InfoAut
Immagine di copertina per il post

Raid israeliano su Gaza: morte una donna incinta e una bambina


AGGIORNAMENTO

ore 14:15 Presidente israeliano Rivlin: “Il nostro paese è forte, siamo una forte democrazia”

“Siamo forti, il nostro paese è forte, nessuno ci può dissuadere. Siamo una forte democrazia e tutti coloro che ci augurano il male non possono danneggiarla” così ha detto oggi il presidente israeliano Rivlin visitando la famiglia del rabbino Aharon Bennet. Bennet è stato ucciso la scorsa settimana da un palestinese in un attacco con un coltello in cui sono rimasti feriti anche la moglie Adele e il loro figlio di 2 anni.

Scontri tra palestinesi e forze di sicurezza israeliane nei pressi del checkpoint di Huwwara (Nablus)

ore 13:30 Scontri all’Università al-Quds

30 palestinesi sono rimasti intossicati negli scontri con le forze armate israeliane che hanno luogo da stamattina nei pressi dell’università al-Quds ad Abu Dis (Gerusalemme est).

Qui il video degli scontri postato in rete dall’utente Mus’ab Zyud e ripreso dall’agenzia palestinese Ma’an

ore 13:20  24 palestinesi feriti a Tulkarem

Negli scontri avvenuti in città i soldati israeliani hanno sparato sia proiettili di acciaio rivestiti di gomma che pallottole vere. Secondo quanto riferisce la mezzaluna rossa palestinese, le condizioni dei feriti non destano preoccupazione

ore 12: 50   Shaked (ministra israeliana della Giustizia): “Nuove pene per i lanciatori di pietre”

La ministra della Giustizia israeliana, Ayelet Shaked, presenterà oggi alla Commissione ministeriale un progetto di legge che renderà più dure le pene contro i lanciatori di pietre (anche se minorenni) e multerà i genitori dei minori condannati per aver scagliato le pietre. Ad annunciarlo è stata ieri sera la stessa Shaked che ha detto che le nuove disposizioni “colpiranno il ventre molle del terrorismo”.

La nuova proposta congelerà l’assicurazione nazionale e alcuni benefit al genitore del minorenne condannato alla reclusione in prigione per lancio di pietre. La durata del provvedimento durerà tutto l’arco di tempo in cui il giovane dovrà scontare la pena. Oltre alla sospensione dei benefit, la proposta prevederà anche una multa per i genitori dei minorenni in galera. Una novità: allo stato attuale, infatti, i giudici possono o mandare un minore in carcere o comminargli una multa, ma non possono applicare entrambe le pene contemporaneamente.

Lo scorso luglio la Knesset passò una legge che aumentava le sentenze massime di prigione per gli attacchi più pericolosi provocati dal lancio di pietre, ma non stabiliva le sentenze minime.
ore 11:30  23 le vittime palestinesi da quando è iniziata l’escalation lo scorso 1 ottobre

Stanotte è stato ucciso Ataa Al Nouri, un palestinese di Shu’fat, dopo essere stato investito da una macchina guidata da coloni ad al-Tur (Gerusalemme)

ore 10.00 -Raid israeliano su Gaza: due morti

Una donna incinta, Nour Rasmi Hassan, e la sua bambina di due anni, Rahaf Yahya Hassan, sono le vittime del raid israeliano sulla Striscia di Gaza. L’aviazione dello Stato ebraico è entrata in azione nella notte, in risposta al lancio di due razzi dall’enclave palestinese caduti in territorio israeliano, senza fare vittime. Le Forze armate israeliane hanno detto di aver colpito due strutture per la fabbricazione di armi appartenenti ad Hamas. La donna incinta di cinque mesi e sua figlia sono morte sotto le macerie della propria abitazione. Altre tre persone sono rimaste ferite e i soccorritori stanno cercando tra le macerie altre possibili vittime.

Intanto, secondo quanto riferito in un primo momento dalle Forze armate israeliane, stamattina in Cisgiordania una donna palestinese si sarebbe fatta saltare in aria a bordo di un’automobile a un posto di blocco israeliano. In realtà testimoni hanno raccontato a diverse agenzie di stampa che la donna ha avuto un guasto alla macchina dove viaggiava con il figlio di 3 anni. Un problema elettrico ha provocato l’apertura dell’airbag e poi un incendio, la donna è riuscita ad uscire con il figlio, rimanendo lievemente ferita. Lievemente ferito anche un poliziotto.

