InfoAut
Immagine di copertina per il post

Operazione girasole sequestro Sossi

||||
||||

Il 18 aprile 1974, le BR realizzarono l’«Operazione Girasole»: il rapimento del giudice genovese Mario Sossi.

La scelta del bersaglio fu spiegata in un’intervista per il settimanale “L’Espresso” nel maggio 1974, dove, alla domanda “perché avete scelto proprio Sossi”, i brigatisti risposero:” 1) . Perché è contro il gruppo 22 Ottobre che per la prima volta si sono messe a punto le tattiche e le contromosse dell’antiguerriglia. Questi modi di operare del potere ci interessavano particolarmente. Sossi in quanto “uomo del potere” ne era al corrente. Dunque poteva raccontarceli. … 2.) Perché Sossi è un magistrato e la magistratura in questo momento è l’anello più debole, anche se il più vivo, della catena del potere. 3.) Perché Sossi è un bersaglio dell’odio proletario … essendo stato nella sua pur breve carriera un persecutore fanatico della sinistra rivoluzionaria”.

Sebbene tutta la sinistra avesse visto una correlazione tra il sequestro di un magistrato e la campagna referendaria allora in pieno svolgimento (accusando le BR di essere dei provocatori al servizio dello schieramento conservatore), l’operazione fu in realtà legata, oltre che alla necessità di acquisire informazioni sulle “tattiche dell’antiguerriglia” e di compiere un’azione di propaganda armata colpendo un personaggio particolarmente inviso, ed all’esigenza di allargare il terreno di scontro al di fuori delle fabbriche, per legittimarsi definitivamente come forza combattente antagonista dello Stato.Così Mario Moretti descrive alle giornaliste Rossanda e Mosca il «salto politico»: A Torino abbiamo visto come in fabbrica non si va oltre più di tanto. Quale lotta poteva essere più forte di quella dei “Fazzoletti rossi”? Nessuna. È enorme e si dimostra ugualmente senza sbocco, asfittica. Gli operai hanno preso in mano la fabbrica, l’hanno dominata e hanno toccato rapidamente il loro limite. … È la fabbrica che cambia, a monte si opera un processo di ristrutturazione che li mette nell’impossibilità di realizzare alcunché a partire dall’azienda. … Se restiamo inchiodati in fabbrica la forza si trasformerà in impotenza … dobbiamo andare oltre … metterci in grado di pesare sulla scena politica.

Le ragioni di questo passaggio furono argomentate nell’opuscolo Contro il neogollismo portare l’attacco al cuore dello Stato, diffuso insieme ai comunicati relativi al sequestro: …se nelle fabbriche l’autonomia operaia è abbastanza forte e organizzata per mantenere uno stato di permanente insubordinazione …, fuori dalla fabbrica essa è ancora debole al punto di non essere in grado di opporre una resistenza agli attacchi della controrivoluzione.

Per questo le forze della controrivoluzione tendono a spostare la contraddizione principale fuori dalle fabbriche e ad impegnare le battaglie decisive per:

– isolare lo scontro di potere dentro le fabbriche …

– prevenire e liquidare la capacità d’iniziativa del movimento rivoluzionario ancor prima che questo si organizzi in un piano di attacco allo Stato. …

Contro ogni tendenza difensivista o liquidazionista che assume la crisi a pretesto per rinunciare alla lotta e cercare il compromesso, abbiamo voluto – colpendo la figura del sostituto procuratore dott. Mario Sossi – colpire un centro vitale del processo di controrivoluzione.

L’«operazione Girasole» fu la prima azione armata di un certo rilievo compiuta contro lo Stato, ma fu anche qualcosa di più: in cambio della liberazione di Sossi le Brigate Rosse chiesero la scarcerazione del gruppo «XXII Ottobre» ponendo la questione dei prigionieri e dell’uso politico della giustizia.

Inoltre, sempre nel corso del sequestro Sossi, le BR affinarono la tecnica della gestione politica del sequestro: la «propaganda armata» si modellò sulle reazioni dei media e delle forze politiche, e sulla valutazione della risposta , sfruttandone ogni debolezza.

La Corte d’assise di Genova diede parere favorevole per la liberazione degli 8 compagni della XXll ottobre. Sossi venne liberato, ma il Procuratore Generale Francesco Coco si rifiuto di firmare l’ordine di scarcerazione.

Nel 1976 avviene la rappresaglia, Coco e la sua scorta vengono uccisi a Genova.

