InfoAut
Immagine di copertina per il post

Toninelli, te lo diciamo noi: il Tav non può essere migliorato, ma solo fermato!

||||

E’ da questa mattina, dopo l’intervista a Radio 1 che viaggiano le notizie sulle dichiarazioni del ministro 5 stelle Toninelli sul Tav e la Val Susa:

La Tav è un’opera “che abbiamo ereditato; quando è nata, se ci fosse stato il M5s al governo, non sarebbe mai stata concepita in questa maniera, così impattante, così costosa”.

Il nostro obiettivo, ha precisato il ministro, “sarà quello di migliorarla, così come scritto nel contratto di governo. Non vogliamo fare nessun tipo di danno economico all’Italia ma vogliamo migliorare un’opera che è nata molto male”.

E poi l’immancabile condanna alle iniziative del movimento “condanno fermamente le proteste incivili soprattutto perché limitano l’espressione delle proteste civili”.

Insomma niente di nuovo per quello che ci riguarda, le solite dichiarazioni di un ministro qualunque, come tutti quelli che abbiamo già visto passare, che se non sono stati fan espliciti dell’opera, hanno iniziato a insinuare qualche revisione, qualche miglioria, qualche innovazione (ci ricordiamo Pecoraro Scanio e Antonio Di Pietro per citarne due a caso).

Segnali questi, proprio come in passato, che qualcosa è cambiato dall’insediamento al governo e che la strada intrapresa sembra essere la stessa di sempre: quella di un tunnel politico cieco e sordo alle vere priorità del Paese.

La Torino Lione non è e non sarà mai la nuova via della seta, come piace chiamarla adesso ai propagandisti Tav, è e sarà un’opera inutile capace solo di drenare denaro pubblico sottraendolo alla cura dei territori, alle nostre scuole, ai nostri giovani e ai nostri anziani. E’ un atto politico chiaro che ha portato ad oggi la crescita e il foraggiamento di un “sistema tav” che ha tentacoli e appigli ovunque, dalla magistratura agli organi d’informazione, passando chiaramente dall’industria e dalla politica.

L’occasione del “cambiamento” tanto citato era qui, a pochi metri, in mezzo ad una Valle che non si è mai piegata e alla fine fa sempre paura per quello che è: popolare, politicamente scorretta ai palazzi del potere, determinata e testardamente convinta di essere dalla parte della ragione.

Alla fine, come abbiamo già visto in passato (ripetiamo perchè serve! ndr), basta una serata d’iniziative al cantiere per condannare la lotta notav e bacchettarci spiegandoci che se stiamo buoni e facciamo tanti cartelloni colorati, saremo considerati manifestanti civili e le nostre ragioni saranno ascoltate.

Caro Ministro, avessimo ascoltato i consigli come questi adesso ci sarebbero tre tunnel a Chiomonte. E le diciamo di più: non accettiamo consigli su come dobbiamo comportarci perchè sono le nostre esistenze a essere messe a repentaglio, le nostre case, le nostre fedine penali. Sono i nostri nonni e noi stessi a vedersi crollare la montagna addosso quando piove o a dover scappare quando c’è un incendio perchè non ci sono i soldi per i soccorsi e sopratutto per la prevenzione.

Tra i tanti ricordi del passato, abbiamo anche quello in cui la forza politica “notav” andava al governo e non fermava l’opera, la discuteva per poi avvallarla (con qualche miglioramento chiaramente!). E nel frattempo i suoi militanti di base, quelli sul territorio si continuavano a battere contro, arrivando poi ad andare contro il proprio partito seduto sulle poltrone del governo.

Siamo abituati a tutto ma rassegnati mai, perchè rimaniamo sempre convinti di poter fermare quest’opera, per questo non abbiamo mai delegato nulla a nessuno.

Ora partiranno una serie di distinguo, di “ascoltatevi bene l’audio“, di “il ministro voleva dire che…” e quant’altro, ma poco interessa, se le parole possono essere interpretate (e quelle che abbiamo sentito non è che lasciano spazio a tanti dubbi) sono i fatti a parlare e fino adesso di fatti ne abbiamo visti ben pochi e da quel famoso contratto di governo la parola “fermare” l’opera è stata cancellata e man mano, prende forma un inquietante futuro…già visto.

A voi l’occasione di fare qualcosa di utile per questo Paese se ne sarete capaci, a noi il nostro posto su quei sentieri, che non ci stancheremo mai di continuare a farli, come sempre, come questo sabato dove ci andremo dal Festival Alta Felicità.

Fermarlo è possibile, Fermarlo tocca a noi!

 

da notav.info

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

no tavTONINELLI

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Venezia: sgomberato con violenza il “matrimonio di protesta” di Extinction Rebellion. 43 persone trascinate in Questura

Riceviamo e pubblichiamo… L’azione di Extinction Rebellion di questa mattina in piazza San Marco è stata sgomberata con violenza dalle forze dell’ordine dopo soli 20 minuti dal suo inizio. Sebbene tutti i presenti fossero già stati identificati e la manifestazione non ponesse alcun pericolo per la sicurezza e l’ordine pubblico, 43 persone in totale – […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

1.5° è ormai superato: quanto diventerà calda la Terra?

