InfoAut
Immagine di copertina per il post

Ciao Laura

||||

Ieri si sono tenuti i funerali di Laura la rossa, compagna con cui abbiamo condiviso tante battaglie. Unitamente al saluto della redazione d’infoaut pubblichiamo alcuni pensieri dei compagni piemontesi che l’hanno conosciuto negli ultimi anni di una vita militante vissuta con generosità e passione.

 

Nella nostra vita di militanti ovunque ci giriamo c’è Laura la Rossa. All’università occupata di Napoli, al Redipuglia di Genova, a qualunque manifestazione per la Palestina in qualunque posto, dietro tutte le barricate dell’autorganizzazione, accanto a tutti* compagn* in lotta. Ad inventarsi le streghe in una città torturata come Taranto, a costruire comunità resistenti nelle periferie piemontesi. A regalare umanità, a raccontare storie, a scrivere la storia. Lei c’è Sempre, ovunque. Senza nessuna retorica, senza protagonismo individuale, con quel sorriso a 70 denti che è il manifesto dell’allegria e lotta. Appassionata e verace come i tamburi di Taranto, coriacea e resistente come una palestinese, autonoma e determinata come le radici piemontesi.
Bellissima, come tutte le compagne che hanno il comunismo nel cuore e la lotta nei polmoni.
Laura la Rossa è una di noi, è nostra sorella.
Leila, sua figlia, è nostra figlia. Ciao Laura

I compagni e le compagne dell’Askatasuna

——————–

la conosci Laura? Ma si… quella che avevamo incontrata a quel meeting internazionalista in spagna negli anni ’90. Dai, sicuramente l’avrai vista ad Alba nel collettivo Entropia, era quella che aveva portata al centro la questione palestinese… arrivava sempre con la sua bimba piccola, Leyla. Non so, io ricordo una tipa che si chiama Laura, capelli rossi, ricci, ma l’avevo conosciuta ad Asti al Coordinamento Asti Est pronta e accalorata nella lotta per il diritto all’abitare. Io l’avevo conosciuta nel collettivo dell’ Ex Mutua Occupata, la ricordo per la focosità con la quale argomentava la questione Ilva di Taranto e delle battaglie in Val Susa, si macinava centinaia di chilometri la settimana per partecipare alle riunioni e inizitive di Asti. Mah… io ho un quadro in ufficio che raffigura una scena di scontri tra palestinesi e polizia israeliana, l’autrice si chiamava Laura, ma non so se siano la stessa persona. Beh, una Laura battagliera io l’ho conosciuta in Val Susa; nelle assemblee e nei cortei c’era sempre, mai mancato uno. Io ho conosciuta una Laura a Taranto che corrisponde a quella descrizione nel collettivo della Città Vecchia. Io l’ho vista a Milano al corteo, io l’ho conosciuta a Roma all’assemblea, io a Genova durante i giorni del g8, io qui, io li…. Sono pochi a non aver avuto il piacere di conoscere Laura. Laura è sempre stata presente finchè ha potuto. Laura l’hai sentita prendere parola nelle assemblee, finchè la forza le ha concesso di muoversi. Laura l’hai sicuramente vista in corteo, qualsiasi che ti venga in mente, non si è mai sottratta, finchè un male bastardo non l’ha presa. Laura l’hai vista anche in lacrime, nelle riunioni, a gridare la necessità della solidarietà con i popoli in lotta di tutto il mondo, vicini e lontani. E lo ha fatto finchè ha avuto la forza di sopportare il dolore che le affliggeva le gambe e poi tutto il corpo. Ostinazione, prima di tutto. E con quella ostinazione continuiamo a sentirla viva, con noi, al nostro fianco. L’ostinazione di chi non cede. Di chi non media. Di chi non si ferma. L’ostinazione di chi si rialza, sempre fino alla fine. L’ostinazione di vivere. L’ostinazione di volerla viva. Nessuno cancellerà mai questa nostra testardaggine. Non è far finta di, non è non voler guardare in faccia la realtà. E’ il desiderio ostinato di volerla cambiare questa realtà. Oggi nessuno di noi dovrà dire che Laura non c’è più. Semplicemente, da oggi, Laura si è data un nuovo compito: passare dai nostri occhi al nostro cuore per alimentarlo di coraggio di desiderio di ostinazione. Laura non muore, Laura vive.

I/Le Compagni/e di Asti

———————

 

E’ con immenso dolore, che dobbiamo comunicare la morte di Laura Ricchiardi.
Lascia la figlia Leyla di 18 anni.
Da sempre impegnata nelle lotte, prima a Taranto dove ha vissuto da piccola, poi per la Palestina, per il diritto alla casa nell’ Astigiano e ha dato tanto anche a noi qui in Valle.
Era presente affrontando il viaggio da Bossolasco quasi ogni week end, fino che la salute glielo ha permesso, malgrado tante volte si trattasse di dover fare grandi sacrifici.
Amava dipingere e i suoi quadri raccontano di momenti di resistenza che le hanno toccato il cuore. Quando c’ era la musica occitana, metteva da parte la timidezza e sorrideva mentre ballava nei cerchi…
Si è spenta proprio questa mattina, 8 dicembre. Un giorno speciale per tutti noi.
Vogliamo pensare che abbia trovato il modo di raggiungerci.