 

Da Nena News

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

gazaisraelemortipalestinaraid

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bombardamenti israeliani contro il Libano: 5 morti, tra cui l’Alto comandante di Hezbollah, Haytham Ali Tabatabaei

Beirut-InfoPal. Il ministero della Salute Pubblica libanese ha diffuso il bilancio ufficiale dell’attacco israeliano senza precedenti contro un’area residenziale alla periferia sud di Beirut, domenica 23 novembre: cinque morti e 28 feriti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Verso il 28 novembre: i comitati sardi chiamano alla mobilitazione

Diffondiamo l’appello uscito dalla rete Pratobello24 che invita tutti i comitati che lottano contro la speculazione energetica a unirsi allo sciopero e alla mobilitazione del 28 novembre.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Non ci sarebbe mai stata una fase due, il cessate il fuoco era la strategia

Il cessate il fuoco, come i negoziati, sono diventati un altro campo di battaglia in cui Tel Aviv temporeggia e Washington ne scrive l’esito.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Cile: le grandi possibilità del nazi Kast di essere presidente

Il primo turno delle elezioni presidenziali in Cile di ieri sono terminate in modo triste e prevedibile.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bologna: corteo “Show Israel Red Card” contro la partita della vergogna tra Virtus e Maccabi Tel Aviv

Ieri, venerdì 21 novembre, corteo a Bologna contro la partita della vergogna, quella di basket tra Virtus e Maccabi Tel Aviv prevista alle 20.30 al PalaDozza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Ecuador: il trionfo di un popolo che non rinuncia alla sua sovranità

Nel referendum del 16 novembre il popolo ecuadoriano ha detto NO

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Levante: il Giappone ai tempi del neogoverno nazionalista della Premier Sanae Takaichi

A livello internazionale, una delle prime mosse della Takaichi è stata aprire un profondo scontro diplomatico con Pechino

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Medici per i diritti umani denuncia uccisioni prigionieri di Gaza nelle carceri israeliane

Il nuovo rapporto diffuso da Medici per i diritti umani-Israele (Phri) apre uno squarcio ulteriore su un sistema detentivo che negli ultimi due anni ha raggiunto un livello di letalità senza precedenti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

«La cosa più importante è salvare il maggior numero possibile di vite umane e infrastrutture in Ucraina»

Maidan illustra quindi i principali dilemmi dei movimenti e delle mobilitazioni globali: la classe operaia ha una capacità molto limitata di organizzarsi, di articolare gli interessi di classe e di fornire almeno una leadership nazionale.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Tunisia, a Gabes respirare è diventato un atto di resistenza

Abbiamo tradotto questo articolo di inkyfada.media che racconta la vicenda di Gabes, un paese in Tunisia dove da mesi continuano proteste significative a causa di un polo chimico che mette a rischio la salute della popolazione.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Free Shahin! Appello alla mobilitazione

Apprendiamo con grande preoccupazione del mandato di rimpatrio emanato dal ministro Piantedosi su richiesta della deputata Montaruli nei confronti di Mohamed Shahin, compagno, amico e fratello.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Torino: Mohamed Shahin libero subito!

Ripubblichiamo e diffondiamo il comunicato uscito dal coordinamento cittadino Torino per Gaza a seguito della notizia dell’arresto di Mohamed Shahin, imam di una delle moschee di Torino che ha partecipato alle mobilitazioni per la Palestina.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Il caso di Ahmad Salem, in carcere da 6 mesi per aver chiamato alla mobilitazione contro il genocidio

Ahmad Salem è un giovane palestinese di 24 anni, nato e cresciuto nel campo profughi palestinese al-Baddawi in Libano, arrivato in Italia in cerca di protezione internazionale e che dopo il suo arrivo, si è recato a Campobasso per presentare richiesta di asilo politico.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

E’ ancora il momento di bloccare tutto!

Il 28 novembre sarà sciopero generale, coordiniamoci in tutte le città, in tutte le provincie, in tutti i paesi per bloccare ancora una volta in maniera effettiva tutto il territorio nazionale.

Immagine di copertina per il post
Formazione

HUB DI PACE: il piano coloniale delle università pisane a Gaza

I tre atenei di Pisa – l’Università, la Scuola Normale Superiore e la Scuola superiore Sant’Anna – riuniti con l’arcivescovo nell’aula Magna storica della Sapienza, come un cerbero a quattro teste.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Fogli di via da Ronchi: la rappresaglia per il corteo del 13 settembre scorso

In una fase in cui il movimento per la Palestina ha attenuato la sua mobilitazione e pressione, la macchina burocratico-repressiva continua a funzionare a pieno ritmo.