobilitate contro il massacro. Occupata Scienze Politiche a “La Sapienza” di Roma

Palestina: dopo 32 giorni di guerra, è sempre più grave la situazione  nella Striscia di Gaza.