InfoAut
Immagine di copertina per il post

Libia: la guerra continua, e ‘i ribelli’ si dividono…

Tripoli sostiene che i bombardamenti a 150 chilometri dalla capitale hanno provocato la morte di decine di innocenti. L’Alleanza nega: “Non ci risulta”

Ottantacinque civili sarebbero rimasti uccisi in un raid di caccia Nato, nel villaggio di Majar, nei pressi di Zliten. L’accusa arriva dal regime libico di Muhammar Gheddafi, attraverso l’agenzia di stampa ufficiale Janà.

Secondo Tripoli, tra le vittime ci sarebbero donne e bambini, e in tutto sarebbero state colpite una ventina di famiglie. La televisione ufficiale continua a mostrare immagini di macerie e corpi carbonizzati.

L’Alleanza atlantica ha subito smentito, spiegando di non avere prove riguardo a quanto dichiarato dal regime. Tramite la portavoce Carmen Romero, il comando ha ribadito che la Nato è impegnata “a salvare vite tutti i giorni”.

Intanto, l’Unione Europea ha inserito tra le società legate al regime sottoposte a sanzioni anche la compagnia petrolifera al Sharara e l’Organismo per lo sviluppo dei centri amministrativi. In tutto, secondo quanto riferito dal ministero degli Esteri francese, le sanzioni riguardarebbero 42 persone e 49 società.

 

Libia, Jalil scioglie il governo. Gli insorti puntano a Zawiya

Il rimpasto dell’esecutivo è una risposta alle critiche nei confronti del Cnt sollevate dopo l’omicidio del leader dei ribelli, il generale Younes

Mustafa Abdel Jalil, presidente del Consiglio nazionale di transizione (Cnt), ha sciolto il governo e ha chiesto un rimpasto al capo dell’esecutivo, Mahmud Jibril. Il Premier del governo di transizione, in missione all’estero, dovrebbe rientrare già oggi in Libia per avviare le consultazioni.

La decisione arriva dieci giorni dopo l’uccisione, in circostanze non chiarite, del generale Younes, capo di stato maggiore dei ribelli. L’omicidio aveva innescato un’ondata di critiche nei confronti del Cnt.

Intanto si continua a combattere. I ribelli hanno conquistato Bir Ghanam, a 80 chilometri da Tripoli, e ora si dirigono verso Zawiya. La città si trova in una posizione strategica per tagliare le linee di rifornimento delle forze pro-Gheddafi.

Ieri gli insorti avevano pubblicato un piano per il dopo Gheddafi per fare in modo che “l’opinione pubblica sia consapevole che esiste un progetto predisposto in anticipo”.

In attesa di attuare il programma i ribelli si preparano a difendere il loro bene più prezioso, il petrolio, creando una forza di sicurezza “ad hoc” per proteggere i campi petroliferi sotto il loro controllo e riprendere il prima possibile le esportazioni.

 

Da Peace Reporter

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

cntguerraLibianato

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Appello per un campeggio No Base territoriale: 5-6-7 Settembre al presidio di Pace “Tre Pini” San Piero a Grado

Mentre crescono le connessioni tra le nostre lotte, sentiamo l’urgenza di continuare ad organizzarci insieme in un nuovo campeggio al Presidio di pace “Tre Pini”, per trasformare il diffuso rifiuto della base militare e della guerra in opposizione concreta.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Si prepara a partire verso Gaza la Global Sumud Flotilla, con il pensiero a Vittorio Arrigoni

Decine di barche con centinaia di persone a bordo, provenienti da 44 Paesi, salperanno da diversi porti del Mediterraneo tra agosto e settembre per raggiungere insieme la Striscia.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Strage di giornalisti a Gaza: Anas Al-Sharif e Mohammed Qreiqea assassinati da Israele

Questa notte i giornalisti Anas Al-Sharif e Mohammed Qreiqea sono stati assassinati da Israele in un attacco con drone che ha colpito una tenda di giornalisti davanti all’ospedale Al-Shifa nella città di Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Genova: armamenti e mezzi cingolati al porto. Procura apre inchiesta, presidio dei portuali

La Procura di Genova ha aperto un fascicolo per atti relativi alla nave Bahri Yanbu, il cargo saudita su cui sono stati trovati armamenti e mezzi militari cingolati.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

“Guerra alla guerra”: dopo l’assemblea nazionale in Val di Susa inizia un percorso di mobilitazione sui territori verso e oltre l’8 novembre a Roma

Riportiamo di seguito gli interventi introduttivi dell’assemblea nazionale tenutasi domenica 27 luglio durante il Festival Alta Felicità in modo da sottolineare le caratteristiche del percorso di mobilitazione contro guerra, riarmo e genocidio in Palestina proposto in tale occasione.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

No Muos: spropositato dispositivo di polizia contro chi si oppone a Muos e guerra

Ci teniamo a raccontare cosa è successo il giorno della manifestazione per rendere noto a tutti/e come in Contrada Ulmo si vive in uno stato di polizia.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

“Non lasceremo loro nulla”. La distruzione del settore agricolo e dei sistemi alimentari di Gaza/4

Nel contesto del genocidio in corso, l’occupazione israeliana ha confiscato vaste aree di terreno a Gaza, in particolare terreni agricoli essenziali per il cibo e il sostentamento della popolazione palestinese.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Protestare per la Palestina: il caso della Columbia University

L’università è il luogo per eccellenza del dibattito, del pensiero critico e scomodo, dove le idee si oppongono perché viene garantita la sicurezza di chi le espone.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Freedom Flotilla: atterrato a Fiumicino Antonio Mazzeo, “Deportato da Israele”

Antonio Mazzeo – uno dei due attivisti italiani sequestrati dall’Idf sulla nave Handala della Freedom Flotilla Coalition – è atterrato ieri intorno alle 12 all’aeroporto di Fiumicino.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

E’ uno sporco lavoro / 3: Hiroshima Nagasaki Russian Roulette

Sono ancora una volta delle parole, in parte esplicite e in parte giustificatorie, quelle da cui partire per una riflessione sul presente e sul passato di un modo di produzione e della sua espressione politico-militare.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il laboratorio della guerra. Tracce per un’inchiesta sull’università dentro la «fabbrica della guerra» di Modena

Riprendiamo questo interessante lavoro d’inchiesta pubblicato originariamente da Kamo Modena sul rapporto tra università e guerra.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

“Guerra alla guerra”, assemblea dei movimenti: lanciata per l’8 novembre una manifestazione nazionale a Roma

E’ iniziata con le parole di Nicoletta Dosio, storica attivista della Val di Susa, l’assemblea nazionale “Guerra alla Guerra”, svoltasi domenica 27 luglio durante il Festival Alta Felicità al presidio di Venaus, Torino.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Pavia: contro riarmo, guerra e genocidio

Come è andata la prima assemblea della rete dei movimenti pavesi

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Robert Ferro – Dove va l’Europa? Crisi e riarmo nel cuore dell’Unione

Dal welfare al warfare, dall’automotive al carroarmato, dall’«Inno alla gioia» di Beethoven alla «Marcia imperiale» di Dart Fener. Nel cambio di tema che fa da sfondo all’Europa, l’imperialismo colpisce ancora. 

Immagine di copertina per il post
Culture

Alta Felicità 2025: tre giorni di lotta, cultura e partecipazione popolare!

Un’occasione in cui la musica, l’approfondimento politico e la convivialità si intrecciano per dare spazio a pratiche di resistenza, solidarietà e immaginare alternative concrete.