InfoAut
Immagine di copertina per il post

Allarme Clarea. Ancora resistenza No Tav contro le recinzioni

ore 19.13 – La attivista Minnie, fermata stamattina dalla polizia è stata liberata alcuni istanti fa. Dopo essere stata fermata, Minnie, è stata trasportata presso il commissariato di Polizia di Bardonecchia e trattenuta per tutta la giornata. Ora è libera ed è tra noi!!!

ore 18.15 – E’ giunta solo ora la notizia che intorno alle 15, alcuni attivisti sono riusciti nell’intento di abbattere diversi metri di recinzione. In questa fase la polizia ha risposto con un nutrito lancio di lacrimogeni e secondo la testimonianza dei presenti anche con l’ausilio di pietre. Purtroppo a causa dei momenti convulsi, è mancata l’informazione in tempo reale. Ricordiamo l’assemblea di stasera prevista per le 19.00 presso la baita Clarea.

ore 16.01 – In questo momento la situazione è stabile e la recinzione è stata chiusa. La No Tav che era salita sul braccio dell’escavatore e ridiscesa incolume, ma non abbiamo ancora notizie della attivista in stato di fermo catturata in mattinata. Ad ora lungo le reti vi sono diversi capannelli di No Tav che controllano la situazione. Ricordiamo a tutti l’assemblea di stasera presso la baita Clarea, prevista per le ore 19.00.

ore 15.01 – E’ notizia di pochi minuti fà, una attivista, eludendo la sorveglianza della polizia è riuscita ad inerpicarsi sul braccio dell’escavatore che posiziona le reti, di fatto bloccando le operazioni degli operai. Polizia sempre più nervosa. rinnoviamo l’appello a salire in clarea.

ore 14.33  – Continua serrato il confronto con le forze di polizia che continuano, scudi e manganello in mano, a cercare di spingere ed allontanre i manifestanti. Fortunatamente il numero dei No Tav presenti è aumentato, ma continuiamo a sollecitare tutti quelli che possono a raggiungere la baita Clarea, portantosi anche acqua e cibo. Intanto al momento la ragazza fermata stamattina ed accompagnata all’interno del fortino, non è ancora stata rilasciata, nonostante le promesse dei dirigenti.

ore 13.27 – Una trentina di manifestanti che si trova all’interno della recinzione in costruzione, sono stati bloccati ed ora sono circondati e controllati a vista dalle forze dell’ordine, alcuni attivisti sono stati presi di peso ed allontanati. E’ più che mai indispensabile la presenza di tutti/e alla baita Clarea. Chi riesce salga immediatamente.

ore 13.20 – Situazione per il momento stabile. E’ confermata l’Assemblea di stasera presso la baita Clarea alle ore 19.00. Al momento risultano presenti almeno 250 attivisti. Chi riesce salga a dare man forte ai resistenti.

ore 12.10 – ANCORA LACRIMOGENI la pressione dei no tav ora si sposta lungo tutto il perimetro delle reti e la polizia ha iniziato un importante lancio di lacrimogeni. Continua a seguire gli aggiornamenti su www.notav.info, twitter #notav e lo streaming di Radio Blackout!

ore 11.30 – I no tav hanno aggirato le reti e ora sono a ridosso del fortino e a pochi metri dalla ruspa. La polizia che si è spostata con la guardia di finanza continua il fronteggiamento. Sui social network é partita la proposta per chi non può salire in valle di recarsi in Piazza Castello per presidiare davanti alla regione contro quanto sta accadendo in valle.

