InfoAut
Immagine di copertina per il post

#GlobalRevolution in progress

Accampate e rivolte, scioperi ed occupazioni, processi rivoluzionari e di democrazia diretta, da una parte; cricche finanziarie che dettano austerità e politici che predicano sacrifici dal chiuso dei loro palazzi, dall’altra. Questo lo scenario che si sta mettendo in forma dentro la crisi. Un tempo che vive di sussulti ed improvvise accelerazioni,   repentine precipitazioni ed aperture; uno spazio compiutamente globale costruito dai processi reali. Processi di soggettivazione interconnessi che iniziano a voler porre una decisione sulle proprie vite contro il capitalista collettivo che rilancia sul terreno del liberismo sfrenato per acuire ulteriormente le enormi diseguaglianze sociali.   Un quadro duro, complesso, ma che al contempo apre spazi inediti di immaginazione e sperimentazione politica su un a-venire per quella composizione di classe emergente su scala trasnazionale che nelle lotte   del precariato cognitivo, del giovane proletariato metropolitano e del  ceto medio attraversato da nuove forme di povertà sta costruendo la   propria espressione politica.      

Nell’Italia del decadimento del ventennio del berlusconismo uno dei primi momenti di reale messa in crisi del sistema istituzionale è stata quell’Onda che nel 2008 ha costruito il “Noi la crisi non la paghiamo”. Uno slogan che dentro la materialità dei conflitti ha avuto una torsione verso quel “Noi la crisi ve la creiamo” che nell’autunno passato ha fatto   dei blocchi metropolitani e delle facoltà e scuole occupate il proprio   segno distintivo. Un sommovimento esploso nel 14 Dicembre romano ma costruito città per città in settimane di mobilitazione e nella grande sperimentazione di sciopero moderno del 30 Novembre.  

Il mondo della formazione in lotta, parlando un linguaggio generalizzante  e radicale, ha agito il terreno dell’opposizione alla riforma Gelmini eccedendolo dal primo momento, mostrando quanto la precarietà non sia una questione contrattuale quanto il nuovo paradigma dell’accumulazione capitalistica. In questo autunno scuole ed università continuano ad essere motori del conflitto sociale, pur dentro uno spazio politico dilatato che assume uno   sguardo globale nel rifiuto di pagare il debito e nell’individuazione di banche ed enti finanziari come controparti. E’ a partire dalle università   che si sono costruiti gli importantissimi momenti di connessione ed   organizzazione comune dell’Hub Meeting di Barcellona e del Reseau de  Luttes di Tunisi.

Le date di lotta transnazionale del 15 Ottobre e dell’11 Novembre sono state partecipate e agite da protagonista in primo luogo dalla componente studentesca e precaria. Il 17 Novembre, data storica di mobilitazione del mondo del sapere rilanciata quest’anno dal movimento statunitense #Occupy sarà un altro momento incisivo in cui si farà sentire   forte la voce del mondo della formazione in lotta.      

Nei mesi a venire qualsiasi formula di governo sarà impegnata nell’approvare i diktat della Bce e dell’Fmi. Le politiche di austerity sono una scelta strategica per il comando sociale, e dalle prime indicazioni appare evidente come la formazione tornerà nuovamente al  centro del mirino dei poteri politici e finanziari. Quel processo di riforma permanente avviatosi su scala europea col Bologna Process non potrà che proseguire nell’imporre forme di controllo, cattura e comando   sul sapere vivo che quotidianamente eccede e rompe i dispositivi di gerarchizzazione ed espropriazione.  

Dentro le università-azienda la crisi irreversibile del sapere organizzato in discipline, l’inasprimento dei modelli di inclusione differenziale, l’indebitamento sempre più massiccio ed il blocco della mobilità sociale configurano un campo in tensione che rimarrà uno dei terreni di battaglia  principali nei tempi a venire.  Ripartire dalla costruzione di istituti autonomi dentro e contro l’università nella consapevolezza che nulla vi è da difendere in essa, ripartire dall’autoformazione, dal rifiuto dell’indebitamento e del lavoro gratuito degli stage e dei tirocini, ripartire dalle facoltà con percorsi di lotta significa costruire processi costituenti in grado di acuire ulteriormente la crisi istituzionale e riappropriarsi della ricchezza   sociale.

 

A partire da queste considerazioni proponiamo ed invitiamo a partecipare ad una assemblea mercoledì 23 Novembre a Bologna alle 17, presso la facoltà di Lettere e Filosofia di via Zamboni 38, che sia momento di valutazione di questa prima parte di mobilitazione, di connessione e rilancio delle lotte del mondo del sapere a partire dall’indagare la   relazione fra debito, sistema bancario e formazione come nodo centrale sul quale orientare la conflittualità.

 

Realtà promotrici del Knowledge Liberation Front  

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Formazionedi redazioneTag correlati:

assembleaBolognaklf

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Formazione

Patriarcato, classe e razza: una sola lotta

Il 25 novembre di quest’anno si inserisce in una cornice particolare: a poco più di un anno dal femminicidio di Giulia Cecchettin, a pochi giorni dalle affermazioni del ministro Valditara e in un contesto di movimento in cui, anche in Italia, inizia a farsi strada con determinazione il discorso decoloniale.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Precari/e e studenti/e verso lo sciopero generale del 29 novembre

Mercoledì 19 una folta assemblea al Campus Einaudi ha iniziato ad articolare la partecipazione organizzata di precari e precarie della ricerca, insieme a studenti e studentesse dell’Intifada Studentesca e personale universitario, alla piazza dello sciopero generale chiamato da sindacati di base e confederali per il 29 Novembre.

