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Bologna: gli studenti medi in corteo selvaggio bloccano la città

Un corteo caratterizzato soprattutto da una comunicazione politica diretta ad evidenziare la nuova fase che si apre con il governo tecnico a guida Mario Monti, una fase in cui l’attacco al mondo della formazione sarà ulteriormente intensificato. Non a caso i cori più gettonati erano: “Mario Monti pagaci la scuola!” e “Save school not banks!” ..

Il corteo parte da piazza San Francesco per le 9,30, composto da studenti e studentesse della maggior parte dei licei e degli istituti tecnici cittadini, arrivati a gruppetti dai singoli istituti bloccando capillarmente le vie di comunicazione cittadine. Un serpentone di circa 3000 persone si snoda lungo via Marconi, raggiunge porta Lame e risale bloccando i viali, con continue corse che fanno cambiare diverse volte direzione alla manifestazione facendo toccare agli studenti numerose porte tra quelle che delimitano la città.

Frequenti gli applausi dei passanti in direzione degli studenti. Tra le azioni comunicative del corteo, quella della deposizione di alcune grandi carte da gioco con le immagini di Berlusconi,Monti,Trichet..e anche della neoministro degli Interni Cancellieri, con un passato da commissaria a Bologna, nei panni della regina di picche..

La manifestazione si conclude ai Giardini Margherita, dove gli istituti in occupazione come il Serpieri invitano tutte le scuole a fare anche loro un passaggio in tal senso, mentre gli universitari che stanno occupando Lettere danno la loro solidarietà e complicità agli studenti del liceo Sabin la cui occupazione è stata sgomberata manu militari qualche giorno fa, ma anche ai fermati a Torino dove in questi momenti si sta occupando la Mole..

E intanto proprio le mobilitazioni universitarie proseguono a Lettere Occupata, che stasera sarà in diretta su La7 nella trasmissione “Piazza Pulita” e quelle cittadine relative al Community Center “Santa Insolvenza”, sgomberato ieri mattina e che oggi sta portando alcune centinaia di persone in corteo, partite intorno alle 13.

 

Il comunicato del Collettivo Autonomo Studentesco sulla giornata di oggi:

Lo avevamo annunciato che oggi il 17 novembre nella giornata globale dello studente, avremmo paralizzato Bologna, cosi è stato!
Fin dalla prima mattinata le scuole, radunate nei fulcri centrali della circolazione metropolitana, hanno dato avvio ai primi blocchi. Da porta Galliera a porta Santo Stefano una pratica comune ha collegato i vari spezzoni pronti a dirigersi verso il concentramento di P.zza S.Francesco.
Un’ora di blocchi e poi via verso il centro cittadino: chilometri di code, circolazione paralizzata.
Alle 9.30 confluiti tutti i vari cortei in Piazza, in 3000 siamo ripartiti con lo striscione d’apertura SAVE SCHOOL NOT BANKS (17 NOVEMBRE BLOCK DAY, OCCUPY THE SCHOOL), la direzione era chiara, gli intenti pure e dopo via Marconi di corsa dopo esserci smarcati da decine di poliziotti, la via principale di Bologna era completamente paralizzata.
In via Emilia rimbombavano i nostri cori, i colori dei nostri fumogeni e più determinati che mai ci siamo diretti verso le periferie a portare le nostre istanze contro la dittatura della finanza, ribadendo che non abbiamo governi amici e che il dopo Berlusconi parlerà ancora di tagli alle scuole e al nostro futuro.
Dai balconi decine di famiglie davano solidarietà al corteo sventolando strofinacci e in parte scendendo in piazza a bloccare con noi la strada.
Durante il corteo sono comparse una decina di carte da gioco in cartone, con i volti di Monti, Berlusconi, Bersani, Trichet e la Cancellieri, vestita da dama di picche, i fautori della crisi, i governanti di turno, schiacciati simbolicamente sotto i piedi degli studenti per mostrare, come oggi tutti i cortei in Italia e nel mondo gridavano che siamo nati per camminare sulle teste dei re e che non ci rappresenta nessuno.
Rientrati sui viali abbiamo continuato la pratica del blocco fino ai Giardini Margherita dove un’assemblea conclusiva ha discusso sui rilanci da portare nelle scuole, occupandole partendo dall’esempio del Sabin e del Serpieri.
La grande giornata di lotta promossa Collettivo Autonomo Studentesco che ha rilanciato la discussione e la condivisione dei percorsi nelle assemblee e nei collettivi interni alle scuole, ha reso esplicita la voglia di mettersi in gioco e di riprenderci il nostro futuro con le pratiche del blocco, nonostante la forte repressione delle dirigenze scolastiche delle nostre scuole.
In questo clima, mentre il movimento studentesco crea veri momenti di lotta e ostruzione ai tentativi della controparte di farci pagare il costo di questa crisi, c’è chi organizza invece dei clamorosi flop come il concentramento in porta Saragozza promosso dal PD e dalla rete degli studenti, dove poche decine di studenti sono andati a confrontarsi alla fine di un mini corteo in P.zza Santo Stefano con un assessore, quando da anni il 99% urla chiaramente nelle piazze che non ci rappresenta nessuno.
Siamo certi che da domani la gioia e la rabbia del nostro corteo contagerà tutti gli studenti e le studentesse. Saluti all’1% di P.zza Santo Stefano.

SEE YOU ON THE BARRICADES

Collettivo Autonomo Studentesco

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