InfoAut
Immagine di copertina per il post

L’EZLN annuncia che popoli e comunità avranno il comando nella nuova autonomia zapatista

Città del Messico / L’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN) ha fatto conoscere la nuova struttura dell’autonomia zapatista, nella quale “il Comando e il Coordinamento dell’Autonomia è stato trasferito dalle JBG (Giunte di Buon Governo) e dai MAREZ (Municipi Autonomi Ribelli Zapatisti) ai popoli e alle comunità”.

In un comunicato, il Subcomandante Moisés ha spiegato che la base principale della nuova organizzazione è il Governo Autonomo Locale (GAL), uno per comunità dove abitano basi di appoggio zapatiste, al posto dei MAREZ. I GAL sono coordinati da agenti e commissari autonomi, che sono soggetti alle assemblee dei villaggi, e sono coloro che controllano le risorse autonome organizzative, la relazione con i “popoli fratelli non-zapatisti vicini” e il buon uso dei soldi, così come sono incaricati di denunciare “le cattive gestioni, le corruzioni e gli errori che ci possono essere”.

In secondo luogo, il Subcomandante Moisés ha dichiarato che i GAL saranno convocati in Collettivi di Governo Autonomi Zapatisti (CGAZ), nei quali si discuteranno e si prenderanno accordi su temi che interessano i governi autonomi convocanti. “Quando lo decide, il Collettivo dei Governi Autonomi convoca un’assemblea delle autorità di ciascuna comunità. Qui vengono proposti, discussi e approvati o respinti i piani e i bisogni riguardo a Sanità, Educazione, Agroecologia, Giustizia, Commercio e ciò che è necessario”, ha precisato. A livello di CGAZ ci sono i coordinatori di ciascuna area, il cui compito è che si rispettino le richieste dei GAL o ciò che sia necessario alla vita comunitaria.

Alla fine, al seguente livello della struttura ci sono le Assemblee dei Collettivi dei Governi Autonomi Zapatisti (ACGAZ), che dipendono dai CGAZ, così come i CGAZ dipendono dai GAL. L’ACGAZ convoca e presiede le assemblee di zona, quando siano necessarie secondo le richieste di GAL e CGAZ. Hanno la loro sede nei caracol, ma si muovono tra le regioni, “ossia sono mobili, secondo le richieste specifiche delle comunità”, ha dichiarato Moisés.

Il subcomandante ha anche informato che la struttura e la disposizione dell’EZLN sono state riorganizzate in modo di aumentare la difesa e la sicurezza delle popolazioni e della madre terra in caso di aggressioni, attacchi, epidemie, invasione di imprese predatrici della natura, occupazioni militari parziali o totali, catastrofi naturali e guerre nucleari.

Di seguito il comunicato:

Nona parte: La Nuova Struttura dell’Autonomia Zapatista

Novembre 2023

Fratelli e sorelle, compagni e compagne:

Cercherò di spiegarvi come abbiamo riorganizzato l’autonomia, cioè la nuova struttura dell’autonomia zapatista. Spiegherò più avanti in modo più dettagliato. O forse non mi spiegherò oltre, perché ciò che conta è la pratica. Naturalmente potete anche venire all’anniversario e assistere alle rappresentazioni teatrali, le canzoni, le poesie, l’arte e la cultura di questa nuova fase della nostra lotta. In caso contrario, i Tercios Compas vi invieranno foto e video. In un altro momento vi dirò cosa abbiamo visto di buono e di male nella valutazione critica dei MAREZ e JBG. Ora vi dirò solo come è. Vai:

Primo – La base principale, che non è solo il luogo in cui si sostiene l’autonomia, ma anche senza la quale le altre strutture non possono funzionare, è il Governo Autonomo Locale, GAL. Esiste un GAL in ogni comunità dove ci sono basi di appoggio zapatiste. I GAL zapatisti sono il nucleo di ogni autonomia. Sono coordinati da agenti e commissari autonomi e sono soggetti all’assemblea del villaggio, ranchería, comunità, luogo, quartiere, ejido, colonia o come si chiami ciascuna comunità. Ogni GAL controlla le proprie risorse organizzative autonome (come scuole e cliniche) e i rapporti con le vicine comunità sorelle non zapatiste. E controlla il corretto utilizzo dei soldi. Rileva e segnala inoltre cattiva gestione, corruzione ed errori che potrebbero verificarsi. E vigila su coloro che vogliano spacciarsi per autorità zapatiste per chiedere appoggi o aiuti da utilizzare a proprio beneficio.