Immagine di copertina per il post
Formazione

VALDITARA NON POTRÀ PATRIARCARE PER SEMPRE! DIMETTITI. VERSO E OLTRE IL 25 NOVEMBRE, PER UNA SCUOLA ED UN’UNIVERSITÀ TRANSFEMMINISTA

Riprendiamo il comunicato di ZAUM: Noi, student3 dei licei e delle università, non possiamo restare in silenzio di fronte alle gravissime dichiarazioni del Ministro “dell’Istruzione e del Merito” Giuseppe Valditara, rilasciate la settimana che precede il 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza di genere. Affermazioni che riducono il patriarcato a una “questione ideologica”. Vogliamo […]

Immagine di copertina per il post
Formazione

Leonardo occupata: costruire una prassi per boicottare la guerra

L’Intifada ha annunciato sin dall’inizio dell’anno accademico l’intenzione di proseguire con l’azione di boicottaggio contro Israele e i suoi alleati.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Inizia l’Intifada degli studenti medi

Inizia l’intifada degli studenti medi, oggi ci siamo presi la città! Si preannunciava una grande giornata di lotta e così è stato.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Contro Stato e dirigent3 tutto e subito all3 student3!

Scendiamo in piazza, il 15 novembre, pochi giorni prima dalla giornata dell3 student3, contro un sistema scolastico devastato da continui tagli ai fondi pubblici, dall’autoritarismo e dalla repressione che tende ad insinuarsi anche nei nostri luoghi del sapere e da una didattica che non pone al centro lo sviluppo del pensiero critico bensì una valutazione numerica.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Polizia a scuola o scuola di polizia?

Di recente il professor Raimo è balzato agli onori della cronaca a causa della pubblica punizione inflittagli dal Ministero dell’Istruzione, tramite l’Ufficio Scolastico Regionale.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Mobilitazione contro la riforma del pre-ruolo: voci dal presidio al rettorato di Unito

Venerdì 1 novembre si è tenuto un presidio al rettorato dell’Università di Torino in Via Po, organizzato da studenti e studentesse, docenti e soprattutto precari e precarie della ricerca e dell’accademia, contro la cosiddetta “riforma del pre-ruolo” a firma ministra Bernini

Immagine di copertina per il post
Formazione

Argentina: le lotte studentesche crescono in tutto il paese

Affollate marce con fiaccolate a Buenos Aires e La Plata

Immagine di copertina per il post
Formazione

In Val Susa si accende lo sciopero studentesco

Durante la giornata di ieri un grande numero di studentesse e studenti si è riunito in piazza per scioperare contro l’accorpamento tra il Liceo Norberto Rosa e l’iis Enzo Ferrari e la chiusura della stazione di Susa per i lavori della stazione internazionale.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Bologna: migliaia di antifascisti/e in piazza contro Casapound e la Rete dei Patrioti

AGGIORNAMENTO LUNEDì 11 POMERIGGIO – Una ricostruzione delle manifestazioni di sabato 10 novembre, le valutazioni politiche e le mobilitazioni in programma per questa ultima settimana di campagna elettorale in Emilia Romagna, dove domenica 17 e lunedì 18 novembre si voterà per rinnovare Presidente e Consiglio regionale, con Federico della redazione emiliano-romagnola di Radio Onda d’Urto. Ascolta o […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Bologna: ancora cariche, polizia e sradicamento delle piante al Parco don Bosco.

Ancora tensione a Bologna al parco Don Bosco, dove abitanti e manifestanti protestano da mesi per evitare il taglio e l’abbattimento di oltre 70 alberi.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

DA CHE PARTE STAI? Per la fine immediata delle 23 misure cautelari contro compagne e compagni di Bologna

Dal 4 giugno 23 persone, attive nei movimenti sociali di Bologna, sono sottoposte a misure cautelari, 13 di loro hanno ricevuto un divieto di dimora, ossia il divieto di poter entrare in città.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Aggressione repressiva alle lotte a Bologna!

Da questa mattina è in corso la notifica di 22 misure cautelari nei confronti di compagne e compagni di Bologna, e altre decine e decine di notifiche di indagine.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bologna: provocazione della celere in piazza Scaravilli, ma le tende per Gaza resistono e si moltiplicano

L’”acampada” per la Palestina allestita in Piazza Scaravilli a Bologna, nell’ambito della cosiddetta “intifada degli studenti”, è stata attaccata dalla celere nella serata di venerdì 10 maggio, al termine di un corteo dimostrativo.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Intifada Studentesca: le tende per Gaza stanno diventando un movimento globale

A quasi sette mesi dallo scoppio della guerra a Gaza, in numerose università del mondo sta montando la protesta degli studenti contro la risposta militare di Israele.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Bologna: un “mondo a parte” che non si lascerà mettere tanto facilmente da parte

Breve reportage sulla grande assemblea che si è tenuta l’altro ieri al parco Don Bosco: centinaia le persone accorse dopo il rilascio senza misure cautelari del diciannovenne arrestato la notte prima.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Bologna: giovane aggredito e picchiato dai Carabinieri al Parco Don Bosco.

Nella “democratica Bologna” tre volanti dei carabinieri aggrediscono e picchiano un giovane all’interno del parco Don Bosco.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bologna: dopo le cariche all’inaugurazione dell’anno accademico, occupato il rettorato

Occupato il rettorato dell’Università di Bologna. L’iniziativa si inserisce all’interno della “Israeli Genocide Week”, settimana di solidarietà e mobilitazione nelle Università contro il genocidio in corso a Gaza, promossa dai Giovani Palestinesi d’Italia.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bologna: “UNIBO complice del genocidio. Stop accordi con Israele”. La polizia carica il corteo per la Palestina

Centinaia di studentesse e studenti in corteo per le strade di Bologna mentre si svolge l’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università felsinea alla presenza della ministra Bernini.