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PUMA non rinnoverà il suo contratto con la Federcalcio israeliana

La Campagna palestinese per il boicottaggio accademico e culturale di Israele (PACBI), parte fondatrice del movimento BDS, accoglie con favore la notizia che PUMA non rinnoverà il suo contratto con la Federcalcio israeliana (IFA).

PUMA è stata l’obiettivo di una campagna BDS mondiale dal 2018 per il suo sostegno all’apartheid israeliana che opprime milioni di palestinesi. L’IFA dirige le squadre e sostiene il loro mantenimento negli insediamenti israeliani illegali su terra palestinese rubata.

Messaggi interni trapelati hanno rivelato che PUMA era sottoposta a enormi pressioni per rescindere il contratto.

Con il genocidio in corso da parte di Israele contro 2,3 milioni di palestinesi bloccati a Gaza, il territorio essendo sotto assedio israeliano da 16 anni, e l’uccisione di più di 18.000 persone, tra cui dozzine di calciatori, la pressione per il boicottaggio non ha fatto che aumentare.

Anni di pressione implacabile su PUMA da parte del movimento BDS in tutto il mondo e il danno alla sua immagine dovrebbero essere una lezione per tutte le aziende che sostengono l’apartheid israeliana: la complicità ha delle conseguenze. È anche una lezione per la FIFA, profondamente complice e dominata dall’Occidente, che continua a fare in modo che Israele non risponda dei suoi atti, nonostante le squadre degli insediamenti violino i suoi stessi statuti.

Ringraziamo le centinaia di gruppi di solidarietà di base, atleti e squadre di tutto il mondo che hanno sostenuto l’appello di 215 squadre palestinesi per il boicottaggio di PUMA.

Questa vittoria del boicottaggio è una vittoria dolceamara mentre continua la pulizia etnica dei palestinesi da parte di Israele. Ma ci dà speranza e determinazione nel denunciare le responsabilità di tutti i sostenitori del genocidio e dell’apartheid. Noi continueremo a denunciarli finché tutti i palestinesi non potranno vivere in libertà, giustizia e uguaglianza.

https://bdsitalia.org

da Radio Onda Rossa

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