InfoAut
Immagine di copertina per il post

Newroz a Kobane, report della delegazione in Kurdistan

Arriviamo a Kobane in serata, quando già le celebrazioni sono cominciate con la visita ai cimiteri dei martiri da parte delle famiglie.

La nostra prima fermata è al cimitero dove sono seppelliti molti dei martiri caduti durante l’attentato del 25 Giugno.

Vediamo i familiari raccogliersi attorno alle tombe dei loro defunti: si consuma cibo, si parla, si accendono candele e qualche volta si piange per la perdita dei propri cari. Sin da subito ci rendiamo conto che i festeggiamenti qui sono fortemente condizionati dalla tristezza, perché quasi tutte le famiglie di Kobane hanno avuto almeno un martire.

Tuttavia, durante questo primo giro della città, ci rendiamo conto che Kobane non è la stessa di un anno fa. I lavori di ricostruzione vanno avanti a pieno regime e ormai buona parte delle macerie è stata rimossa dalle strade, sono numerosi i palazzi ricostruiti e le strade sono piene di attività e di fermento.Si respira l’aria di un nuovo inizio, dopo lunghi anni di sofferenza, e qualcuno manifesta la propria gioia sparando dei colpi in aria.

La mattina seguente, dopo un’abbondante colazione offerta dalla famiglia presso cui siamo ospiti, raggiungiamo la collina di Mursitpinar, luogo simbolo della liberazione di Kobane avvenuta il 27 gennaio 2015, dove sono organizzati i festeggiamenti ufficiali: dalla collina dove si svolgerà il primo Newroz della Kobane libera la vista spazia sino al vicino confine con la Turchia e alla cittadina di Suruc.

A poco a poco il fianco del pendio si riempie di gente. I controlli di sicurezza sono accurati e il servizio d’ordine è condiviso fra Asayish, YPG/YPJ e volontari per il Newroz. Tutta la collina è circondata in modo che nessuno possa turbare la festa collettiva.

Il programma è ampio e variegato, si alternano sul palco numerosi gruppi musicali, fra cui alcune vere e proprie stelle delle musica curda, mentre il fiume di gente che accede alla festa si fa sempre più grande, fino a riempire completamente i due versanti della collina che sovrastano il palco.

Un grande striscione campeggia sul palco, fra le immagini dei martiri: “Dal Rojava libero verso una Siria democratica e federale”, nelle tre lingue ufficiali del Cantone: kurmanji, arabo e assiro.

Non mancano sul palco i momenti per il teatro popolare in cui si ridicolizzano le bande di Daesh e i militari turchi.

La festa va avanti, ma è come se si respirasse una contraddizione di fondo fra la voglia di festeggiare la rinascita della città e la paura di attentati, nel ricordo amaro degli attacchi dello scorso anno a Qamishlo e Hasakeh e dei numerosissimi martiri che in un certo modo rendono l’atmosfera collettiva un po’ più triste.

Il Newroz è anche la festa dei bambini, forse gli unici che vivono in modo pienamente rilassato questa giornata: sia sul palco, quando cantano e danzano in gruppo, sia nei prati, dove si vedono gruppi di bambini vestiti a festa, con gli abiti tradizionali e con le divise dei combattenti.

In generale, si percepisce il senso di grande dignità di un popolo che ha sofferto a lungo a causa della guerra e che continua a patire per l’isolamento derivato dall’embargo, che non consente rapporti con l’esterno né dal versante turco, né da quello iracheno.

 Le persone qui vivono con pochissimi mezzi: la società civile sopperisce alla mancanza di risorse con una grande forza di volontà e con l’inventiva derivata dalla necessità di trovare soluzioni concrete per la ricostruzione e per la vita quotidiana.

Dopo il Newroz non sarà più festa, ma ogni giorno sarà un mattone per la costruzione di una società finalmente libera dall’oppressione.

 

 Coordinamento Toscano per il Kurdistan

Carovana per il Rojava – Torino

da uikionlus.com

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

kobanekurdikurdistannewrozturchia

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Germania: “Non siamo carne da cannone”, sciopero studentesco contro il servizio militare. Il Bundestag approva la leva

Nuova giornata di sciopero contro il servizio militare da parte di studenti e studentesse tedeschi, mentre si votava nelle aule del Bundestag la riforma della leva del governo di Friedrich Merz.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Armi e appalti: l’Italia mantiene aperto il canale con l’industria militare israeliana

Nonostante la campagna di sterminio contro la popolazione palestinese della Striscia di Gaza, Arma dei Carabinieri e Polizia di Stato continuano ad equipaggiare i propri reparti di pronto intervento rifornendosi presso le più importanti aziende israeliane.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bambini sfruttati e affumicati nei campi della California

Molto lontano dai campi di Entre Ríos o Santa Fe, i bambini contadini della California lavorano dagli 11 ai 12 anni, sfruttati, mal pagati, in terreni affumicati con pesticidi e con il terrore di essere deportati insieme alle loro famiglie di migranti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina, i coloni attaccano volontari internazionali: feriti tre italiani

Un nuovo attacco dei coloni israeliani ha colpito la comunità di Ein al-Duyuk, vicino a Gerico, nella Cisgiordania occupata.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Drone assassino israeliano massacra due fratellini palestinesi

Fadi Tamer Abu Assi e Juma Tamer Abu Assi, bambini palestinesi di 10 e 12 anni, sono stati ammazzati da un drone israeliano a est di Khan Yunis (sud della Striscia) mentre raccoglievano legna per il padre ferito.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Membro della Knesset: Israele sta “importando la guerra di sterminio” da Gaza alla Cisgiordania

Un membro israeliano della Knesset (Parlamento) ha affermato che Tel Aviv sta “importando” la sua “guerra di sterminio” dalla Striscia di Gaza alla Cisgiordania occupata.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

CONTRO I SIGNORI DELLA GUERRA E PADRONI DELLA CITTÀ, BLOCCHIAMO TUTTO!

