InfoAut
Immagine di copertina per il post

Pkk-Ankara, 35 anni di guerra e pace

Dagli anni Set­tanta sini­stra e causa kurda si sono spo­sati tanto che i com­bat­tenti del Pkk erano comu­ni­sti anti-feudali prima che nazio­na­li­sti kurdi. Nel 1979 gruppi della galas­sia dei par­titi kurdi hanno lasciato le città per tra­sfe­rirsi nel Kur­di­stan turco.

La vera repres­sione è arri­vata con il golpe mili­tare del 1980. Da allora il movi­mento kurdo turco ha ten­tato di tro­vare soste­gno nella resi­stenza pale­sti­nese e di cer­care l’auto-organizazzione pun­tando sul carat­tere mili­tare dello stato kurdo. Tra que­sti atti­vi­sti che hanno lasciato la Tur­chia dopo il golpe c’era pro­prio Oca­lan che fino al 1998 è rima­sto sotto la pro­te­zione dei kurdi siriani (dopo l’esplulsione dal Libano in seguito all’invasione israe­liana del paese e un periodo di per­ma­nenza in Iraq nel 1983).

Chi è rima­sto in Tur­chia ha subìto invece una duris­sima repres­sione. Dal 1984, il ten­ta­tivo di for­mare un fronte di resi­stenza unita ha raf­for­zato la lotta armata ma anche la repres­sione dei mili­tari tur­chi. I primi ten­ta­tivi di dia­logo tra Stato e Pkk risal­gono al 1993 ma non dura­rono molto. L’attacco con­tro l’esercito di uno dei lea­der del par­tito, Sha­me­din Sakik, a Bin­gol che causò 33 morti, mise una pie­tra sopra al pro­cesso di pace. Da lì ripartì la lotta armata e la contro-guerriglia diventò il potere prin­ci­pale dello stato turco.

Nel 1998 Oca­lan fu costretto a lasciare la Siria con­se­gnato da Hafez al-Assad che cedette alle pres­sioni tur­che. Da quel momento partì la sua fuga tra Ita­lia e Kenya prima di tor­nare a Istan­bul scam­pando a vari ten­ta­tivi, per­pe­trati da Stati uniti e Israele, di con­se­gnarlo alle auto­rità tur­che. Furono gli anni più con­fusi nella stra­te­gia poli­tica del Pkk nono­stante risa­li­vano già al 1999 i mes­saggi di Oca­lan dalla pri­gione a favore del pro­cesso di pace e della fine della lotta armata. Nello stesso anno 500 guer­ri­glieri del Pkk sono stati uccisi dai mili­tari tur­chi nel ten­ta­tivo di supe­rare la fron­tiera in ottem­pe­ranza alle con­di­zioni per il ces­sato il fuoco.

La fidu­cia in un pro­cesso di pace cre­di­bile si incrinò defi­ni­ti­va­mente aprendo alla guer­ri­glia nel 2007–2008 con gli attac­chi fal­liti dell’esercito al quar­tier­ge­ne­rale del Pkk sulle mon­ta­gne. Nel 2013 la let­tera per il New­rooz dal car­cere di Oca­lan e i dieci punti per la rea­liz­za­zione del pro­cesso di pace hanno dato una nuova spinta alla disten­sione con le auto­rità tur­che, messa in discus­sione a scopo elet­to­rale da Akp alla vigi­lia delle ele­zioni del 2015 che hanno por­tato Hdp in parlamento.

 

Sadek Hedayat- Il Manifesto

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

ankaraguerrapkkturkia

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Il Movimento No Tav era, è e sarà sempre al fianco della resistenza palestinese: sosteniamo la Global Sumud Flotilla!

Se Israele deciderà di fermare con la forza la Global Sumud Flottilla, impedendo ancora una volta l’arrivo di aiuti umanitari e provando a spegnere un atto di resistenza collettiva, noi non resteremo a guardare.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Global Sumud Flotilla: le barche italiane lasciano la costa siciliana alla volta di Gaza, “Buon vento”

Sono salpate, alla volta di Gaza, le imbarcazioni italiane della Global Sumud Flotilla dal porto siciliano di Augusta.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Gaza Inc: dove il Genocidio è testato in battaglia e pronto per il mercato

