InfoAut
Immagine di copertina per il post

Se un agente prende a calci un notav è solo concitazione e va archiviato

Stamane (ieri mattina ndr) la redazione torinese di Repubblica aveva dato notizia di un’archiviazione richiesta da Rinaudo per i fatti di violenza ben documentati dal dossier “operazione Hunter”, in realtà dopo nostra verifica sappiamo che l’archiviazione decretata del gip è quella riferibile al pestaggio avvenuto ai danni di un giovane No Tav torinese in data 19/07/2013.

Stiamo parlando di quella sera ben impressa nella memoria del movimento, in cui quasi tutti i fermati durante l’iniziativa di lotta serale furono picchiati prima di essere arrestati e Marta, la No Tav pisana, fu sessualmente molestata dagli appartenenti delle forze dell’ordine nonostante Rinaudo si rifiuti di ammetterlo.

Quella sera il giovane No Tav in questione, fermato dalla polizia, fu trascinato per metri fino all’interno del cantiere e una volta raggiunto un luogo tranquillo e distante dal luogo da loro definito dei “disordini” fu picchiato da diversi uomini della polizia.

La sfortuna dei questurini torinesi volle che la Rai, per sbaglio, riprese quella scena mandandone in onda sul tg pochi secondi e la procura fu costretta ad aprire un fascicolo, d’ufficio, ai danni del poliziotto che si vedeva chiaramente nell’atto di prendere a calci il ragazzo in stato di fermo e coricato a terra.

In fase di indagini difensive fu chiesto alla stessa il filmato originale che però non fu mai consegnato…perchè? Non è dato sapersi.

In quell’occasione il No Tav fermato fu tradotto in carcere con le costole incrinate e il naso rotto, per essere poi portato in ospedale dal carcere poiché il giudice all’udienza di convalida ne aveva osservato le condizioni pessime di salute.

Nei motivi di archiviazione ritroviamo quanto di peggio si possa pensare, ossia che nonostante l’evidenza del pestaggio non si può dire che il poliziotto indagato l’abbia fatto per volontà vessatoria quanto, piuttosto, perché si trovava a fronteggiare un esteso e grave disordine (ma come, si vede benissimo dal video che il ragazzo è a terra, oramai inerme, circondato da 4 o 5 poliziotti e all’interno dal cantiere, lontano quindi dai luoghi della carica, dopo la quale comunque non ci furono più contatti tra le parti).

Il Gip asserisce inoltre che la frattura costale, documentata dall’ospedale, avrebbe dovuto avere una prognosi superiore di venti giorni per essere rilevante e che sarebbe facoltà del tribunale disporre ulteriori indagini in tal senso, ma visto che ritiene che le costole (e il naso aggiungiamo) al ragazzo non le abbia rotte la polizia al momento dell’arresto (e come si è fratturato quindi? A questo non da risposta…) esse non sono necessarie.

Nessun nesso casuale quindi tra il pestaggio e le lesioni riportate a seguito di esso.

Oggi quindi impariamo tutti una nuova legge: i No Tav le costole e il naso se li rompono da soli!

Però una cosa la diciamo, vergogna infinita per la procura e il tribunale di Torino.

 

********************

Qui di seguito l’articolo errato, pubblicato prendendo per buone le informazioni di La Repubblica.

Apprendiamo dai giornali che questa mattina è stato archiviato il caso di uno dei poliziotti che partecipò al pestaggio di un notav il 3 luglio al cantiere della Maddalena. Il movimento rese pubblica l’Operazione Hunter dove da immagini e filmati (presenti nei fascicoli della procura ma mai presi in considerazione) si vedevano chiaramente diversi agenti delle forze dell’ordine prendere a calci e bastonate un notav arrestato. Un lungo percorso di omertà e ostruzionismo dalle parti del palazzo di giustizia di Torino che ha man mano respinto e archiviato le posizioni e le responsabilità chiarissime delle forze dell’ordine nel pestaggio.

Oggi su richiesta del solito pm con l’elmetto Padalino arriva l’archiviazione,del giudice delle indagini preliminari Eleonora Pappaletter ,con la motivazione che il fatto “era avvenuto durante i disordini alla Maddalena e il poliziotto non avrebbe ferito il manifestante. Il No Tav era andato in ospedale ed era stato ricoverato per una costola rotta, ma secondo il tribunale tale ferimento sarebbe stato dovuto ad altre ragioni.”

Risultato chiaro e premio per chi esegue con forza quello che evidentemente alla procura non dispiace, e sancisce il fatto che se un agente prende a calci un notav a terra è solo concitazione!

Tra parentesi, uno dei ragazzi che ha subito le violenze delle forze dell’ordine il 3 luglio non solo è stato indagato per il maxiprocesso ma è stato condannato persino ad una pena superiore alle richieste della procura.

