InfoAut
Immagine di copertina per il post

L’azienda italiana che (cyber)difende i mondiali di calcio

Proponiano un contributo raccolto su Wired.it riguardo agli attacchi informatici che si stanno verificando in queste settimane e che hanno come obiettivo quello di colpire i siti brasiliani, allargando così le proteste nel web, ormai diventato un vero e proprio campo di battaglia. Il contributo pubblicato il 16 giugno esamina il modo di lavorare di un’azienda italiana di Orvieto che collabora con l’amministrazione e le autorità brasiliane per “prevenire, analizzare e gestire” gli attacchi informatici. Quanto proponiamo qui sotto, ci sembra essere interessante per alcuni aspetti riguardanti le forme di controllo e gestione del web, riferito per lo ad più azioni hacktiviste, rilasciate all’interno di un rapporto che Wired esamina, rendendolo così pubblico.

I Mondiali di calcio di quest’anno saranno ricordati anche per l’ondata di proteste che hanno suscitato, per strada e offline. Ormai da giorni in Brasile si assiste a quotidiane manifestazioni di piazza, ma anche a una nutrita serie di attacchi informatici, in buona parte condotti da gruppi hacktivisti, come Anonymous.

Non tutti però sanno che ad aiutare la pubblica amministrazione brasiliana a difendersi dalle proteste online è una piccola azienda italiana, Tiger Security, con sede a Orvieto. Che ha deciso di uscire allo scoperto rilasciando in queste ore un report – che Wired.it ha potuto vedere in anteprimasul lavoro svolto finora e la situazione attuale nel cyber-spazio brasiliano. “Cerchiamo di far capire meglio certi fenomeni, diamo un contributo informativo a chi svolge attività politiche o ai servizi di sicurezza, quindi cyber intelligence, raccolta di informazioni in rete e nel deep web, analisi ecc, e poi forniamo delle soluzioni tecnologiche”, spiega a Wired.it il Ceo Emanuele Gentili.

Che però sul tipo di soluzioni non si sbottona: “Non sono invasive”, si limita a specificare. Di sicuro, un’attenzione crescente è dedicata ai social network.Sono uno degli strumenti principali da cui deduciamo informazioni, anche se non tutto quello che viene da lì è buono, è necessario scremare”. Tiger Security è nata in Umbria nel 2010, conta su una decina di persone oltre a varie collaboratori esterni, e lavora con le forze dell’ordine e le agenzie di sicurezza di vari Paesi. Incluso quelle brasiliane. Monitoraggio delle minacce emergenti di tipo digitale, di malware e virus scritti ad hoc, analisi del sentiment nei social, ricerca su fonti aperte, ma anche strumenti più specifici su cui però si mantiene un certo riserbo.

Lo stato dell’arte della guerriglia digitale in occasione della Coppa del Mondo 2014 in Brasile”, rilasciato online in queste ore dall’azienda di Orvieto, mette subito l’accento su un aspetto sempre più rilevante del mondo hacktivista: le sue crescenti e continue connessioni con l’attivismo fisico. Strada e reti IRC, piazze e social network tendono a muoversi sempre più all’unisono e a influenzarsi reciprocamente, e il Brasile è l’ennesima conferma di questo fenomeno.

Anche dal punto di vista digitale le 12 città ospitanti – afferma il report – sono da considerarsi tra i principali obiettivi degli hacktivisti. Già numerose, infatti, sono le evidenze di violazioni e compromissioni mirate ai sistemi istituzionali e ai servizi di pubblica utilità dei vari municipi, risorse fondamentali per la corretta ricezione del flusso turistico generato dall’evento sportivo. Questi episodi sottolineano ancora una volta la convergenza degli obiettivi fisici con quelli digitali, favorita e veicolata anche dal massiccio utilizzo di strumenti di aggregazione virtuale come sono i social network”.