ore 11.00 – Notizie in diretta su Radio Blackout da una compagna notav che si trova in Clarea, a ridosso delle nuove reti messe questa mattina per allargare la recinzione del cantiere. Circa un centinaio di manifestanti si trova a circa un metro dalle reti presidiate da forze dell’ordine in assetto antisommossa e dalla digos di Torino. Numerosi gli operai che stanno lavorando all’interno del cantiere. La diretta ha come sottofondo i cori dei notav che scandiscono ancora una volta “Giù le mani dalla Val Susa” e gridano “Vergogna”. L’intendo dichiarato é quello di creare più disturbo possibile e garantire una presenza continua. Si attendono rinforzi per decidere come muoversi nel corso della giornata!  Per ora il permesso di stare vicino alle reti é stato accordato dietro minacce di sgombero e cariche. Le nuove recinzioni sono in parte in new jersey più filo spinato e coperte dalla celere mentre le parti restanti sono in fil di ferro. Si riesce a muoversi piuttosto agevolmente lungo il perimetro della recinzione. Si continua anche a fare pressione per chiedere il rilascio della ragazza che si trova in stato di fermo dopo aver tentato di salire su una ruspa.

ore 10.45 – In Clarea é in corso una piccola assemblea per fare il punto. Circa una mezzoretta fa é stata fermata una ragazza che cercava di salire su una ruspa. Pare sia ancora in stato di fermo. 

ore 10.30 il corteo partito da Giaglione è arrivato ora alla baita Clarea superando senza problemi il blocco della polizia posto sotto il cavalcavia dell’autostrada A32

ore 10.20 – Un corteo di circa un centinaio di persone é partito dal campo sportivo di Giaglione da circa 10 minuti per andare alla baita di Clarea. I numeri sono in crescita. La recinzione del cantiere pare sia stata allargata di circa 50/60 metri, coloro che si erano avcicinati sono stati gasati. In questo momento la situazione alle reti pare essere tranquilla, le strade per ora sono tutte libere, quindi l’invito rimante quello di recarsi immediatamente in val clarea! Continue dirette e aggiornamenti su Radio Blackout!

ore 08.40 – Le forze del disordine e gli operai del non cantiere stanno tentando di allargare la recinzione in prossimità delle vasche appena sotto l’area archeologica, sotto e oltre il viadotto lato Clarea. E’ importante salire a Chiomonte e dare supporto a chi resiste da stamani presto. le forze del disordina hanno già lanciato i lacrimogeni e stanno tentando di respingere ed allontanare  i resistenti. Per tutti/e l’appuntamento è previsto per le ore 09.30 al campo sportivo di Giaglione per dare supporto!!!

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

chiomontenotavrecinzionival susa

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Ponte: avvio dei cantieri rinviato. Ora chiudere la Stretto di Messina S.p.a.

Il comunicato di Antudo a seguito della notizia del rinvio dei cantieri per il ponte sullo Stretto..

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Germania: manifestazioni ecologiste contro Tesla.

Un blocco anticapitalista, berretti blu per riconoscersi, una rapida avanzata per rompere le linee di polizia: questo è ciò che è avvenuto venerdì 10 maggio in Germania, intorno a una gigantesca fabbrica Tesla vicino a Berlino.

Più di mille manifestanti ambientalisti hanno poi nuovamente manifestato sabato 11 maggio contro i piani di Tesla di espandere la sua fabbrica di auto elettriche..

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Vicenza: il Tav vuole travolgere il bosco Lanerossi, rischia anche il CS Bocciodromo

A Vicenza il progetto del Treno Alta Velocità, all’interno del tracciato Brescia-Padova, oltre che ad impattare fortemente sulla città e sulla salute della cittadinanza, rischia di distruggere 11 mila metri quadrati di bosco

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Emilia Romagna: a un anno esatto dalla prima devastante alluvione, qual è la situazione dei territori colpiti?

Furono giorni drammatici, convulsi, in cui non mancò tuttavia uno slancio solidale esteso e diffuso, con ben pochi precedenti.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Sulmona: attivisti No Snam invadono il cantiere della centrale

“Abbiamo compiuto una azione di obbedienza civile  per denunciare le illegalità in atto. Chi di dovere agisca”.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Il circo del G7: Extinction Rebellion occupa la tettoia della RAI.

