InfoAut
Immagine di copertina per il post

Non assisterò inerte alle misure restrittive

Non si può affrontare ciò che ci sta accadendo separandolo dal contesto sociale in cui ci muoviamo e portiamo avanti la nostra iniziativa. Una realtà che in maniera sempre più evidente ci mostra una crescente esclusione sociale e un’aggressione sistematica a diritti e tutele che si davano per acquisiti, mascherata da modernità. Nel 2014 di fronte ad un avanzamento deciso delle lotte per il diritto all’abitare abbiamo visto apparire in una legge dello Stato un articolo, l’articolo 5 del piano casa, chiaramente anticostituzionale e discriminatorio, dal palese intento limitativo e vessatorio. Uno schiaffo potente per comprimere e mettere all’indice coloro che per necessità occupano un alloggio.

Siamo andati talmente avanti da quel giorno che oggi ci troviamo ad analizzare il cosiddetto pacchetto Minniti sulla sicurezza che realizza un passaggio di fase notevole per i dispositivi di controllo e prevenzione. Di nuovo  i bersagli sembrano essere il disagio sociale, l’immigrazione, l’espressione del dissenso anche nelle forme dell’arte di strada, gli stadi. Tutto ciò che avviene dentro questi circuiti va sorvegliato, perimetrato, compresso.

Le lotte e le diverse pratiche messe in campo dai movimenti per la casa, nei posti di lavoro (soprattutto nella logistica), nelle periferie come nelle campagne, nelle scuole e nell’università, quando producono forme e intensità superiore alla tolleranza definita dentro regole sempre più stringenti diventano pericolose e in quanto tali vanno fermate, sembrerebbe a qualunque costo. Anche mettendo mano a strumenti giudiziari decisamente lesivi sul piano personale per i soggetti più attivi, e per quelli più esposti o più ricattabili come i migranti.

L’avanzamento sociale e la conquista dei diritti però sono stati indissolubilmente legati a momenti di forte tensione e conflitti capaci di cambiare le regole del gioco anche sul piano giudiziario e nessuno si è mai scandalizzato di fronte ad un blocco stradale, ad un picchetto, ad una occupazione di uffici pubblici. Anzi spesso la pressione sociale e la spinta dal basso hanno fatto si che la vita di tutti noi divenisse migliore. Ora che sta accadendo? Ci sono nuovi limiti alle pratiche di lotta e alle forme del conflitto? Che rapporto c’è tra l’espressione del dissenso, l’organizzazione delle realtà sociali colpite dalla crisi, la rabbia che esse esprimono e la volontà di garantire che questo possa ancora accadere liberamente? Quali forme di garantismo sono ancora immaginabili di fronte ad un utilizzo sempre più spregiudicato delle misure di prevenzione e del pregiudizio anche da parte della magistratura?

La prevenzione/compressione che si sta producendo anche nei miei confronti viene considerata legittima dalla procura, dentro un’azione penale fortemente connotata politicamente, e quindi io dovrei assistere inerte alla conferma dell’aggravamento della misura con conseguente allontanamento dalla mia città. Non ho nessuna intenzione di tollerare questa eventuale iniziativa e rifiuterò, decisamente, di spostarmi da Roma: un atto di disobbedienza civile che ritengo necessario; nello stesso tempo mi domando, aldilà della decisione personale, se è possibile iniziare ad attivare anticorpi capaci di produrre una inversione di rotta utile non solo alle vicende di chi è colpito ma in favore delle migliaia di persone a rischio di esclusione sociale che potrebbero a breve fare i conti con una legislazione fortemente pregiudiziale nei confronti del disagio e delle lotte.

 

da Osservatorio Repressione

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Culturedi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Culture

“The Ashes of Moria”: che cosa rimane del campo profughi più grande d’Europa?

A cinque dall’incendio che lo ha distrutto, il documentario porta nel cuore del campo, tra odori, rumori, paure e violenze. Allo stesso tempo offre le coordinate per capire i meccanismi attuali delle brutali politiche europee.

Immagine di copertina per il post
Culture

Diritto all’abitare, diritto alla città

Il tema dell’abitare ha assunto una centralità paragonabile al tema lavoro, nella definizione delle gerarchie sociali e dei destini individuali, dentro le metropoli tardocapitaliste.

Immagine di copertina per il post
Culture

XXXIII Festa di Radio Onda d’Urto. 6-23 agosto 2025: tutto il programma!

La Festa di Radio Onda d’Urto si tiene da mercoledì 6 a sabato 23 agosto 2025 in via Serenissima a Brescia! Quella 2025 è un’edizione – la numero XXXIII – speciale perché coincide con i primi 40 anni (1985-2025) di Radio Onda d’Urto!

