InfoAut
Immagine di copertina per il post

Rivolta dei “matti” a Collegno

||||
||||

MATTI, CRIMINALI, RIVOLTOSI. IL MANICOMIO DI COLLEGNO FU PROTAGONISTA DI UNA RIVOLTA NEL 1912: GLI INTERNATI CHIESERO CON FORZA E LUCIDITA’ CONDIZIONI DI VITA PIU’ UMANE, 60 ANNI PRIMA DELLA RIFORMA BASAGLIA

Criminali. “Trattative”, tra virgolette. Cosa vuoi trattare coi matti? Ancor meno con coloro sono stati protagonisti di atti criminali. Meglio che restino chiusi. La cura, sempre la stessa: isolamento, botte, in seguito elettroshock.

Delle condizioni di vita in queste strutture e del ruolo che hanno avuto nell’isolare individui “scomodi” più che malati ne abbiamo parlato spesso sulla pagina. Il manicomio di Collegno, poco lontano da Torino, aprì nella seconda metà dell’Ottocento. Un rapporto risalente al 1888 lo descrive così:

“Sta in fatto che le bocche dei cessi si aprivano senza ripari in corridoi e camere comunicanti coi dormitori e coi refettori;

[…]

che gli agitati erano confusi cogli epilettici;

che i mezzi di coazione erano intollerabilmente molesti,

che i mobili consistevano in una lettiera di ferro senza spalliera e con saccone di paglia per i tranquilli. in un cassone pieno di paglia per i dementi paralitici, gli agitati e gli epilettici incolti da accesso in un grossolano seggiolone di legno senza imbottitura e senza cuscino in cui si assicuravano ai malleoli ed ai polsi gli agitati ed i dementi;

che i bagni erano insufficienti […] e quasi interamente sprovvisti di docce;

che le celle degli agitati erano piccole, oscure ed umide […]”

Era questa, la cura, per i malati di Collegno. Ma qualcuno, la notte del 12 luglio del 1912, decise che ne aveva avuto abbastanza. Si liberò, liberò gli altri reclusi, iniziò la rivolta. Vennero presi degli ostaggi e chi tra loro provò a calmare gli animi si ritrovò “espulso” e consegnato a medici e carabinieri. Ma non si trattata certo di uno scatto d’ira da parte di qualche matto. Quella rivolta aveva una forte, fortissima connotazione politica e ideale. Le richieste degli internati erano chiare: strutture e condizioni di vita dignitose.

“Vogliamo la libertà che da un pezzo vi chiediamo: siamo stanchi di attendere […] Sentirete finalmente le infamie a cui siamo soggetti. Le torture che ci infliggono queste canaglie!”, gridano gli insorti. “Dormiamo nei letti di cemento che trasudano umidità. Siamo legati come cani da cortile, come belve da serraglio – si lamentano i detenuti – Noi vogliamo meno clausura, un po’ più d’aria e di cielo”.

Quei matti, insomma, chiedevano di essere trattati come persone, arrivando a stilare un memorandum con le loro richieste nei confronti delle autorità. Il messaggio arrivò chiaro a qualcuno dall’altra parte della barricata: venne chiesto agli internati di porre fine alla rivolta e, in cambio, il loro memorandum sarebbe stato preso in considerazione. Accettarono di buon grado e la rivolta ebbe fine, iniziando a mettere in discussione l’istituzione manicomiale con 60 anni di anticipo rispetto alla riforma Basaglia.

Fonte: Cannibali e Re

Guarda “C’era una volta il MANICOMIO DI COLLEGNO“:

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Storia di Classedi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Fuck ICE! Note sulla rivolta.

Da giorni Los Angeles è sotto assedio, una vera e propria invasione poliziesca contro i lavoratori migranti ha scatenato un’odata di proteste e resistenza popolare.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Medio Oriente: Israele dà fuoco alla regione. Attacchi multipli all’Iran

Raid pure in Libano e Palestina. Teheran: “è una dichiarazione di guerra”.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Assemblea regionale di Confluenza Sabato 12 luglio a Mazzé: “Il destino dell’agricoltura e del suolo in Piemonte: tra agri-fotovoltaico e nucleare”

Assemblea regionale di Confluenza Sabato 12 luglio a Mazzé: “Il destino dell’agricoltura e del suolo in Piemonte: tra agri-fotovoltaico e nucleare”

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Global March to Gaza: migliaia di persone in marcia nel Convoglio Sumud dalla Tunisia e da molti altri Paesi del mondo

Di seguito il comunicato della Global March to Gaza che vede l’adesione e il ricongiungimento anche con il Convoglio Sumud partito dalla Tunisia lunedì 9 giugno e alcuni aggiornamenti e corrispondenze dalle carovane.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Anche con l’avvenuto scioglimento del Pkk, la fine del conflitto curdo-turco appare lontana

Nonostante il PKK si sia auto-dissolto con il XII Congresso, da parte di Ankara non si assiste a comportamenti speculari.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Re-industrializzazione e guerra, a Torino gli operai prendono parola

Un confronto a tema re-industrializzazione e riconversione bellica è in programma per questa sera, giovedì 12 giugno, a Torino.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

La logistica tra legalità e illegalità

La crescita della logistica è impressionante, nel 2024 in Italia siamo intorno a un miliardo di pacchi consegnati. Un fattore di inquinamento e di consumo di suolo per gli hub. In Amazon e nelle “coop spurie” si lavora in condizioni di sfruttamento, ma crescono conflitti e sindacati di base di Marco Veruggio e Sergio Fontegher […]

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Pavia: logistica lombarda in crisi, caricati i lavoratori Geodis

Un nuovo attacco all’occupazione nella logistica lombarda. Ai magazzini della GEODIS di Marzano, Pavia, i lavoratori e lavoratrici in presidio sono stati caricati dalle forze di polizia nella giornata di martedì, 10 giugno 2025. Erano in protesta da una settimana davanti ai cancelli del magazzino della logistica per difendere il posto di lavoro quando un plotone di polizia ha tentato di sgomberare […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

2025. Los Angeles. California

Il 6 giugno, agenti dell’ICE hanno condotto blitz in vari punti della città: Fashion District, Home Depot e una grossa azienda tessile. Oltre cento arresti. da Nodo Solidale Le strade hanno risposto: molotov, blocchi di cemento, barricate e auto in fiamme. I manifestantihanno resistito con determinazione, trasformando la città in un campo di battaglia contro […]

Immagine di copertina per il post
Culture

Blackout Fest 2025!

Dal 13 al 15 Giugno a Manituana (Torino)
Torna la festa dell’unica radio libera dell’etere torinese, qui il programma da Radio Blackout.