InfoAut
Immagine di copertina per il post

Amianto: un libro terribile e bellissimo

Alberto Prunetti, Amianto. Una storia operaia, Feltrinelli, 2023.

Di Luca Cangianti, da Carmilla

Sarebbe un grande sollievo sapere che questa storia è frutto della fantasia di Alberto Prunetti. Non è così e lo veniamo a sapere dalle prime righe di Amianto. Renato, suo padre, è un lavoratore specializzato, un saldatore tubista, fiero della propria cultura operaia. È cresciuto nella Toscana del dopoguerra e con il duro lavoro ha permesso alla sua famiglia di vivere dignitosamente. Nel tempo libero porta il figlio a vedere le partite di calcio e s’incontra serenamente con gli amici al bar, ma lentamente assiste al crollo di un mondo che per alcuni decenni aveva reso credibile il compromesso socialdemocratico: precariato e disoccupazione dilagano, la sicurezza sul lavoro è sempre più trascurata. Renato si fa portavoce dei diritti dei suoi compagni, ma una fibra d’amianto respirata durante una vita tra fabbriche, raffinerie e cisterne di petrolio, lo uccide. A cinquantanove anni.

Questo libro “terribile e bellissimo”, come lo definisce Valerio Evangelisti nella prefazione, ha avuto tre edizioni: uscì nel 2012 per Agenzia X, fu poi rivisto e ampliato per le edizioni Alegre nel 2014 e ora compare nuovamente per Feltrinelli in una versione ancora più limata stilisticamente, con più foto e qualche dislocazione di testo. Forse mi sbaglio, ma credo che ci sia una ragione profonda, non solo editoriale, che spinge l’autore a rimettere le mani sul testo. Come fosse una storia che deve essere raccontata sempre meglio, perché l’oggetto è vivo e necessita continuamente di nuovi interventi per essere consegnato a noi nella sua più genuina autenticità.
Prunetti compie molte operazioni: guarda e mostra al mondo una ferita profonda, vendica narrativamente la morte del padre trasformandolo in un simbolo eterno di resistenza e di riscatto. L’impresa riesce in tutta la sua drammaticità perché Renato non è commemorato retoricamente da morto, ma è riprodotto qui davanti a noi in tutta la sua granitica umanità maremmana con un sapiente utilizzo di molti registri narrativi, tra i quali non manca quello comico.

Amianto è una storia personale, ma al tempo stesso collettiva, anzi archetipica. Renato è l’eroe working class che compie il viaggio nelle terre pericolose della produzione fordista: pensa di aver, non dico debellato, ma almeno recintato il campo d’azione del drago capitalista. Si sbaglia: il mostro si libera, Renato muore. Suo figlio, Alberto Prunetti, lo fa rivivere e lo consegna a noi affinché, prima come eroe e poi come mentore (cioè ex eroe che ha percorso il cammino), possa esserci d’ispirazione. Si spiegano così gli altri due romanzi che hanno seguito Amianto creando una trilogia tematica (108 metri e Nel girone dei bestemmiatori). Renato è la voce della comunità operaia distrutta dai processi di ristrutturazione tecnologica degli anni ottanta. È il rappresentante di un mondo sconfitto, ma che può ancora indicare una prospettiva a coloro che si mettono in cammino oggi. È la memoria dei passati cicli di lotta dai quali dobbiamo congedarci proprio per poterne riacquisire l’essenza.

Chiunque sia costretto oggi a lottare per la propria vita e la propria dignità deve leggere Amianto, piangere, ridere e ardere di rabbia; deve ascoltare la voce di Renato e raccontarne la storia ad altri ancora.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Culturedi redazioneTag correlati:

amiantocarmillalibrirecensione

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Culture

Kamo, Lenin e il “partito dell’insurrezione”

Emilio Quadrelli, L’altro bolscevismo. Lenin, l’uomo di Kamo, DeriveApprodi, Bologna 2024

Immagine di copertina per il post
Culture

Prefazione di Premières Secousses, il libro di Soulèvements de la Terre

Abbiamo tradotto la prefazione del libro dei Soulèvements de la Terre dal titolo Premières Secousses, uscito ad aprile per le edizioni La Fabrique.