Immagine di copertina per il post
Culture

Vita e morte di Raffaele Fiore, quando la classe operaia scese in via Fani

Raffaele Fiore ha incarnato l’antropologia ribelle, l’irriducibile insubordinazione di quella nuova classe operaia

Immagine di copertina per il post
Culture

E’ uno sporco lavoro / 2: assassinare i brigatisti non è reato

Andrea Casazza, Gli imprendibili. Storia della colonna simbolo delle Brigate Rosse (nuova edizione), DeriveApprodi, Bologna 2025. di Sandro Moiso, da Carmilla Più volte su Carmillaonline chi qui scrive ha avuto occasione di annotare come siano ormai numerosissime le storie e le testimonianze riguardanti l’esperienza della lotta armata condotta in Italia da formazioni di sinistra di vario genere. […]

Immagine di copertina per il post
Culture

In uscita il manuale di magia No Tav!

È uscito il Manuale di magia No TAV!, firmato da Mariano Tomatis e Spokkio per Eris Edizioni (2025): al tempo stesso una guida illustrata, un piccolo libro di incanti e un fumetto resistente.

Immagine di copertina per il post
Culture

Alta Felicità 2025: tre giorni di lotta, cultura e partecipazione popolare!

Un’occasione in cui la musica, l’approfondimento politico e la convivialità si intrecciano per dare spazio a pratiche di resistenza, solidarietà e immaginare alternative concrete.

Immagine di copertina per il post
Culture

Leggere la Cina è capire il mondo

Non è semplice, in un periodo di attacco agli atenei e al pensiero non mainstream, trovare studi sulla Cina sottratti al paradigma “noi e loro”.

Immagine di copertina per il post
Culture

«Banditi» per necessità ovvero la Resistenza così come fu

«Una nuova retorica patriottarda o pseudo-liberale non venga ad esaltare la formazione dei purissimi eroi: siamo quel che siamo: […] gli uomini sono uomini»

Immagine di copertina per il post
Culture

Combattere per poter combattere. Storia del pugilato femminile

Nel mondo sportivo attuale la differenza tra ambito maschile e ambito femminile è ancora accentuata sotto molti punti di vista.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Il Movimento No Tav era, è e sarà sempre al fianco della resistenza palestinese: sosteniamo la Global Sumud Flotilla!

Se Israele deciderà di fermare con la forza la Global Sumud Flottilla, impedendo ancora una volta l’arrivo di aiuti umanitari e provando a spegnere un atto di resistenza collettiva, noi non resteremo a guardare.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Global Sumud Flotilla: le barche italiane lasciano la costa siciliana alla volta di Gaza, “Buon vento”

Sono salpate, alla volta di Gaza, le imbarcazioni italiane della Global Sumud Flotilla dal porto siciliano di Augusta.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Gaza Inc: dove il Genocidio è testato in battaglia e pronto per il mercato

Gaza è diventata la vetrina di Tel Aviv per lo Sterminio privatizzato, dove aziende tecnologiche, mercenari e fornitori di aiuti umanitari collaborano in un modello scalabile di Genocidio Industriale venduto agli alleati in tutto il mondo.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

America Latina, “la guerra secondaria”

Nel 2025, la competizione globale per i minerali essenziali – terre rare, litio, cobalto – e per le fonti energetiche – petrolio, gas, energie rinnovabili – sta riconfigurando il potere globale.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Assemblea geografa per la Palestina: quanto successo in parallelo al Congresso Geografico Italiano 2025 di Torino

Dal 3 al 5 settembre 2025, presso il Campus Einaudi e il Castello del Valentino di Torino, si è svolto il 34° Congresso Geografico Italiano. 

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

“Guerra alla guerra” nelle università: a Pisa il 13 e 14 settembre, due giorni di assemblea nazionale

Il 13 e 14 settembre a Pisa si terrà l’assemblea nazionale universitaria “Guerra alla Guerra”, due giorni di confronto tra collettivi e realtà studentesche da tutta Italia.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Roma: attacco sionista al csoa La Strada

Nella notte tra giovedì e venerdì, poco dopo le 4, ignoti hanno lanciato una bomba carta contro l’ingresso del Centro Sociale “La Strada” in via Passino.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’assemblea nazionale “Stop al genocidio. Fermiamo il sionismo con la resistenza” si terrà al cinema Aquila

Alcuni giorni fa il sindaco Gualtieri aveva vietato l’utilizzo di una sala del cinema Aquila di Roma per l’assemblea nazionale convocata dalle organizzazioni palestinesi in Italia. Ora il passo indietro. LA LOTTA PAGA – L’ASSEMBLEA SI TERRÀ AL CINEMA AQUILA IL 14 SETTEMBRE ALLE ORE 10.00 Dopo la conferenza stampa di lunedì 8 settembre davanti […]