Vergogna

 

da notav.info

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

clareanotav

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

I tribunali danno il via libera al progetto dell’A69, ma la lotta si sta organizzando

Francia: è stato lanciato un appello a concentrarsi davanti alle prefetture questo mercoledì, in vista di giorni di mobilitazione a luglio contro il cantiere della A69.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

“In Val Susa la repressione non ci ha vinto”, intervista a Nicoletta Dosio

Nicoletta Dosio la storica attivista del movimento No Tav sta terminando un anno di detenzione domiciliare per la sua lotta contro la linea ad alta velocità Torino-Lione.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Zone di sacrificio e territori in lotta: intervista a Paola Imperatore (II PARTE)

I primi due cantieri stanno cominciando a mostrare le loro conseguenze disastrose sul nostro territorio, un terzo sta per essere installato e sarà potenzialmente il più impattante su tutto l’eco-sistema (ambientale, economico e sociale) valsusino.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Zone di sacrificio e territori in lotta: intervista a Paola Imperatore (I PARTE)

A pochi giorni dalla manifestazione del 10 maggio, che ha portato migliaia di valsusini nuovamente in marcia contro il deposito di smarino spostato da Salbertrand alla piana di Susa, ci teniamo a pubblicare in due puntate questa intervista alla ricercatrice Paola Imperatore. da notav.info Abbiamo invitato Paola all’assemblea che si è tenuta mercoledì 7 maggio […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

In migliaia in marcia per salvare la piana di Susa

Ripubblichiamo di seguito il comunicato uscito in occasione della marcia popolare No Tav tenutasi ieri, 10 maggio, a tutela della piana di Susa.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

La Tuscia dice no al deposito unico di scorie nucleari: domenica 11 marcia di protesta

Domenica 11 maggio a Corchiano- Viterbo la Tuscia manifesta nuovamente per dire No all’ipotesi del deposito nazionale unico dei rifiuti radioattivi di tutta Italia.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Non chiamiamola emergenza!

Le notizie e le immagini che si susseguono in queste ore, ci parlano di una valle alpina che non ha bisogno di grandi opere e nocività ma di interventi strutturali che possano salvaguardare e mettere in sicurezza un territorio.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

10 maggio 2025 – Susa: MARCIA POPOLARE: difendiamo la Piana di Susa! No al deposito di smarino e alla chiusura della stazione!

VOGLIONO SEPPELLIRE PRIMA SUSA E POI TUTTA LA VALLE. BLOCCHIAMO SUBITO LA DISCARICA DELLO SMARINO!

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

No al rigassificatore di Ravenna. E occorre organizzarsi per fermare il modello di sviluppo energivoro e devastante

Intervento della «Rete Nazionale Lavoro Sicuro» e dell’«Associazione Esposti Amianto» alla vigilia della manifestazione nazionale da La Bottega del Barbieri RIDURRE L’IMPRONTA CARBONICA.AUMENTARE L’IMPRONTA DI CLASSE Abbiamo a suo tempo presentato osservazioni al “commissario” delegato alla gestione dell’insediamento del rigassificatore di Ravenna: come tutti i soggetti che hanno manifestato la loro opposizione, non abbiamo ricevuto […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Bentornata Nicoletta!

Nella giornata di ieri è stata scarcerata Nicoletta Dosio, dopo più un anno di detenzione domiciliare scontato presso la propria abitazione di Bussoleno finalmente è libera!

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Cade l’accusa per associazione a delinquere: una vittoria per le lotte sociali del Paese!

Riprendiamo il comunicato di associazione a resistere: Oggi il Tribunale di Torino ha pronunciato la sentenza in primo grado per il processo “Sovrano”: tutti e tutte assolti per il capo di associazione a delinquere! Le pene per i reati singoli sono stati ridimensionati. Un passaggio epocale per le lotte di tutto il Paese. Questo non […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Iniziati i lavori per la rotonda a San Didero

Questa mattina sono iniziati i lavori per la costruzione della rotonda di accesso al futuro autoporto di San Didero. Telt, per l’ennesima volta, non si è fatta scappare l’occasione per portare in Valsusa ulteriori disagi, soprattutto alla circolazione sulla statale. Con l’aiuto dei solerti operai e delle onnipresenti forze dell’ordine, la circolazione procede tutt’ora a […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Presidio di San Giuliano: conferenza stampa del Movimento No Tav dell’8 gennaio

Ieri mattina, Nicoletta Dosio è stata nuovamente convocata da Telt per concludere la presa di possesso del terreno del presidio di San Giuliano ereditato dopo la scomparsa di Silvano.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

8 DICEMBRE 2024: MANIFESTAZIONE POPOLARE NO TAV – ORE 14 PIAZZA D’ARMI, SUSA

A quasi vent’anni dall’8 dicembre 2005, il Movimento No Tav attraverserà di nuovo le strade ed i sentieri della Valsusa che con determinazione e coraggio difende da tanto tempo. Con un occhio al passato, per custodire ciò che la lotta insegna, ed un occhio al presente, per rafforzare le ragioni e la pratica che da […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Manifestazione di Soulèvements de la Terre contro il collegamento ferroviario ad alta velocità LGV Sud-Ouest tra Bordeaux e Tolosa

Più di 1.500 persone hanno risposto all’appello dei collettivi LGV NON MERCI (TAV NO GRAZIE) e Soulèvements de la Terre contro il progetto della linea ad alta velocità nel Sud-Ovest.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

In migliaia in marcia per le vie di Susa

Sabato pomeriggio le vie di Susa sono state attraversate da migliaia di No Tav nuovamente in marcia per esprimere il proprio dissenso contro un’opera ecocida e devastante.