InfoAut
Immagine di copertina per il post

Trapani: Polizia Penitenziaria chiede “mani libere”

Marcello Veneziano, sindacalista della UIl polizia penitenziaria di Trapani, chiede l’abolizione del reato di tortura e  di realizzare dei « reparti speciali » dove isolare i detenuti “difficili”.

di Natale Salvo

Quindi, riepiloghiamo quanto riporta la stampa locale [1]: il sindacato UIL Polizia Penitenziaria di Trapani, nella persona di Marcello Veneziano, denuncia come sia in atto una « recrudescenza della delinquenza nelle prigioni italiane » e come, oggi, di fatto, « il sistema carcerario è nelle mani dei detenuti » (!).

Questo accadrebbe perché « la Polizia Penitenziaria ha le mani legate ».

Legate da cosa lo spiega più avanti nelle dichiarazioni rese alla stampa: « c’è la spada di Damocle dell’incriminazione per tortura che rischia il personale nel momento in cui interviene »!

Da qui:

  • la proposta, implicita, del sindacalista, di abolire il reato di tortura istituito nel 2017 in osservanza ad obblighi costituzionali ed europei,
  • e quella esplicita di realizzare dei « reparti speciali » dove isolare i detenuti “difficili”.

Fa eco l’altro sindacato di Polizia Penitenziaria, il SAPPE: « siamo in balia di questi facinorosi, convinti di essere in un albergo dove possono fare quel che non vogliono e non in un carcere! », afferma il segretario generale Donato Capece. Che poi chiede al governo « servono poliziotti, regole d’ingaggio chiare, strumenti di difesa » [2].

Intanto, tra assunzioni esponenziali di poliziotti nelle carceri, strumenti di difesa e quant’altro, un detenuto costa mediamente 164 euro al giorno alla collettività

Per accogliere la prima richiesta, quella delle “mani libere“, si sta muovendo già il governo conservatore guidato da Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia). Esistono, infatti, due disegni di legge in discussione in Parlamento.

Che loro, polizia e carabinieri, abbiamo “mani” libere è un bene per chi crede che gli interventi violenti debbano far parte del normale armamentario repressivo delle forze dell’ordine!

Ovvio che lo “stato di diritto” è ben altro; lì, nello “stato di diritto”, nessun cittadino è al di sopra della legge!

Fonti e Note:

[1] SocialTP, 13 ottobre 2023, “Trapani, rivolta dei detenuti al “Cerulli”. Veneziano: hanno occupato un intero piano”.

[2] Polizia Penitenziaria, 14 ottobre 2023, “Carcere Trapani: rivolta detenuti nella notte, celle sfondate e devastata la sezione detentiva“.

da pressenza

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Divise & Poteredi redazioneTag correlati:

carcerepoliza penitenziaria

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Luigi scrive dal carcere speciale di Alessandria

Luigi ci scrive dal carcere di Alessandria. Pubblichiamo di seguito il testo.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Torture al carcere minorile “Beccaria” di Milano

Torture e violenze (anche sessuali) sui minorenni al Beccaria: arrestati 13 poliziotti penitenziari, 8 sospesi dal servizio.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

“Siamo dalla parte giusta della storia”. Luigi ci scrive dal carcere

Luigi ci scrive dal carcere. Pubblichiamo di seguito il testo.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Partecipato presidio davanti al carcere di Terni per chiedere la liberazione di Anan Yaeesh, contro l’estradizione in Israele

Oltre un centinaio di persone provenienti dall’Umbria, ma anche dall’Abruzzo, dalle Marche e dal Lazio hanno partecipato ieri 10 marzo al presidio organizzato dal Coordinamento Ternano per la Palestina davanti al cercere di Terni per la immediata liberazione di Anan Yaeesh

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Pestaggio al carcere di Venezia, detenuto in rianimazione

Un detenuto ha denunciato il pestaggio da parte degli agenti del penitenziario Santa Maria Maggiore di Venezia. Ancora un suicidio a Prato, è il ventunesimo dall’inizio dell’anno

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Cella di isolamento per Marwan Barghouti: si teme per la sua vita, afferma gruppo per i diritti dei prigionieri

La Commissione palestinese per gli Affari dei detenuti ha dichiarato lunedì di temere per la vita dell’importante leader Marwan Barghouti

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Le ragazze di Torino in sciopero della fame

Da martedì 6 febbraio al carcere di Torino nella sezione femminile è iniziato un nuovo sciopero della fame.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Carcere a Reggio Emilia: incappucciato, picchiato, calpestato. Pubblicato lo stralcio di un video

La vittima è un 40enne detenuto a Reggio Emilia, lo scorso 3 aprile, e le immagini arrivano dalle telecamere interne che sono state allegate agli atti dell’inchiesta.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Per un aumento delle liberazioni anticipate. Lettera dal carcere femminile di Torino

Sta circolando in rete questa lettera-appello da parte delle detenute del carcere Lorusso-Cotugno di Torino. Le detenute ancora una volta cercano di attirare l’attenzione sulle condizioni di vita all’interno dei penitenziari.