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Catania. Riapre lo Studentato Occupato 95100

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Oggi gli studenti e le studentesse dello Studentato Occupato 95100 di Catania sono tornati a far sentire la propria voce, occupando ed aprendo alla città lo stabile sito in Via Gallo 13, di proprietà delle “Biblioteche Riunite “Civica e A. Ursino Recupero”.

L’ edificio in oggetto, nonostante la ristrutturazione, è vuoto da 10 anni e avrebbe dovuto ospitare l’appendice della Biblioteca già presente all’interno del Monastero dei Benedettini, sede storica del dipartimento di scienze umanistiche dell’Ateneo Etneo. Tuttavia è l’ulteriore esempio di degrado e abbandono prodotto dalla speculazione di enti pubblici e privati, fondazioni o IPAB, che acquistano o ricevono in donazione stabili che non vengono mai utilizzati e lasciati vuoti. A soli 15 giorni dall’occupazione dell’Ex Hotel Costa, storica residenza universitaria fino al 2009, di proprietà del palazzinaro Massimino, si torna a rivendicare il nostro diritto ad avere un posto letto.

A Catania solo il 50% degli idonei aventi diritto può usufruire di un alloggio, alla restante metà classificata come “idonei non assegnatari” questo diritto viene negato e gli vengono proposte soluzioni palliative che, nella realtà dei fatti, non risolvono alcun problema. Come se i diritti fossero merce di scambio e contrattabili. “Noi siamo giovani che ai ricatti di un mondo della formazione e di un mondo del lavoro sempre più precarizzati non ci stanno, e abbiamo deciso di cominciare a riprenderci pezzi del nostro presente per immaginarci un futuro in questa terra. L’Università e il territorio siciliano sono oggetto di politiche predatorie da parte del governo centrale”.

“Viviamo in una terra nella quale ci vengono negati diritti basilari – proseguono gli occupanti – come quello di un posto letto, in una terra nella quale il 57,2% della disoccupazione interessa i giovani, una terra nella quale ogni anno 20.000 giovani decidono di migrare verso il Nord geografico. Contro il definanziamento delle nostre Università, contro la precarizzazione delle nostre vite, contro l’emigrazione giovanile che colpisce la nostra generazione in maniera drammatica, 95100 è la scelta di chi vuole lottare per restare, per migliorare la nostra terra e difenderla da chi la vuole distruggere e sfruttare, ma è anche la scelta di chi vuole rispondere qui e ora a un bisogno reale e concreto. Lo avevamo detto durante lo sgombero coatto avvenuto nella sede dell’Ex Hotel Costa, e lo ribadiamo oggi: non sarà la scelta della questura di trattarci come un problema di ordine pubblico, né un privato troppo spavaldo, a farci desistere! Oggi il problema della nostra generazione è di ordine sociale, e le contraddizioni che ogni giorno viviamo sono destinate ad esplodere e a travolgere tutti coloro che ogni giorno tentano di sbarrarci il cammino: dalle istituzioni, alla questura, ai grossi palazzinari. Siamo i giovani ai quali vengono proposti stage non retribuiti, siamo i giovani del lavoro gratuito e dei voucher, siamo i giovani che vengono dall’alternanza scuola- lavoro, siamo i giovani che non ci stanno e hanno deciso di riprendersi il loro presente!”

 

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