Quindi, se prima esisteva qualche decina di MAREZ, cioè i Municipi Autonomi Ribelli Zapatisti, ora ci sono migliaia di GAL zapatisti.

Secondo – A seconda delle necessità, dei problemi e dei progressi, i diversi GAL si riuniscono nei Collettivi di Governo Autonomo Zapatista, CGAZ, dove si discutono e si stipulano accordi su questioni che interessano i GAL convocanti. Quando lo decide, il Collettivo dei Governi Autonomi convoca un’assemblea delle autorità di ciascuna comunità. Qui vengono proposti, discussi e approvati o respinti i piani e i bisogni riguardo a Sanità, Educazione, Agroecologia, Giustizia, Commercio e quelli necessari. A livello CGAZ ci sono i coordinatori di ciascuna area. Non sono autorità. Il loro compito è vigilare sullo svolgimento dei compiti richiesti dai GAL o necessari per la vita comunitaria. Come ad esempio: campagne di medicina preventiva e di vaccinazione, campagne per le malattie endemiche, corsi e formazione specialistica (come tecnici di laboratorio, radiografie, ecografie, mammografie e quello che c’è da imparare), alfabetizzazione e livelli superiori, eventi sportivi e culturali, feste tradizionali, ecc. Ogni regione o CGAZ ha i suoi direttivi che sono quelli che convocano le assemblee se c’è un problema urgente o che coinvolge più comunità.

Vale a dire che dove prima c’erano 12 Giunte di Buon Governo, ora ce ne saranno centinaia.

Terzo – Seguono poi le Assemblee dei Collettivi dei Governi Autonomi Zapatisti, ACGAZ. Che sono quelle che prima erano conosciute come zone. Non hanno autorità, ma dipendono dai CGAZ. Ed i CGAZ dipendono dai GAL. La ACGAZ convoca e presiede le assemblee di zona, quando necessario secondo le richieste dei GAL e dei CGAZ. Hanno sede nei Caracol ma si spostano da una regione all’altra. In altre parole, sono mobili, a seconda delle richieste specifiche delle comunità.

Quarto – Come si potrà vedere nella pratica, il Comando e Coordinamento dell’Autonomia si è trasferito dalle JBG e MAREZ ai villaggi e comunità, ai GAL. Le zone (ACGAZ) e le regioni (CGAZ) sono comandati dalle comunità, devono rendere conto alle comunità e cercare il modo di soddisfare i loro bisogni riguardo a Salute, Educazione, Giustizia, Alimentazione e quelli che sorgono in caso di emergenze a causa di disastri naturali, pandemie, crimini, invasioni, guerre e altre disgrazie che il sistema capitalista porta con sé.

Quinto – La struttura e la disposizione dell’EZLN sono state riorganizzate per aumentare la difesa e la sicurezza delle popolazioni e della madre terra in caso di aggressioni, attentati, epidemie, invasione di imprese depredatrici della natura, occupazioni militari parziali o totali, disastri naturali e guerre nucleari. Ci siamo preparati affinché i nostri popoli sopravvivano, anche isolati gli uni dagli altri.

Sesto – Capiamo che abbiate difficoltà ad assimilare tutto questo. E che ci vorrà un bel po’ di tempo per capirlo. A noi ci sono voluti 10 anni per pensarlo e di questi 10 anni, 3 per predisporlo a metterlo in pratica.

Comprendiamo anche che vi sentiate confusi. Ecco perché è necessario cambiare il vostro canale di comprensione. Solo guardando molto lontano, avanti e indietro, si può comprendere il passaggio attuale.

Ci auguriamo che comprenderete che è una struttura nuova di autonomia, che stiamo imparando, e che ci vorrà un po’ perché proceda bene.

In realtà questo comunicato ha solo l’intenzione di dirvi che l’autonomia zapatista continua e avanza, che pensiamo sia meglio per i villaggi, le comunità, i luoghi, i quartieri, le colonie, gli ejidos e le rancherías dove vivono, cioè dove lottano le basi di appoggio zapatiste. E questa è stata una loro decisione, tenendo conto delle loro idee e proposte, delle loro critiche e autocritiche.

Inoltre, come si vedrà, questa nuova fase dell’autonomia è fatta per affrontare il peggio dell’Idra, la sua bestialità più infame e la sua follia distruttiva. Le loro guerre e invasioni affaristiche e militari.

Per noi non esistono frontiere né geografie lontane. Tutto ciò che accade in qualunque angolo del pianeta ci colpisce e ci coinvolge, ci preoccupa e ci ferisce. Nella misura delle nostre pochissime forze, sosterremo gli esseri umani in difficoltà indipendentemente dal loro colore, razza, nazionalità, credo, ideologia e lingua. Anche se non conosciamo molte lingue né comprendiamo molte culture e modi, sappiamo comprendere la sofferenza, il dolore, la tristezza e la rabbia degna che il sistema provoca.