Torino: Due attiviste di Extinction Rebellion hanno occupato la tettoia della RAI, mentre altre sette vestite da clown sono comparse in triciclo davanti all’ingresso. “G7 ambiente: -2 all’inizio del circo”, si legge sullo striscione.“G7 ambiente: -2 all’inizio del circo”, si legge sullo striscione.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

La variante del marmo: così la Regione Toscana vuole rimettere mano al Piano cave

La Giunta Giani ha avviato l’iter per modificare la normativa sulle attività estrattive e aumentare del 5% la capacità autorizzata fino al 2038.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Congo: la maledizione del cobalto

Quando Roger Milolo ha lasciato la sua città natale al confine tra la Repubblica Democratica del Congo (RDC) e lo Zambia per lavorare come operatore in una miniera di cobalto, sperava che la sua sarebbe stata una storia “dagli stracci alla ricchezza”.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Gavio e ndrangheta. Le mani dei boss del cemento su TAV ed autostrada

Facciamo il punto su quanto emerso finora dall’indagine Echidna che ha scoperchiato il vaso di pandora dei rapporti tra politica, criminalità organizzata e imprenditori in Piemonte nel segno del cemento.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

I giorni delle canaglie

Questi primi di aprile sono giorni in cui si torna a parlare delle collusioni fra personaggi legati alla malavita, politici locali e imprese che gestiscono gli appalti per lavori direttamente o indirettamente legati alle grandi opere in Piemonte: sono i giorni delle canaglie.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

La truffa del G7: i ministri dei Paesi più industrializzati e inquinanti al mondo annunciano false promesse per fronteggiare la questione climatica.

Riflessioni e valutazioni conclusive di una settimana di mobilitazione, scritte a più mani tra chi ha partecipato al percorso di costruzione della contestazione.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La contraddizione ecologica e l’opposizione alla guerra: riflessioni sulla mobilitazione contro il G7 Ambiente e Energia.

Le giornate di mobilitazione appena trascorse e quelle che abbiamo di fronte ci dicono alcune cose rispetto alle tendenze dell’oggi, dei soggetti che si muovono, delle lotte che si intrecciano. Prima di pubblicare il contributo di notav.info che ritorna sulle ragioni della mobilitazione verso il G7 Ambiente Energia di Venaria e sulla cronaca delle giornate di lotta, diamo alcuni spunti di riflessione..

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

G7 clima, energia e ambiente: basta con i crimini ambientali, basta greenwashing, basta Tav!!!

Il 28, 29 e 30 aprile, Venaria sarà il palcoscenico del G7 dedicato all’energia, al clima e all’ambiente.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Richiesta sospensione al CSM per Bucarelli, pm anti-No Tav

Ancora guai per il PM Enzo Bucarelli, che negli ultimi anni si è distinto per le persecuzioni nei confronti dei No Tav.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Stefanino Milanesi, una vita per la lotta

Uno dei più noti compagni e protagonisti delle lotte comprese tra gli anni Settanta e quelle odierne del popolo NoTav se n’è andato, improvvisamente.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

No Tav: cosa sta succedendo a Salbertrand?

Ai margini del parco naturale del Gran Bosco di Salbertrand sono arrivati jersey di cemento, griglie metalliche e concertina necessari per il cantiere dello svincolo del cantiere Tav.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Pfas: acqua potabile contaminata in città metropolitana e in Val Susa.

E’ uscito da pochi giorni il nuovo rapporto di Greenpeace in merito ai dati sui cosiddetti “inquinanti eterni”: i pfas, i quali contaminano le acque di ben più di 70 comuni nel territorio della città metropolitana di Torino e della Val Susa.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Salvini: i ministri passano, i No Tav restano

Oggi, nel giorno previsto per la visita di Salvini al cantiere di Chiomonte, i No Tav si sono dati appuntamento per contestare la presenza del ministro all’inaugurazione del tunnel di base e il passaggio di testimone alle ditte appaltatrici.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Duro colpo alla lobby del Tav

Pare che in quest’ultimo mese siano state sanzionate alcune delle ditte responsabili della devastazione nella nostra Valle.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

No Tav: siamo la montagna che si difende… da 18 anni!

Si è conclusa ieri la tre giorni No Tav in occasione dell’8 dicembre di quest’anno. Un anno che ha visto un’accelerazione da parte di chi devasta la montagna e di chi reprime chi la difende in particolare in questi ultimi mesi.