Potrebbe essere “tecnicamente possibile” mantenere il riscaldamento globale al di sotto di 1,5 gradi… ma ciò non accadrà.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Chi importa in Europa il gas di Israele?

Le guerre di Israele si nutrono anche di gas: quello estratto dai giacimenti offshore di Tamar, Leviathan, Karish e Tanin (questi ultimi contesi con il Libano), e in previsione anche di quello sottratto ai palestinesi nei mari di fronte a Gaza. di Collettivo Gastivists, da ECOR Network Come è noto, nell’autunno 2023 il Ministero dell’Energia […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Resistenza contro il saccheggio a Oaxaca

Il 7 giugno 2025, sotto il sole di Playa Salchi, un uomo cammina con il figlio verso il suo terreno. Di fronte alla prima staccionata, un bossolo di fucile brilla come un avvertimento silenzioso.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

I tribunali danno il via libera al progetto dell’A69, ma la lotta si sta organizzando

Francia: è stato lanciato un appello a concentrarsi davanti alle prefetture questo mercoledì, in vista di giorni di mobilitazione a luglio contro il cantiere della A69.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

“In Val Susa la repressione non ci ha vinto”, intervista a Nicoletta Dosio

Nicoletta Dosio la storica attivista del movimento No Tav sta terminando un anno di detenzione domiciliare per la sua lotta contro la linea ad alta velocità Torino-Lione.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Zone di sacrificio e territori in lotta: intervista a Paola Imperatore (II PARTE)

I primi due cantieri stanno cominciando a mostrare le loro conseguenze disastrose sul nostro territorio, un terzo sta per essere installato e sarà potenzialmente il più impattante su tutto l’eco-sistema (ambientale, economico e sociale) valsusino.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Zone di sacrificio e territori in lotta: intervista a Paola Imperatore (I PARTE)

A pochi giorni dalla manifestazione del 10 maggio, che ha portato migliaia di valsusini nuovamente in marcia contro il deposito di smarino spostato da Salbertrand alla piana di Susa, ci teniamo a pubblicare in due puntate questa intervista alla ricercatrice Paola Imperatore. da notav.info Abbiamo invitato Paola all’assemblea che si è tenuta mercoledì 7 maggio […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

In migliaia in marcia per salvare la piana di Susa

Ripubblichiamo di seguito il comunicato uscito in occasione della marcia popolare No Tav tenutasi ieri, 10 maggio, a tutela della piana di Susa.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

La Tuscia dice no al deposito unico di scorie nucleari: domenica 11 marcia di protesta

Domenica 11 maggio a Corchiano- Viterbo la Tuscia manifesta nuovamente per dire No all’ipotesi del deposito nazionale unico dei rifiuti radioattivi di tutta Italia.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

In ricordo di Sara Marzolino

La redazione di Infoaut si unisce al Movimento No Tav nel ricordo di Sara, giovane compagna reggiana che ci ha lasciati ieri.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La città cantiere e il mito delle grandi opere: una chiamata dallo Stretto a intrecciare voci, resistenze, immaginari

Ci sono progetti che non si misurano solo in chilometri di cemento, in tonnellate d’acciaio e in cavilli ingegneristici. Progetti che dall’alto piombano sulla vita delle persone imponendo devastazione, macerie e profitto per pochi.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Non chiamiamola emergenza!

Le notizie e le immagini che si susseguono in queste ore, ci parlano di una valle alpina che non ha bisogno di grandi opere e nocività ma di interventi strutturali che possano salvaguardare e mettere in sicurezza un territorio.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

10 maggio 2025 – Susa: MARCIA POPOLARE: difendiamo la Piana di Susa! No al deposito di smarino e alla chiusura della stazione!

VOGLIONO SEPPELLIRE PRIMA SUSA E POI TUTTA LA VALLE. BLOCCHIAMO SUBITO LA DISCARICA DELLO SMARINO!

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Processo Askatasuna: L’associazione a resistere non si arresta

Riprendiamo una serie di interviste fatte in seguito alla sentenza del processo Sovrano: Radio onda d’urto a Vincenzo:Crollata la montatura giudiziaria-poliziesca che ha cercato di criminalizzare le lotte sociali e l’opposizione alla grande opera inutile e dannosa del TAV con l’accusa di associazione a delinquere, l’associazione a resistere in un comunicato ribadisce che “Non si […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Cade l’accusa per associazione a delinquere: una vittoria per le lotte sociali del Paese!

Riprendiamo il comunicato di associazione a resistere: Oggi il Tribunale di Torino ha pronunciato la sentenza in primo grado per il processo “Sovrano”: tutti e tutte assolti per il capo di associazione a delinquere! Le pene per i reati singoli sono stati ridimensionati. Un passaggio epocale per le lotte di tutto il Paese. Questo non […]