InfoAut
Immagine di copertina per il post

No Tap: Si va avanti NONOSTANTE TUTTO

||||

Pubblichiamo di seguito il comunicato uscito oggi sul sito https://www.notap.it/ in risposta alle assurde sentenze di primo grado del Tribunale di Lecce nei confronti di 67 attivisti e attiviste del Movimento No Tap, colpevoli di aver lottato per la difesa della propria terra e per un futuro migliore privo di grandi opere inutili.

A loro va tutta la nostra più grande e sincera solidarietà! 

Avanti No Tap!

 

Avremmo tanto da dire su quanto accaduto ieri nell’aula bunker del carcere di Lecce, cercheremo di farlo, rimanendo lucidi davanti ad un giudizio che, a nostro avviso, ha avuto un evidente indirizzo politico.
Ci troviamo qui a dover commentare ancora una volta la criminalizzazione messa in atto da un apparato repressivo che coinvolge lo Stato a diversi livelli, con la complicità di una certa stampa che, senza essere presente a nessuna delle udienze, è stata pronta a giudicare, arrivando a definire “esito finale” quello che è solo il primo grado di giudizio.

Tutto questo sembra un accanimento contro il diritto al legittimo dissenso nei confronti di un’opera inutile, dannosa e imposta, presentata come strategica, che invece di strategico ha solo il raschiare il barile dei fondi europei. È un’opera climalterante che va contro ogni sana logica di cambiamento, lontana anni luce da quella transizione energetica di cui in nostri politici si vantano tanto. Pare sempre più evidente che questo accanimento è rivolto a chi protesta contro quel sistema in cui il Tap è inserito, un sistema di sviluppo che strizza l’occhio al potere economico, abbandonando intere popolazioni alla propria sorte.

Un sistema che alletta con le sue sirene ma che lascia intorno a sè distruzione, povertà e un sempre maggiore divario tra classi sociali. Non sarà questa sentenza a farci indietreggiare, non sarà questo chiaro messaggio intimidatorio a farci desistere dal continuare a credere che siamo la parte migliore di questa brutta storia, che siamo dalla parte giusta.Ci eravamo meravigliati quando il giudice, Presidente di una sezione penale, aveva avocato i tre processi a sé, decidendo di celebrare tutte le udienze in tempo così rapidi (3 procedimenti penali, di cui uno con 78 capi di imputazione, in appena 7 mesi – udienze pressoché settimanali-, con una mole di materiale videoregistrato immenso da consultare per la difesa).

Ci era sembrata del tutto fuori luogo l’esternazione del Giudice quando, nelle prime fasi dell’istruttoria, dichiarò che la testimonianza del pubblico ufficiale doveva considerarsi già di per sé veritiera. Siamo rimasti attoniti, nonostante fossimo preparati all’esito, quando il giudice leggendo i dispositivi delle sentenze ha emesso condanne che, nella maggior parte dei casi raddoppiavano, e talvolta triplicavano, le richieste del PM.

Si tratta di condanne che variano da un minimo di un mese a un massimo di 3 anni e che vedono coinvolti 86 attivisti. Pene severissime, se si pensa che molte delle imputazioni riguardano reati che vanno da oltraggio a p.u., a lancio di ciclamini o uova, a resistenza a p.u..

Ma ciò che fa più pensare, e lo hanno ribadito anche i nostri legali, sono i soli 15 giorni valutati da Giudice come sufficienti per depositare le motivazioni delle sentenze. Il numero elevatissimo di attivisti imputati e la complessità dei contesti e dei fatti, ci aprono ad un interrogativo: ci chiediamo se il Giudice dovrà spendere giorni e nottate per fornire motivazioni soddisfacenti o se, in realtà, il tutto non lo abbia già elaborato.

Ai 15 giorni ne seguiranno 30 affinché i nostri legali possano elaborare e depositare gli appelli. Tempi strettissimi che non solo limitano la possibilità di imbastire una difesa serena e priva di pressioni, ma che impongono ancora una volta un tour de force ai nostri legali.

La regia che si cela dietro all’imposizione di questo sistema ha da sempre avuto bisogno di criminalizzare chi lotta per le giustizie sociali ed ambientali, così come ha la necessità di incutere timore nelle popolazioni istituendo zone rosse e limitazioni, mostrando i muscoli e schiacciando la ragione ma, malgrado tutto questo, ci sentiamo di ribadirlo ancora più forte:

Nonostante tutto ci troverete ancora qui:
noi l’effetto
voi la causa del nostro malcontento

 

 

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

NO TAP

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Gavio e ndrangheta. Le mani dei boss del cemento su TAV ed autostrada

Facciamo il punto su quanto emerso finora dall’indagine Echidna che ha scoperchiato il vaso di pandora dei rapporti tra politica, criminalità organizzata e imprenditori in Piemonte nel segno del cemento.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

I giorni delle canaglie

Questi primi di aprile sono giorni in cui si torna a parlare delle collusioni fra personaggi legati alla malavita, politici locali e imprese che gestiscono gli appalti per lavori direttamente o indirettamente legati alle grandi opere in Piemonte: sono i giorni delle canaglie.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Bologna: un “mondo a parte” che non si lascerà mettere tanto facilmente da parte

Breve reportage sulla grande assemblea che si è tenuta l’altro ieri al parco Don Bosco: centinaia le persone accorse dopo il rilascio senza misure cautelari del diciannovenne arrestato la notte prima.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Francia: sostegno alle 17 persone arrestate dalla polizia antiterrorismo in seguito alla campagna di azione nazionale contro il mondo del cemento

Lunedì 8 aprile, 17 persone sono state arrestate in Normandia e nell’Ile de France in un’operazione condotta dalla Sottodirezione antiterrorismo. Alcuni di loro sono stati portati nella sede di Levallois-Perret e potrebbero rimanerci per 96 ore.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

PFAS: tre domande per capire ogni cosa sugli inquinanti eterni

I PFAS sono oggetto di una proposta di legge ambientale esaminata il 4 aprile. Questi inquinanti eterni, onnipresenti nei nostri prodotti di consumo, sono tossici per l’uomo.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

TAV = Mafia. Nuove prove del coinvolgimento della ‘ndrangheta nel TAV Torino – Lione.