Gaza è diventata la vetrina di Tel Aviv per lo Sterminio privatizzato, dove aziende tecnologiche, mercenari e fornitori di aiuti umanitari collaborano in un modello scalabile di Genocidio Industriale venduto agli alleati in tutto il mondo.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

America Latina, “la guerra secondaria”

Nel 2025, la competizione globale per i minerali essenziali – terre rare, litio, cobalto – e per le fonti energetiche – petrolio, gas, energie rinnovabili – sta riconfigurando il potere globale.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

“Guerra alla guerra” nelle università: a Pisa il 13 e 14 settembre, due giorni di assemblea nazionale

Il 13 e 14 settembre a Pisa si terrà l’assemblea nazionale universitaria “Guerra alla Guerra”, due giorni di confronto tra collettivi e realtà studentesche da tutta Italia.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Roma: attacco sionista al csoa La Strada

Nella notte tra giovedì e venerdì, poco dopo le 4, ignoti hanno lanciato una bomba carta contro l’ingresso del Centro Sociale “La Strada” in via Passino.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’assemblea nazionale “Stop al genocidio. Fermiamo il sionismo con la resistenza” si terrà al cinema Aquila

Alcuni giorni fa il sindaco Gualtieri aveva vietato l’utilizzo di una sala del cinema Aquila di Roma per l’assemblea nazionale convocata dalle organizzazioni palestinesi in Italia. Ora il passo indietro. LA LOTTA PAGA – L’ASSEMBLEA SI TERRÀ AL CINEMA AQUILA IL 14 SETTEMBRE ALLE ORE 10.00 Dopo la conferenza stampa di lunedì 8 settembre davanti […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Campeggio no base 5-6-7 settembre – Comunicato conclusivo

Il campeggio territoriale No Base del 5-6-7 settembre è stato un momento fondamentale nella crescita della lotta del movimento No Base, aprendo nuovi spazi di organizzazione e di lotta, unendo persone e realtà differenti nell’obiettivo comune di fermare la base militare.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Francia: “Blocchiamo tutto”. Mobilitazioni diffuse nel paese contro l’austerity di Macron

Intensa giornata di mobilitazione mercoledì 10 settembre in Francia, dietro la parola d’ordine “Bloquons Tout”.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

A Gaza il colonialismo occidentale è stato smascherato

Attraverso Israele e l’ideologia del Sionismo, le élite occidentali hanno reinventato il loro orribile Sistema di Controllo Razzista e lo hanno spacciato per una causa “morale”. Ora la partita è finita.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Cina: dallo SCO alla parata militare a Pechino

Riprendiamo due interviste da Radio Onda Rossa e Radio Blackout che fanno il punto della situazione dopo i due eventi che hanno visto protagonista Pechino.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Assemblea sulle scuole: organizziamoci per liberare le scuole dalla guerra

Partecipa anche tu all’assemblea sulle scuole che si terrà il 6 settembre a Venaus, per organizzare forme di lotta concrete che dalle scuole siano in grado di inceppare la macchina bellica.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Pensare l’Europa oggi: spazi e soggetti delle lotte in tempo di guerra

Come agiamo dentro questo quadro e che cosa vuol dire opporsi alla guerra e al riarmo in questa situazione?

Immagine di copertina per il post
Formazione

Guerra alla guerra nelle università

Assemblea nazionale universitaria, 13-14 settembre, Pisa

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

‘Nessun paradiso senza Gaza’: intervista esclusiva di Palestine Chronicle al rivoluzionario libanese Georges Abdallah

Traduciamo da The Palestine Chronicole questa lucida e approfondita intervista del 13 agosto 2025, a Georges Abdallah.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Porti, ferrovie e nuove basi: così il governo Meloni sta militarizzando l’Italia

Il governo accelera sulle infrastrutture militari: nuovi porti, ferrovie e basi in tutta Italia, mentre cresce la protesta contro il traffico di armi

Immagine di copertina per il post
Formazione

Guerra alla guerra: come organizzarci nelle scuole?

Nei contesti che attraversiamo occorre ripartire dalla concretezza del rifiuto per sabotare e opporsi realmente alla ristrutturazione, definendo con l’esperienza pratiche di conflitto riproducibili per bloccare sul nascere la guerra.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’11 settembre No al summit della guerra a Roma!

È stato annunciato dal Sole 24 Ore il primo “Defence Summit”, appuntamento programmato dal giornale di Confindustria per l’11 settembre a Roma.