InfoAut
Immagine di copertina per il post

5 No Tav assolti, 2 condannati a 9 mesi. Padalino e Rinaudo ancora bocciati!

Questa è la decisione del Tribunale a fronte dei 37 anni complessivi (5 o 6 anni a testa)  di condanna chiesti dalla magistratura torinese per voce dei due pm con l’elmetto, Padalino e Rinaudo, che si sono alternati durante tutto il processo nel sostenere l’ennesima accusa campata in aria, il teorema che avrebbe voluto i No Tav quella notte impegnati in un’azione di “tipo militare”con annesse le solite “armi da guerra”.

Quella sera in centinaia percorremmo i sentieri della Clarea, dopo aver aggirato i posti di blocco lungo la valle, e una volta in prossimità del cantiere la manifestazione subì delle durissime cariche da parte della polizia, senza che alcun attacco fosse stato mosso. Lo testimoniano i video e gli audio di quella notte, quelli girati dalla polizia scientifica.
9 No Tav furono fermati: 7 arrestati, Marta ed un No Tav minorenne denunciati a piede libero per resistenza e poi successivamente e separatamente assolti.
Marta quella notte fu pestata e molestata da alcuni agenti di guardia al cantiere e i responsabili delle molestie sessuali, nonostante lei fosse riuscita a riconoscerli, non sono stati processati per decisione della procura. I No Tav fermati furono pestati all’interno del cantiere e tutti e 9 furono medicati e refertati o in ospedale o presso l’infermeria del carcere.

Quella di oggi è quindi una buona notizia, poiché portiamo a casa ben cinque assoluzioni e due pene molto minori rispetto a quanto chiesto dai magistrati torinesi, grazie al lavoro degli avvocati No Tav che sono riusciti a dimostrare come i fermati della seconda carica fossero stati presi “dal mucchio” di coloro che ad un certo punto si trovarono nelle “tenaglia” della polizia.
Non ci sfugge, però, come il Tribunale con la stessa sentenza di oggi abbia disposto la trasmissione degli atti alla procura affinché valuti se sia il caso di procedere nei confronti di 3 o 4 degli assolti per il reato di resistenza a pubblico ufficiale, non per i disordini avvenuti (per i quali sono stati appunto assolti), ma per il comportamento che avrebbero tenuto durante il loro stesso arresto… In parole povere: proviamo a giustificare con la loro resistenza le lesioni che hanno subito…mica possono essere stati picchiati veramente dagli agenti!

Nel festeggiare quindi l’ennesima sonora bocciatura della magistratura torinese che continua  prendersi sonori schiaffi in faccia costruendo folli teoremi, esprimiamo solidarietà ad Ennio e Marcello che sono stati condannati e rimaniamo  in allerta affinchè su questa vicenda la procura non riesca a combinare ulteriori schifezze.

 

da notav.info

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Brasile. La Marcia Mondiale per il Clima riunisce 70.000 persone a Belém e chiede giustizia climatica: «Noi siamo la risposta»

Un incontro storico dà voce ai popoli che non sono stati ascoltati negli spazi ufficiali della COP30.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

COP30: gli indigeni dell’Amazzonia si invitano al vertice sul clima

Gli indigeni della tribù Kayapó, sostenuti da centinaia di manifestanti, hanno organizzato un’azione di protesta all’interno della “zona verde” della COP30.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Il Sud unito contro il ponte. Vogliamo casa, lavoro, ambiente e sanità

La mobilitazione contro il ponte sullo Stretto è, oggi, uno spazio politico cruciale per la resistenza e il riscatto del Sud.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

III e IV giorno dell’Incontro Internazionale delle Comunità Danneggiate dalle Dighe, dalla Crisi Climatica e dai Sistemi Energetici

Sotto il sole amazzonico, un gruppo composto da militanti di 45 paesi ha intrapreso questa domenica (9/11) una traversata simbolica attraverso le acque della Baía do Guajará, a Belém (PA).

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Mineria responsable? Cuento miserable!

Con una compagna del Frente Nacional Antiminero parliamo di estrattivismo in Ecuador.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

COP30: Cosa aspettarsi dal vertice mondiale sui cambiamenti climatici

Con il ritiro degli Stati Uniti e la cautela della Cina, la conferenza in Brasile metterà alla prova la capacità del mondo di rispettare l’Accordo di Parigi e gli obiettivi finanziari

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Tutti a sciare, ovvero la fabbrica della neve

Fino ad oggi la neve artificiale per essere prodotta necessitava pur sempre di un elemento imprescindibile, e cioè che facesse freddo.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Il treno che non arriva mai: altri otto anni di propaganda e devastazione

Telt festeggia dieci anni e annuncia, ancora una volta, che la Torino-Lione “sarà pronta fra otto anni”.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Giorni di trivelle in Val Susa

Lunedì scorso è stata avvistata una prima trivella in località Isolabella, a Bussoleno. Immediatamente è partito il monitoraggio sul territorio da parte del popolo valsusino.

Immagine di copertina per il post
Culture

“No Comment”: i Kneecap tornano a colpire con Banksy

Dalla Belfast ribelle al cuore dell’establishment londinese, i Kneecap tornano a colpire.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Verso il 25 novembre: giornata internazionale contro la violenza maschile sulle donne e le violenze di genere

Il governo attacca l’educazione sessuoaffettiva nelle scuole, in particolare attraverso il Ddl sul consenso informato che, all’esame dell’Aula, è stata occasione per lo svolgersi di un teatrino imbarazzante

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bologna: “Show Israel the Red Card”. Il 21 novembre la manifestazione contro la partita di basket Virtus-Maccabi Tel Aviv

Venerdì 21 novembre a Bologna è prevista la partita di basket di Eurolega tra Virtus e Maccabi Tel Aviv, la cui curva è nota per le sue idee suprematiste e razziste.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Mobilitazione studentesca in decine di città contro il riarmo per scuola e formazione

Contro l’escalation bellica, per la Palestina e non solo, ieri, venerdì, è stato sciopero studentesco in decine di città italiane

Immagine di copertina per il post
Confluenza

DDL NUCLEARE : cosa aspettarci, cosa sappiamo?

Continuiamo ad approfondire e a tenere alta l’attenzione sul tema del ritorno del nucleare.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Cameri: manifestazione contro Leonardo e le fabbriche di morte del governo italiano

Il Coordinamento Novara per la Palestina e altre realtà locali hanno organizzato per sabato 15 novembre una manifestazione che partirà dal centro città di Cameri per poi giungere sino alla base militare di Cameri in provincia di Novara composta dall’aeroporto militare e da due stabilimenti Leonardo.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Israele sta costruendo un “muro per l’accaparramento delle terre” nel sud del Libano meridionale mentre continuano gli attacchi aerei

Immagini di un muro in costruzione da parte dell’esercito israeliano nei pressi di postazioni occupate nel sud del Libano sono circolate online, mentre continua la pressione per disarmare Hezbollah

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Turisti della guerra a Sarajevo: aperta un’inchiesta, almeno 5 gli italiani coinvolti

Si radunavano a Trieste e da lì partivano per sparare “per divertimento” ai civili insieme ai militari dell’esercito serbo-bosniaco che assediavano la città di Sarajevo.