Negli scorsi mesi è venuta fuori, come succede ciclicamente, una polemica bipartisan sulla scritta che svetta sul Musiné all’ingresso della valle che recita TAV = Mafia. Oggi veniamo a conoscenza attraverso una notizia apparsa sul tg regionale che esistono nuove prove del coinvolgimento delle ‘ndrangheta nelle opere propedeutiche al TAV Torino – Lione.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Bologna: giovane aggredito e picchiato dai Carabinieri al Parco Don Bosco.

Nella “democratica Bologna” tre volanti dei carabinieri aggrediscono e picchiano un giovane all’interno del parco Don Bosco.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

No Ponte: partono gli espropri.

In questi giorni sui giornali locali e nazionali sono state pubblicate le liste delle procedure per l’esproprio delle aree interessate alle opere anticipate per la realizzazione del ponte sullo Stretto.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Un anno dopo Sainte-Soline: solidarietà, rabbia e gioia per le strade di Nantes

Un anno fa, decine di migliaia di noi hanno marciato in mezzo ai campi delle Deux-Sèvres contro i megabacini, e siamo rimasti intrappolati dalla repressione militare, intrappolati sotto il rombo delle granate sparate a migliaia.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Il Perù volta le spalle agli accordi climatici. I soldi e le lobby vincono ancora

Il Congresso della Repubblica del Perù, con il consenso del Ministero dell’Energia e delle Miniere (Minem), ha abrogato la legge che fissava un termine per la rimozione dei minatori illegali dal REINFO, il registro ufficiale delle attività minerarie nazionali.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

TAP: interdetta la pesca, l’ancoraggio e le immersioni presso la spiagga di San Foca

La Capitaneria di Porto ha emesso un’ordinanza in cui viene interdetta la spiaggia di San Foca. Ecco un altro esempio di come impatta sui territori l’intreccio tra devastazione ambientale e guerra.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Lecce: disastro ambientale TAP

17 settembre 2021: riparte il processo per Disastro Ambientale a carico della società TAP e dei suoi dirigenti. Ma settembre vede a processo anche chi ha lottato, e lotta ancora, per evitare questa ennesima ingiustizia Socio-Ambientale. Sono due i procedimenti che vedono alla sbarra degli imputati la società Tap, i suoi dirigenti e quelli di […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

CLIMATE CAMP BRINDISI: 1-8 AGOSTO CAMPEGGIO NO TAP/SNAM

Il Movimento No Tap/Snam della Provincia di Brindisi insieme ad altri movimenti ed associazioni organizza un incontro dall’1 all’8 Agosto 2021 presso il Camping “Cala dei Ginepri” (Costa Merlata di Ostuni ) per discutere di cambiamenti climatici, della necessità di uscire immediatamente dai combustibili fossili, di differenze di genere, di fermare la rapina di risorse […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Lecce: processo No Tap, aggiornamenti e qualche riflessione

Il Trans Adriatic Pipeline (TAP) è il tratto di un gasdotto che, insieme al turco TANAP compone il corridoio meridionale del gas. Questa conduttura dovrebbe fornire il combustibile fossile all’Austria attingendo alle riserve del mar Caspio (Azerbaijan) e transitando per l’Italia dove arriva attraverso un tunnel sottomarino con approdo nella marina di San Foca, in […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Estrattivismo pandemico

Ci avevamo sperato, dal chiuso delle nostre case, osservando sorpresi l’aria della pianura padana tornare trasparente, la biodiversità riapparire e la fauna selvatica avventurarsi, timida, attraverso il cemento degli spazi urbani. Toccavamo con mano, durante il lockdown,  la dimostrazione di come sarebbe bastato fermare questo sistema di produzione, questo modello di mobilità, questo consumo insensato […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Salento: morto sul lavoro un operaio del cantiere TAP

Ieri un giovane saldatore 35enne è morto schiacciato nel cantiere TAP di Vernole. Simone Martena, questo il suo nome, è rimasto ferito gravemente a una gamba e i soccorsi non sono arrivati in tempo per salvarlo. Incomincia la fase due e ricominciano i morti sul lavoro in tutta Italia, vittime di un sistema di sviluppo […]

Immagine di copertina per il post
Culture

«Territori in battaglia»

di Daniele Pepino per volerelaluna.it   “Territori in battaglia” è una collana di libretti, di cui i primi due sono usciti quest’estate, pubblicati dalle edizioni Tabor. Sono, come scrive il collettivo Mauvaise troupe nell’introduzione: «brevi narrazioni che danno visibilità e voce alle dinamiche in opera nei diversi spazi in lotta, in Europa e nel mondo. […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

I lavori del TAP illegittimi, indagati i costruttori

Nuova inchiesta aperta dalla procura di Lecce per violazione dei vincoli paesaggistici, abusi edilizi, inquinamento di falda, violazione della V.I.A. (Valutazione di impatto ambientale) riferita al TAP (Trans Adriatic Pipeline) del tratto terminale del gasdotto nel territorio di Melendugno. Tra le 19 persone indagate, una società e i rappresentati legali di ditte appaltatrici ed i […]