Guarda “18 aprile 1974 | IL SEQUESTRO MARIO SOSSI“:

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Storia di Classedi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Bentornata Nicoletta!

Nella giornata di ieri è stata scarcerata Nicoletta Dosio, dopo più un anno di detenzione domiciliare scontato presso la propria abitazione di Bussoleno finalmente è libera!

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Jatevenne! A Napoli corteo contro la Nato.

Ieri, 27 maggio, nelle strade di Napoli un corteo di un migliaio di persone ha sfilato contro la presenza del summit NATO sulla sicurezza nel mediterraneo.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Falerna: uomo muore per strada dopo aver trovato la guardia medica chiusa

La vicenda di Falerna, in cui un uomo muore davanti alla guardia medica chiusa, rappresenta una realtà drammatica e simbolica della situazione della Calabria, dove gli interessi privati hanno divorato i servizi essenziali. da Addùnati Questo episodio non è un caso isolato, ma la conseguenza di anni di abbandono, tagli e decisioni politiche sbagliate frutto […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Missioni militari 2025. Carta bianca per la guerra

“Sono attualmente in corso 39 missioni e operazioni internazionali, per una consistenza media di 7.750 unità, un contingente massimo autorizzato pari a 12.100 unità, e un onere finanziario complessivo che ammonta a 1,48 miliardi, divisi tra 980 milioni per il 2025 e 500 milioni per il 2026”.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Disarmiamoli: verso il 21 giugno a Roma

Ripubblichiamo il comunicato uscito dall’assemblea nazionale chiamata dalla Rete dei Comunisti, da Potere al Popolo e USB a Roma che guarda alla data di manifestazione nazionale del 21 giugno. In questa fase ogni mobilitazione nella prospettiva di attivarsi contro il riarmo generale, contro la militarizzazione della società e a sostegno della resistenza palestinese è da sostenere e attraversare.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Breaking the Wall Conference for Palestine – Convegno per la Palestina

Giovedì 29/05 – Venerdì 30/05, Polo Carmignani, Università di Pisa

In una fase storica di mobilitazione bellica globale, di intensificazione del genocidio in Palestina, di sollevazione di milioni di persone in solidarietà con il popolo palestinese, le università e la produzione della conoscenza sono diventati un terreno di scontro e di cambiamento.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Strike Day a Prato contro il super sfruttamento del Made in Italy

E’ passato più di un mese dall’inizio della Primavera 8×5, la campagna di scioperi che sta riaffermando il diritto a lavorare 40 ore alla settimana e all’applicazione dei CCNL nel distretto tessile e moda pratese, con blitz anche in altri settori fuori regione. In due delle aziende dove i lavoratori hanno conquistato i loro diritti, i padroni stanno volutamente ritardando il pagamento degli stipendi ai lavoratori sindacalizzati dopo il primo mese 8×5.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

“I padroni del mondo:come i fondi finanziari stanno distruggendo il mercato e la democrazia”

Venerdì 6 giugno presso il CSOA Askatasuna alle ore 19.30 si terrà insieme all’autore Alessandro Volpi la presentazione del libro “I padroni del mondo: come i fondi finanziari stanno distruggendo il mercato e la democrazia” (Laterza, 2024).  D’accordo con l’autore pubblichiamo l’introduzione del libro. Mappe. Esiste un legame evidente fra l’idea che serva una continua […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il posto di Hamas (e di chi chi seguirà o precede) in Palestina

Qualche precisazione sul ruolo del movimento, all’interno di una più ampia cornice di lotta anticoloniale di Lorenzo Forlani, da lorenzoforlani.substack.com Mi sembra sia arrivato il momento, o forse non ha mai smesso di esserlo. Vogliamo parlare di Hamas? E parliamo di Hamas, una volta per tutte, tentando di scrollarci di dosso paranoie, tensioni mai sopite, […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Roma: il DL Sicurezza approda alla Camera. Cariche contro il corteo dei movimenti

AGGIORNAMENTO LUNEDì 26 MAGGIO POMERIGGIO – Alla Camera il governo ha aubito posto la fiducia sul Dl Sicurezza. Sempre a Roma la rete “A Pieno Regime – no Dl Sicurezza” oggi pomeriggio si è ritrovata in Piazza Barberini per raggiungere il Parlamento, trovandosi però davanti uno sbarramento poliziesco su via del Tritone, che ha impedito […]