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Rifugiato politico basco arrestato a Roma

 La storia di Lander è uno dei tanti casi che si verificano nei Paesi Baschi. Lo stato d’eccezione vigente tutt’ora, cela una giurisdizione e una magistratura marcia che vuole affrontare la questione basca con processi politici, condanne perenni, torture, inseguimenti e sequestri lampo quotidiani e arbitrari. E su quest’ultimo modo d’agire che ha inizio la vicenda di Lander, ex prigioniero politico.

Prelevato davanti scuola nel 2009, minacciato in cambio di collaborazione e picchiato, venne rilasciato dopo qualche ora. Dopo le denunce pubbliche dell’accaduto, Lander viene arrestato all’aeroporto di Madrid qualche settimana dopo, mentre tornava da un viaggio in Venezuela con l’accusa di aver partecipato ai disordini avvenuti a Bilbao in seguito all’illegalizzazione dell’organizzazione giovanile basca Segi. Dopo 15 giorni di prigione viene scarcerato, con una cauzione di 40mila euro. Oggi l’arresto, ad appena un giorno di distanza dall’eurordine emesso dal Tribunale spagnolo, un’obbedienza lampo da parte della magistratura italiana.

Decine di attivisti si sono dati appuntamento davanti alla Questura di Roma per chiedere la scarcerazione immediata di Lander Fernandez e per dire a Madrid: basta repressione.

Sabato 16 giugno alle 13 è convocato un presidio di solidarietà con Lander al carcere Regina Coeli (guarda l’evento FB)

Firma QUI la petizione per la liberazione di Lander

Ascolta un pezzo della conferenza stampa
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Ascolta l’intervista con l’avvocato di Lander
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Per saperne di più sul caso

 

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