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Torino: chieste 29 condanne per gli scontri al G8 universitario (secondo troncone del processo)

Richiesto un anno di condanna per “travisamento”!

Coprirsi il volto durante una manifestazione, vietato per legge, lederebbe anche il diritto a manifestare liberamente il proprio pensiero di chi partecipa al corteo senza travisarsi. È questa  l’ardimentosa tesi sostenuta in aula dal pubblico ministero di Torino, Roberto Sparagna, davanti al giudice Alessandra Pfiffner nel chiedere condanne a un anno di reclusione per 29 delle oltre 30 persone a giudizio (per alcuni è stata chiesta l’assoluzione) per essersi travisati durante la manifestazione del G8 dell’Università che si svolse il 19 maggio 2009 a Torino.

Secondo l’accusa infatti l’articolo 5 delle Disposizioni a tutela dell’ordine pubblico del 22 maggio 1975 (la famigerata Legge Reale), che vieta il travisamento durante le manifestazioni in luogo pubblico, non sarebbe solo a tutela di eventuali danni contro il patrimonio o la persona, ma sarebbe una norma posta anche a garanzia del diritto di manifestare di tutti quelli che lo fanno a viso scoperto. Il procedimento è relativo al cosiddetto “secondo troncone” del processo, che vede coinvolti student* e compagn* di Genova, Bologna, Roma e Padova.

E’ parallelo a quello principale (ove i reati contestati sono anche altri) in cui sono imputati una ventina di altr* student* e compagn* ancora in corso e che vedrà le prossime udienze il 2 e 28 febbraio prossimo quando sarranno chiamati a testimoniare i teste della difesa.

Dalla redazione di Infoaut, un abbraccio di solidarietà ai destinatari delle mire penali del pm Sparagna, interessato a ridurre un corteo di migliaia e un movimento che duro’ tutto l’anno, ad una scaramuccia tra una parte del corteo affetta da “mutazione genetica” in chiave “paramilitare” e il comportamente “solerte e giudizioso” delle forze dell’ordine…

 

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