Gli attacchi contro obiettivi governativi sono iniziati in realtà ben prima dei mondiali, a partire dallo scorso aprile, e da allora hanno avuto una crescita quasi esponenziale che tocca gli oltre duemila target al giorno. Secondo Gentili, l’andamento degli attacchi potrebbe dipendere da come si evolveranno i Mondiali. In ogni caso già ora si assiste a una netta predilezione per obiettivi di tipo governativo, malgrado nella lista nera degli hacktivisti siano finiti anche gli sponsor della manifestazione.

Decisamente più presa di mira la parte istituzionale e governativa brasiliana, le municipalità, i trasporti pubblici”, commenta Gentili. Osservazione confermata da alcuni degli stessi membri di Anonymous, che Wired ha contattato nel canale #OpMundial2014 di AnonOps, e che viene motivata anche con la volontà di tenere sotto pressione il governo Rousseff. Con cui alcuni hanno per altro “una relazione complicata”. “Il Brasile potrebbe giocare un ruolo importante, anche su alcuni temi che ci sono cari, pensa alla richiesta di asilo di Snowden”, mi dice uno di loro. Tra l’altro, in concomitanza con le proteste contro la FIFA, sono state rilanciate sui social proprio le immagini di manifestanti con la maschera di Edward Snowden.

A ogni modo, tornando al rapporto di Tiger Security, viene evidenziato come buona parte degli attacchi non sia condotta da brasiliani, bensì da europei, americani, messicani, indiani, tunisini e turchi. E come alcuni abbiano rispolverato uno strumento ormai famigerato in molti ambienti anon, quali le Web Hive, che permettono di lanciare attacchi DDoS in modo collaborativo utilizzando il proprio browser (in passato questo genere di democratizzazione spinta dell’hacking ha mietuto molte vittime tra gli utenti meno accorti e capaci).

Notevole poi l’attacco perpetrato ai danni del Ministero degli Affari Esteri brasiliano attraverso un’attività di spear-phishing; gli hacktivisti hanno inviato oltre 600 email dirette a caselle istituzionali in tutto il mondo, “invitando gli operatori ed i diplomatici ad inserire le proprie credenziali email all’interno di un sito internet appositamente strutturato dagli attaccanti”, scrive il rapporto. Credenziali che sono state poi usate per entrare nella corrispondenza di molti dipendenti, e da lì accedere a ulteriori documenti o informazioni utili per violare siti istituzionali.

Tra i siti che hanno subito attacchi di vario tipo (DDoS, deface, o intrusioni con conseguente leak, fuoriuscita di documenti) spiccano Worldcup2014.gov.br, Policiamilitar.sp.gov.br, Metro.sp.gov.br.


Ancora ieri sera è stato violato il sito di Electronorte, con la pubblicazione online di migliaia di account email, numeri di telefono e altri dati.

Il sito di Anonymous Brasil mantiene una lista storica di tutti i siti colpiti in vario modo: sono oltre un centinaio. Mentre gli hashtags da seguire online sono #OpHackingCup, #OpMundial2014, #OpWorldCup. Le ragioni della protesta sono spiegate in questo video in inglese, dove si ricordano, oltre alle ingenti spese sostenute per gli stadi e la manifestazione, la crescente criminalizzazione del dissenso e delle proteste della popolazione, e la repressione intensificatasi in occasione dei Mondiali.

 


Critiche
non dissimili da quelle espresse da varie Ong internazionali, come Amnesty International.

In quanto agli attacchi informatici, se è vero che le azioni hacktiviste fanno più rumore, quelle realmente dannose sono condotte da altri soggetti – cybercriminali e/o spionaggio da parte di entità straniere – che possono provare a sfruttare la situazione di confusione. Dalle truffe e frodi perpetrate con la promessa di vendita o vincita di biglietti per gli eventi, alla diffusione di applicazioni mobili inutili e dannose, specie su telefonini Android, alla compromissione di dispositivi POS e ATM. Oppure gli attacchi mirati e persistenti contro specifiche organizzazioni. Un genere di attività che Gentili concorda essere ben più pericolosa di quella hacktivista. Ma di cui si tende a parlare molto meno.

