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In università a Bologna è giornata di blocco per il diritto allo studio!

Durante il dibattito sono emersi tanti problemi che, intorno al nodo del reddito, attanagliano gli studenti universitari bolognesi, spaziando dalla questione del caro-mensa a quella del caro-affitti e delle tasse, che nell’ateneo felsineo si confermano tra le più alte d’Italia: da una mobilitazione contro il nuovo ISEE il discorso inizia quindi, gradualmente, ad allargarsi agli altri aspetti di un’università sempre più escludente nei confronti di una composizione studentesca stretta nella morsa della crisi economica.

E’ nella pratica del blocco, quindi, che per l’ennesima volta si è intravisto il bagliore di una ricomposizione reale di un soggetto universitario frammentato, che all’interno di questo spazio politico ha trovato un luogo accogliente e in cui rilanciare verso nuovi appuntamenti di lotta contro l’università azienda e il caro-vita studentesco: autoriduzioni contro la mensa più cara d’Italia, percorsi di lotta contro le tasse e, di nuovo, autoriduzioni contro il caro-cultura per riprendersi la possibilità di vedere una mostra o uno spettacolo teatrale a prezzi dignitosi.

Ripartendo dalla soluzione di questi bisogni immediati e rilanciando richieste non mediabili nei confronti dell’università si apre, quindi, a partire dalla giornata di oggi, un nuovo, interessante, spazio di mobilitazione: dalla vertenza contro il ricalcolo dell’ISEE, è possibile allargarsi fino alla formazione di spazi di rottura anche nei confronti della nuova governance di Ubertini che, solo a parole, si vanta di una presunta discontinuità con il passato e che, da oggi, dovrà confrontarsi con i percorsi di lotta all’interno e ai bordi dell’università!

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