Movimento notav

 

 

 

860

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Culturedi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Culture

Mala tempora currunt

Don’t let this shakes go on,It’s time we have a break from itIt’s time we had some leaveWe’ve been livin’ in the flames,We’ve been eatin’ out our brainsOh, please, don’t let these shakes go on(Veteran of the Psychic Wars, 1981 –Testo: Michael Moorcock. Musica: Blue Oyster Cult) di Sandro Moiso, da Carmilla Che per l’Occidente […]

Immagine di copertina per il post
Culture

Bolivia in fiamme: dentro un ecocidio latinoamericano

Bolivia Burning: Inside a Latin American Ecocide è un documentario di 52 minuti di The Gecko Project che porta gli spettatori all’interno di una delle crisi ambientali più sottovalutate al mondo: la rapida distruzione delle foreste in Bolivia.

Immagine di copertina per il post
Culture

Scolpire il tempo, seminare il vento, creare antagonismo

Siamo la natura che si ribella!, ammonisce con efficace sintesi uno striscione no-tav esprimendo un radicale antagonismo nei confronti del mortifero sfruttamento capitalista patito dall’essere umano e dalla natura, di cui è parte.

Immagine di copertina per il post
Culture

Al mio popolo

Lo scorso 25 settembre è deceduta a Cuba Assata Shakur, importante membro delle Pantere Nere prima, della Black Liberation Army poi.

Immagine di copertina per il post
Culture

Sport e dintorni – A proposito di Italia-Israele di calcio e della neutralità dello sport

La retorica dello sport come ambito da mantenersi separato dal resto della realtà presuppone che quanti lo praticano o lo seguono operino una sorta di momentanea sospensione dal mondo a cui pure appartengono, sospensione che riappacifica, durante le gare, le conflittualità e le brutalità quotidiane.

Immagine di copertina per il post
Culture

Palestina, dove si uccide anche la cultura

Come archeologi impegnati nella tutela e valorizzazione del patrimonio culturale del nostro Paese, sentiamo l’esigenza e il dovere di esprimerci su quanto accade nella Striscia di Gaza e nel resto della Palestina.

Immagine di copertina per il post
Culture

Lo schianto di un imperialismo straccione

Una rivoluzione che, se aveva fatto scrivere ad una importate testata giornalistica britannica che: «Il capitalismo è morto in Portogallo», aveva avuto però i suoi effetti più sconvolgenti e duraturi in Africa, nei territori un tempo facenti parte dell’”impero” portoghese: Angola, Mozambico, Guinea Bissau e Capo Verde.

Immagine di copertina per il post
Culture

Respirando Gaza

Respiro i miei pensieri, non sono io, è un verso di Blessing Calciati, l’ho letto ieri sera ed è perciò che stanotte mi sono svegliato respirando male.

Immagine di copertina per il post
Culture

“Questo libro è illegale”

Come i testi clandestini nei sistemi autoritari, questo glossario serve per resistere alla repressione e per non piegarsi a una logica da Stato di polizia che criminalizza il dissenso e assoggetta i diritti alla paura.

Immagine di copertina per il post
Culture

“The Ashes of Moria”: che cosa rimane del campo profughi più grande d’Europa?

A cinque dall’incendio che lo ha distrutto, il documentario porta nel cuore del campo, tra odori, rumori, paure e violenze. Allo stesso tempo offre le coordinate per capire i meccanismi attuali delle brutali politiche europee.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Asl di Torino: un sistema di favori al servizio della politica?

L’Italia è un paese anziano e in calo demografico ma gli investimenti nel comparto sanitario e socio-assistenziale sono sempre meno.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Tutti a sciare, ovvero la fabbrica della neve

Fino ad oggi la neve artificiale per essere prodotta necessitava pur sempre di un elemento imprescindibile, e cioè che facesse freddo.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Quando fallirà la promessa gialla?

Da Balfour a Trump, dal distintivo giallo alla linea gialla, la stessa storia si ripete in un unico colore, un colore che macchia le mappe e dipinge sia la geografia che la memoria.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La Bolivia nel suo labirinto

Con questo risultato, si chiude, per il momento, l’egemonia del Movimento al Socialismo (MAS) di Evo Morales

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Ecuador: Noboa cerca di autorizzare una base militare USA nelle isole Galápagos

Il presidente ecuadoriano cerca di eliminare l’articolo costituzionale che proibisce basi straniere, nonostante il rifiuto sociale e ambientale.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Cosa c’è dietro il nuovo piano di Israele per dividere Gaza in due

Mentre Trump elogia la “pace”, Israele sta consolidando un nuovo regime di confini fortificati, governo per procura e disperazione orchestrata, con l’espulsione ancora obiettivo finale.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Diritto all’abitare: presentato il DL Sfratti. Unione Inquilini: “Ennesimo attacco ai diritti di chi vive in precarietà abitativa”

La maggioranza accelera sul “Piano Casa” della premier Meloni, che in realtà è un piano…sfratti.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Free Party: a tre anni dall’entrata in vigore del decreto anti-rave migliaia di giovani occupano a Campogalliano (Mo)

Violente cariche e lacrimogeni contro le persone presenti al Witchtek. Ci sono feriti e fermati.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Da Mompantero a Susa, vent’anni dopo: la fiaccolata del movimento No Tav illumina ancora la valle

Vent’anni dopo la battaglia del Seghino, la Valsusa torna a camminare insieme, fiaccola alla mano, per ribadire che la lotta non è mai finita.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il significato dell’ascesa cinese

Riprendiamo e traduciamo da marxist.com questa interessante analisi di Kenny Wallace sul significato dell’ascesa cinese.  Buona lettura! Questa nazione, che appena due decenni fa era ancora immersa nel sottosviluppo, è oggi impegnata in una titanica rivalità con gli Stati Uniti, nella quale riesce a mantenere la propria posizione. Nel frattempo, l’imperialismo americano, di gran lunga […]