Oggi, nell’ambito dello sciopero generale indetto dal sindacalismo di base, come realtà autorganizzate del movimento milanese abbiamo deciso di bloccare l’ingresso principale della sede dirigenziale di ENI S. p. a. di San Donato.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Linee gialle e zone verdi: la divisione di fatto di Gaza

Crescono i timori che il nuovo mosaico di zone diverse di Gaza, separate da una Linea Gialla, possa consolidarsi in una partizione permanente del territorio.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La Germania è in crisi e vaga nella nebbia

Le ultime notizie dal paese teutonico indicano che la sua crisi economica non si arresta ed entra ormai nel suo quarto anno.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bombardamenti israeliani contro il Libano: 5 morti, tra cui l’Alto comandante di Hezbollah, Haytham Ali Tabatabaei

Beirut-InfoPal. Il ministero della Salute Pubblica libanese ha diffuso il bilancio ufficiale dell’attacco israeliano senza precedenti contro un’area residenziale alla periferia sud di Beirut, domenica 23 novembre: cinque morti e 28 feriti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Anche con l’avvenuto scioglimento del Pkk, la fine del conflitto curdo-turco appare lontana

Nonostante il PKK si sia auto-dissolto con il XII Congresso, da parte di Ankara non si assiste a comportamenti speculari.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Pkk annunciato lo scioglimento della struttura organizzativa e la fine della lotta armata

Il Partito dei Lavoratori del Kurdistan, il Pkk, ha annunciato di avere tenuto a inizio maggio il 12/mo congresso, che ha deciso di sciogliere la struttura organizzativa e porre fine alla lotta armata.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Collaborazione tra industrie delle armi italiane e turche: lunedì mobilitazione a Torino contro il “Forum Turchia”

Lunedì 12 maggio a Torino si terrà il forum “Turchia: un hub verso il futuro”, promosso dalla Camera di Commercio con l’obiettivo dichiarato di “rafforzare la cooperazione economica” tra Italia e Turchia nei settori dell’aerospazio, dell’automotive e della digitalizzazione.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Turchia: l’arresto di Imamoglu scatena nuove proteste contro Erdogan

In Turchia sono scoppiate massicce proteste dopo che le autorità giudiziarie – all’interno di una vasta operazione contro centinaia di persone –  hanno arrestato Ekrem Imamoglu, il sindaco di Istanbul, pochi giorni prima che venisse scelto come candidato del partito di opposizione laico CHP alle presidenziali.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

PKK: rispetteremo l’appello del leader Öcalan, dichiariamo il cessate il fuoco

Il Comitato esecutivo del PKK ha dichiarato in un comunicato: “Siamo d’accordo con il contenuto dell’appello del leader Öcalan” e dichiariamo un cessate il fuoco a partire da oggi. Tradotto da ANF Il Comitato esecutivo del PKK ha dichiarato in un comunicato: “Siamo d’accordo con il contenuto dell’appello del leader Öcalan così com’è, e dichiariamo […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Kurdistan: appello storico di Ocalan. “Tutti i gruppi devono deporre le armi e il PKK deve sciogliersi”

cL’atteso appello del leader e cofondatore del Partito dei Lavoratori del Kurdistan, Abdullah Ocalan, è stato diffuso oggi pomeriggio, giovedì 27 febbraio 2025, ma senza l’atteso video-messaggio, evidentemente bloccato da Ankara. A parlare quindi deputate-i del partito della sinistra curda e turca Dem che si sono recati recata sull’isola-carcere di Imrali, dove Ocalan è detenuto da 26 anni. […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

150 realtà politiche e sociali si incontrano a Vienna per la People’s Platform: alcune valutazioni sulla 3 giorni

Riprendiamo da RadioBlackout: Centinaia di organizzazioni politiche e sociali, per un totale di 800 delegati/e, si sono incontrate a Vienna tra il 14 ed il 16 febbraio in occasione della People’s Platform Europe. Si è trattato di un incontro internazionalista organizzato da collettivi e realtà vicine al movimento di liberazione curdo con l’obiettivo di creare […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Intervista esclusiva all’Accademia della Modernità Democratica e Foza Yusif, membro del comitato di co-presidenza del Partito di Unione Democratica (PYD)

Abbiamo avuto l’occasione di realizzare questa intervista all’Accademia della Modernità Democratica con al suo interno un contributo (citato tra virgolette) di Forza Yusif, membro del comitato di co-presidenza del PYD..

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

TURCHIA: IL LEADER DEL PKK OCALAN INCONTRA PER LA SECONDA VOLTA UNA DELEGAZIONE DI DEM

Riprendiamo da Radio Onda D’urto: Dopo anni di completo isolamento, nel giro di poche settimane una delegazione del partito della sinistra curda e turca Dem, terza forza del Parlamento turco, ha potuto incontrare oggi, mercoledì 22 gennaio e per la seconda volta Abdullah Ocalan, leader del Partito dei Lavoratori del Kurdistan – Pkk, imprigionato dal […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’escalation di Erdogan contro il Rojava

La Turchia e le milizie islamiste filo-turche, in particolare l’Esercito nazionale siriano (SNA), stanno sfruttando lo spostamento di potere a Damasco per colpire le aree di autogoverno controllate dai curdi nella Siria settentrionale e orientale. Ankara giustifica queste azioni sostenendo che i gruppi che operano nella regione, in particolare le Unità di difesa popolare curde […]