da Wired

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Culturedi redazioneTag correlati:

anonymuosbrasilehackermondiali2014

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Culture

Pisa: Libreria popolare Paulo Freire, perché e come funziona

Pubblichiamo di seguito il testo di presentazione della Libreria Popolare Paulo Freire che verrà inaugurata venerdì 24 marzo allo Spazio Antagonista Newroz. da Riscatto Da qualche tempo gli spazi del Newroz sono in trasformazione, e chi ha avuto modo di attraversarli ha potuto notare un nuovo utilizzo e una nuova conformazione delle stanze. Pareti imbiancate, […]

Immagine di copertina per il post
Culture

Altri Mondi / Altri Modi: i video degli incontri del secondo weekend di Festival

Il festival Altri Mondi / Altri Modi si è concluso, di seguito condividiamo i video degli incontri del secondo weekend di Festival. Abbiamo parlato di guerra, pandemia, periferie, crisi ecologica, e cementificazione, ma abbiamo anche discusso del ruolo dell’arte, di cosa vuol dire oggi in ogni ambito sognare Altri Mondi e costruire Altri Modi. Qui […]

Immagine di copertina per il post
Culture

Il circolo dei Cangaçeiros: ricordi di Parco Rignon

Il 19 Marzo 1977 il circolo di proletariato giovanile dei Cangaçeiros occupa una palazzina abbandonata nelle vicinanze del Parco Rignon di Torino.

Immagine di copertina per il post
Culture

Festival Altri Mondi / Altri Modi, in migliaia per pensare un futuro diverso

Il festival culturale Altri Mondi / Altri Modi si è concluso (per adesso), ed è il momento di bilanci.

Immagine di copertina per il post
Culture

Marx e la narrazione storica tra necessità e contingenza

George Garcia-Quesada, Karl Marx, Historian of Social Times and Spaces, Haymarket Books, Chicago 2022 di Fabio Ciabatti da Carmilla Brancaccio, Giammetti e Lucarelli nel loro recente testo La guerra capitalista “si sforzano di indicare nel movimento costante del Capitale verso la sua centralizzazione il motore di ogni guerra imperialista”. Così sintetizza Sandro Moiso su Carmilla […]

Immagine di copertina per il post
Culture

Altri Mondi / Altri Modi: i video degli incontri del primo weekend di Festival

Questo primo weekend di Altri Mondi / Altri Modi è stato intenso, impegnativo, ma ricco ed importante. Abbiamo iniziato a costruire questo festival con l’idea che ci fosse un grande bisogno, in questa città, di spazi di discussione liberi, di possibilità di espressione non assoggettate alla logica del profitto e di provare a farci insieme […]

Immagine di copertina per il post
Culture

Una nuova epoca di rivolte – A proposito del libro “Riot. Sciopero. Riot.”

La puntata di oggi ruota attorno ad un testo di recente pubblicazione, “Riot. Sciopero. Riot – Una nuova epoca di rivolte” del poeta e studioso americano Joshua Clover (Meltemi, 2023). L’analisi di Clover punta ad inquadrare a livello teorico e sistemico il fenomeno del “riot”, elemento generalmente trascurato dall’analisi marxista poiché considerato “apolitico” o da […]

Immagine di copertina per il post
Culture

Intervista a Dikotomiko. Blaxploitation, Black Horror, Black in Horror

Ci siamo già occupati di Dikotomiko – il duo di saggisti rappresentato da Mirco Moretti e Massimiliano Martiradonna, collaboratori regolari di Nocturno e di altre riviste specializzate e conduttori di un omonimo blog cinematografico – in occasione dell’uscita del loro ottimo libro del 2019, Lo specchio nero: I sovranismi sullo schermo dal 2001 a oggi. […]

Immagine di copertina per il post
Culture

Sport, forza e “comuni”

Riceviamo e pubblichiamo volentieri da Torino Classe Contro… Un’introduzione «La cultura è malleabile, dopo tutto, e come ogni altra cosa diventa un terreno di continuo conflitto di classe. La cultura fisica è quindi internamente divisa, pendendo sia a destra sia a sinistra […]. Se al momento sembra che il campo stia cadendo verso l’estrema destra, […]