Immagine di copertina per il post
Culture

Festa di Radio Onda d’Urto – Il programma

Da mercoledì 7 a sabato 24 agosto 2024 in via Serenissima a Brescia 18 serate di concerti, dibattiti, djset, presentazioni di libri, enogastronomia, spazio per bambine-i…

Immagine di copertina per il post
Culture

Marx: scomodo e attuale, anche nella vecchiaia

Marcello Musto, professore di Sociologia presso la York University di Toronto, può essere considerato tra i maggiori, se non il maggiore tra gli stessi, studiosi contemporanei di Karl Marx.

Immagine di copertina per il post
Culture

Immaginari di crisi. Da Mad Max a Furiosa

Per quanto diversi siano i film della saga, ad accomunarli è certamente la messa in scena di un “immaginario di crisi” variato nei diversi episodi in base al cambiare dei tempi, dei motivi, delle modalità e degli sguardi con cui si guarda con inquietudine al presente ed al futuro più prossimo.

Immagine di copertina per il post
Culture

Le monde est à nous

Rap e seconde generazioni: dare voce ai senza voce

Immagine di copertina per il post
Culture

Occupazione temporanea del MAXXI: dal mondo dell’arte pro Palestina

Occupazione temporanea del MAXXI – mobilitazioni dal mondo dell’arte
in sostegno della Palestina.

Immagine di copertina per il post
Culture

Addio a Giovanna Marini: custode della musica popolare

E’ morta a 87 anni Giovanna Marini, cantautrice e ricercatrice della tradizione orale. Ha percorso tutta Italia raccogliendo una massa sterminata di canti popolari in lingua italiana e nei vari dialetti e lingue regionali.

Immagine di copertina per il post
Culture

50 anni dalla strage di Piazza della Loggia – Maggio 2024 su Radio Onda d’Urto

Radio Onda d’Urto dedica la programmazione dell’intero mese di maggio (dal 6 al 31 maggio 2024) al 50esimo anniversario della Strage fascista, di Stato e della Nato di Piazza della Loggia, avvenuta il 28 maggio 1974 a Brescia.

Immagine di copertina per il post
Culture

Quando il polemos si fa prassi

Majakovsky aveva paura che «una corona» avrebbe potuto «nascondere la sua fronte così umana e geniale e così vera» e «che processioni e mausolei» avrebbero offuscato la «semplicità di Lenin».

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

No Tav: cosa sta succedendo a Salbertrand?

Ai margini del parco naturale del Gran Bosco di Salbertrand sono arrivati jersey di cemento, griglie metalliche e concertina necessari per il cantiere dello svincolo del cantiere Tav.

Immagine di copertina per il post
Culture

Immagini di classe. Produzione artistica, operaismo, autonomia e femminismo

Jacopo Galimberti, Immagini di classe. Operaismo, Autonomia e produzione artistica, DeriveApprodi, Bologna 2023

Immagine di copertina per il post
Culture

“Macerie”, il romanzo-denuncia della scrittrice Miriam Marino

E’ uscito, con un nuovo aggiornamento, il bel libro della scrittrice Miryam Marino, artista e attivista della Rete ECO – Ebrei contro l’occupazione: Macerie.

Immagine di copertina per il post
Culture

«Fronte del porto», una recensione critica al libro di Sergio Luzzato sulla colonna genovese della Brigate rosse

L’imponente lavoro realizzato da Sergio Luzzato sull’insediamento delle Brigate rosse a Genova solleva un problema storiografico importante: l’arrivo della Brigate rosse è un parto degli intellettuali radicali della università di Balbi, come sostiene l’autore, oppure prende avvio all’Ansaldo e in porto, come riferiscono alcuni testimoni chiave, protagonisti di quella vicenda?

Immagine di copertina per il post
Culture

Non avrai altro idolo all’infuori di me

E’ un testo difficilmente catalogabile – ricco, vitale, debordante -, questo libro di Gianni Vacchelli. Perché sfugge sapientemente all’incasellamento di genere e di stile.

Immagine di copertina per il post
Culture

Samir Amin: eurocentrismo, malattia congenita del capitalismo

Nel 1988 usciva Eurocentrismo, di Samir Amin. La casa editrice La città del sole ha reso disponibile in italiano la seconda edizione dell’opera – Eurocentrismo. Modernità, religione e democrazia. Critica dell’eurocentrismo, critica dei culturalismi