
Roma: il DL Sicurezza approda alla Camera. Cariche contro il corteo dei movimenti
AGGIORNAMENTO LUNEDì 26 MAGGIO POMERIGGIO – Alla Camera il governo ha aubito posto la fiducia sul Dl Sicurezza.
Sempre a Roma la rete “A Pieno Regime – no Dl Sicurezza” oggi pomeriggio si è ritrovata in Piazza Barberini per raggiungere il Parlamento, trovandosi però davanti uno sbarramento poliziesco su via del Tritone, che ha impedito per due volte, tra scudi e manganellate l’avanzamento. Diversi i contusi e feriti, mentre il corteo ha preso la via della Sapienza. Da Roma su Radio Onda d’Urto Raja, della rete nazionale “A Pieno Regime – no Dl Sicurezza”. Ascolta o scarica
AGGIORNAMENTO LUNEDì 26 MAGGIO MATTINA – Al via la mobilitazione nazionale contro il decreto Sicurezza chiamata dalla Rete “no dl Sicurezza – A pieno regime” a Roma in due giornate distinte: oggi, lunedì 26 maggio, e sabato 31 maggio.
In occasione di questo primo appuntamento nazionale, la Rete ha dato appuntamento nella Capitale, in piazza Barberini, alle ore 14,00. L’obiettivo è raggiungere collettivamente il Parlamento in concomitanza dell’esame del dl Sicurezza alla Camera, decreto su cui il governo dovrebbe porre la questione di fiducia al termine della discussione generale. Tuttavia già in mattinata, prima dell’inizio della discussione, i gruppi di opposizione sono intervenuti per stigmatizzare la procedura seguita in Commissione, dove giovedì è stata imposta una doppia tagliola, sia sugli emendamenti, sia sulle dichiarazioni di voto. È la prima volta che un decreto in prima lettura non viene modificato da alcun emendamento.
“Invitiamo deputati e deputate all’insubordinazione dentro l’aula – scrive la Rete “no dl Sicurezza – A pieno regime” a proposito della mobilitazione di oggi – Mentre fuori mostreremo che questo paese non è silente. Quel giorno, mentre si consumerà questa forzatura autoritaria, vogliamo portare la nostra voce sotto il Parlamento e per arrivarci praticheremo, se necessario, le più sane forme di democrazia: il dissenso, la disobbedienza, la discussione in piazza, anche di fronte ai palazzi del potere”.
Sabato 31 maggio è invece previsto il secondo appuntamento nazionale lanciato dalla Rete per fermare il decreto e, per estensione, il governo Meloni: un grande corteo nazionale, sempre a Roma, per il quale sono già molte le realtà mobilitate in tutta Italia che stanno organizzando i pullman. Da Brescia il pullman è organizzato da CSA Magazzino 47, Associazione Diritti per Tutti e Collettivo Onda Studentesca (qui per info e prenotazioni).
Ai microfoni di Radio Onda d’Urto, Luca Blasi della rete “No Dl Sicurezza – a pieno regime” Ascolta o scarica

Il comunicato dell’iniziativa
𝑪𝑶𝑵𝑻𝑹𝑶 𝑰𝑳 𝑫𝑬𝑪𝑹𝑬𝑻𝑶 𝑺𝑰𝑪𝑼𝑹𝑬𝒁𝒁𝑨 – 𝑭𝑬𝑹𝑴𝑰𝑨𝑴𝑶 𝑰𝑳 𝑮𝑶𝑽𝑬𝑹𝑵𝑶 𝑴𝑬𝑳𝑶𝑵𝑰
Il 26 maggio il Decreto Sicurezza passerà in discussione alla Camera. Dopo la trasformazione del DDL in Decreto, il Governo ha tempo fino al 12 giugno per approvare definitivamente la legge. È questo il poco tempo che ci separa dal progetto autoritario a cui sta lavorando il Governo fin dal suo insediamento. Ma non è questo il tempo dell’attesa o della rassegnazione, bensì quello in cui alzare la testa!
Il 𝟮𝟲 𝗠𝗔𝗚𝗚𝗜𝗢 invitiamo deputati e deputate all’insubordinazione dentro l’aula. Mentre fuori mostreremo che questo paese non è silente. Quel giorno, mentre si consumerà questa forzatura autoritaria, vogliamo portare la nostra voce sotto il Parlamento e per arrivarci praticheremo, se necessario, le più sane forme di democrazia: il dissenso, la disobbedienza, la discussione in piazza, anche di fronte ai palazzi del potere.
Nello scontro con le politiche liberticide e antipopolari di questo Governo stanno nascendo coalizioni e alleanze. Non ci gireremo dall’altra parte, andremo avanti, consci di poter costruire le condizioni per uscirne più forti di prima, con una rete, la Rete a Pieno Regime, che diventi uno spazio di opposizione sociale e politica al Governo Meloni.
Sabato 𝟯𝟭 𝗠𝗔𝗚𝗚𝗜𝗢 ci sarà la manifestazione nazionale di massa a Roma. Camion e tir si stanno già preparando, pullman da tutte le città si stanno organizzando e ci aspetta una grande giornata di convergenza. Dalla Million Marijuana March, ai movimenti di lotta per la casa, da XR e tutte le realtà dell’attivismo climatico, il perimetro della rete sta esondando e coinvolge ora chiunque abbia in testa una idea di democrazia e di società diametralmente opposta a quella del Governo. A una settimana dal referendum, spazi sociali, movimenti, associazioni, realtà politiche e sindacali che hanno dato vita alla Rete stanno costruendo uno spazio di democrazia alternativa possibile. È tempo di riempirlo tutte e tutti insieme.
𝙇𝘼 𝘿𝙀𝙈𝙊𝘾𝙍𝘼𝙕𝙄𝘼 𝙉𝙊𝙉 𝙎𝙄 𝙋𝙄𝙀𝙂𝘼
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