Immagine di copertina per il post
Culture

Altri Mondi / Altri Modi – Festival Culturale

Tra guerre, crisi climatica, pandemie e recessione oggi parlare di futuro sembra equivalere all’evocazione di oscuri presagi. Il “futuro” sembra avvolto in una nebbia fitta e dopo oltre un secolo anche in occidente le aspettative delle giovani generazioni sono peggiori di quelle dei propri genitori.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Brasile: Cinque anni senza Marielle, cinque anni di impunità

Il 14 marzo si compiono 5 anni dall’assassinio di Marielle Franco e dell’autista Anderson Gomes. Ho presente l’impatto che fu ricevere da Rio, il messaggio straziante di mia figlia Julieta, sua amica e compagna di militanza: “Papà hanno ucciso Marielle”. Aveva 36 anni. di Schachter Silvio Dopo la sua morte, migliaia di brasiliani e persone […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Sicurezza informatica: attacco hacker in tutto il mondo, decine di sistemi compromessi anche in Italia

Un massiccio attacco informatico è in corso in tutto il mondo. Sono decine i sistemi compromessi anche in Italia.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

I militari guardiani dell’estrattivismo in America Latina

Stanno uscendo nuovi dati che confermano il ruolo delle forze armate nell’assalto di domenica 8 gennaio al parlamento, al palazzo del governo e alla Suprema Corte di Giustizia a Brasilia. Non ci si sbilancia con il sospetto che gli assaltatori (terroristi secondo media e autorità) contarono sulla simpatia o un puntuale appoggio dei militari, ma loro sono stati gli organizzatori dell’evento.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Cosa è rimasto dell’eredità di Aaron Swartz, oggi

Nel suo racconto almeno una parola deve essere subito chiarita: chi sia un hacker.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Brasile: Bolsonaro come Trump?

Ma la distanza tra il Brasile e gli Stati Uniti è molto più che geografica.
L’assalto al parlamento a Brasilia è fallito e non avrebbe potuto essere altrimenti, visto il mancato sostegno delle forze armate cui Bolsonaro si è frequentemente richiamato, e che sono state ampiamente sostenute dall’ex presidente.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Brasile: Lula demarcherà 13 terre indigene e la Germania mette a disposizione fondi per il Fondo Amazzonia

Il governo di Lula deve realizzare, nel primo mese del suo mandato, la demarcazione di terre indigene che avevano già pronta tutta la documentazione di omologazione, in attesa della misura, da parte del governo di Bolsonaro.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Brasile: tentato golpe bolsonarista, attaccati la sede del palazzo del Governo, del Congresso e della Corte Suprema

Questa domenica i simpatizzanti dell’ex presidente Jair Bolsonaro che non accettano il risultato elettorale hanno occupato con la forza tre edifici pubblici, cioè il Palazzo di Planalto, il Congresso Nazionale e la sede del Supremo Tribunale Federale, rompendo il blocco realizzato nella Spianata dei Ministeri a Brasília dalla Polizia Militare e dalla Forza di Sicurezza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Brasile: Lettera del Movimento dei Senza Terra al popolo brasiliano

Il Brasile vive la peggiore crisi della sua storia, che si manifesta nell’economia, nella società, nell’aumento della disuguaglianza sociale, nei crimini ambientali, la fame, la disperazione e la mancanza di prospettiva che affligge più di 70 milioni di lavoratori.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Brasile: Gigante dell’agronegozio promuove un attacco armato contro gli indigeni nel Pará

Dei membri del popolo Tembé, del nordest del Pará, sono stati vittime di una violenta azione realizzata martedì (29) da guardie di sicurezza privata dell’impresa Brasil Bio Fuels (BBF), la maggiore produttrice di olio di palma dell’America Latina, che rifornisce gli impianti di biodiesel.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Neocolonialismo nell’Amazzonia brasiliana: il caso del colonialismo del carbonio a Portel

Un nuovo studio illustra il caso di un’iniziativa nel comune di Portel, nello stato del Pará, nell’Amazzonia brasiliana, che indica quello che può essere definito “colonialismo del carbonio”.