Nonostante le promesse fatte durante la Cop26 di Glasgow per limitare l’utilizzo di combustibili fossili, il governo italiano ha recentemente dichiarato che andranno avanti fino al 2028 i finanziamenti per progetti di estrazione e trasporto di carbone, petrolio e gas all’estero, attraverso l’assicuratore di Stato SACE.
Riprendiamo di seguito il comunicato di EsseNon sullo sgombero della ex-caserma La Marmora occupata pochi giorni fa contro l’ennesima costruzione di un centro commerciale e la cementificazione di uno dei pochi parchi di quell’area di Torino.
Dietro al ponte vi è una precisa idea di “progresso” che secondo Salvini «non dovrà subire intoppi o rallentamenti». Attorno a questa sfida si gioca lo scontro ideologico del nostro tempo, sulla nostra terra.
Martedì il Consiglio dei Ministri ha approvato tra vari provvedimenti un decreto-legge che ha l’obiettivo di contenere i costi dell’energia, simile ad altri già approvati in precedenza ma con la proroga di alcune agevolazioni, evidentemente insufficienti, per le tariffe di energia elettrica rivolte a nuclei con isee inferiore a 15 mila euro o persone in gravi condizioni di salute.
Ad ora non vi è alcuno stop né marcia indietro ufficiale, inoltre la questione del parco come Zona a protezione speciale non viene nemmeno citata, eppure dovrebbe essere un aspetto da tenere in considerazione come centrale da parte di un’amministrazione che si sta confrontando con una crisi idrica e un orizzonte di siccità senza precedenti.
Riceviamo e pubblichiamo di seguito il comunicato di Extinction Rebellion sull’azione che ha avuto luogo questa mattina al grattacielo della Regione Piemonte. Torino, 31 marzo 2023 – All’alba, una ventina di attivisti di Extinction Rebellion ha scaricato quintali di letame all’ingresso del grattacielo della Regione Piemonte e ci hanno sparso sopra dei fiori. Due persone […]
Il nuovo Codice Appalti di Salvini è un regalo a speculatori di ogni risma. Di fatto il 98% dei lavori pubblici verrà affidato senza gara, riempiendo le tasche degli amici degli amici e mettendo a rischio territori e comunità.
Diciamo basta alla repressione e agli attacchi al territorio!
A Sainte-Soline, nell’Ovest della Francia, la popolazione e i movimenti si stanno opponendo alla realizzazione di enormi bacini volti alla raccolta e distribuzione dell’acqua.
Dopo quasi un mese di occupazione la Stazione Prenestina Liberata è di nuovo un vuoto e lo sgombero di stamattina è l’ennesimo tentativo di reprimere i nostri desideri.