Sappiamo leggere e ascoltare i cuori fratelli. Continueremo a cercare di imparare da loro, dalle loro storie e dalle loro lotte. Non solo perché ne soffriamo da secoli e sappiamo cosa vuol dire. Anche e soprattutto perché, come da 30 anni, la nostra lotta è per la vita.

Sicuramente abbiamo commesso molti errori in tutti questi anni. Sicuramente ne faremo altri nei prossimi 120 anni. Ma NON ci arrenderemo, NON cambieremo strada, NON ci venderemo. Rivedremo sempre la nostra lotta, i suoi tempi e i suoi modi con occhio critico.

I nostri occhi, le nostre orecchie, la nostra testa e il nostro cuore saranno sempre pronti a imparare da altri che, sebbene diversi in molte cose, hanno le nostre stesse preoccupazioni e desideri simili di democrazia, libertà e giustizia.

E cercheremo sempre il meglio per la nostra gente e per le nostre comunità sorelle.

Siamo zapatisti!

Finché ci sarà anche solo uno, una, unoa zapatista in ogni angolo del pianeta, resisteremo ribellandoci, cioè lotteremo.

Lo vedrete amici e nemici. E pure quelli che non sono né uno né l’altro.

Solo per ora.

Dalle montagne del Sudest Messicano.

Subcomandante Insurgente Moisés

Messico, novembre 2023

Oltre 500, 40, 30, 20, 10 anni dopo.

P.S.- Qui uno schema per meglio comprendere.

Traduzione del comunicato di “Maribel” – Bergamo https://chiapasbg.com/

13 novembre 2023

Desinformémonos

da Comitato Carlos Fonseca

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

chiapasEZLNmessico

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La lotta per fermare il genocidio nelle università statunitensi: un reportage dall’Università del Texas

Abbiamo tradotto questo interessante reportage apparso su CrimethInc sulle proteste che stanno coinvolgendo i campus degli Stati Uniti contro la complicità del governo USA nel genocidio del popolo palestinese.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Contestati i ministri della guerra al Politecnico di Torino

Riceviamo e ricondividiamo il comunicato del CUA di Torino sulla contestazione di ieri al convegno istituzionale tenutosi alla sede del Valentino del Politecnico. Ieri mattina un gruppo di student3 dell’Università di Torino ha contestato il convegno a porte chiuse che si è tenuto al castello del Valentino su tecnoscienza e intelligenza artificiale, con ospiti di […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Milano: 25 Aprile con la resistenza palestinese

Milano – Per un 25 Aprile con la Palestina, Piazza Duomo h. 13:30.
La Resistenza non è soltanto memoria, ma è oggi. Palestina libera!

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Messico: i Me`phaa di Tilapa creano sistema di giustizia a difesa del loro territorio

Il popolo Me`phaa di Tilapa, Guerrero, ha presentato il proprio sistema di giustizia denominato Sicurezza di Protezione Territoriale Indigena (Serti), per “difendere il territorio da una prospettiva indigena, olistica e integrale”, di fronte alle minacce di progetti minerari, saccheggio territoriale e controllo dei gruppi del crimine organizzato.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Protezione Civile: 2.000 palestinesi scomparsi a seguito del ritiro delle forze israeliane da alcune aree di Gaza

La Difesa civile della Striscia di Gaza ha rivelato in un comunicato divulgato domenica che circa duemila palestinesi sono stati dichiarati dispersi in varie aree dell’enclave dopo il ritiro delle forze di occupazione israeliane (IOF) da esse.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Un documento trapelato dal New York Times su Gaza dice ai giornalisti di evitare le parole: “Genocidio”, “Pulizia Etnica” e “Territorio Occupato”

Nel mezzo della battaglia interna sulla copertura del New York Times riguardo la guerra di Israele, i principali redattori hanno emanato una serie di direttive.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

USA per la Palestina: dipendenti Google licenziati e studenti alla Columbia University sgomberati dalla polizia

Negli Stati Uniti proteste in corso a sostegno del popolo palestinese, per il quale diversi settori della società civile si sono mobilitati.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Giornata di mobilitazione per il clima e a sostegno della Palestina.

Da Nord a Sud Italia questa mattina lo sciopero climatico lanciato da Fridays For Future ha riempito le piazze di giovani e giovanissimi che hanno ribadito le connessioni stringenti tra la devastazione dei territori e le guerre, rappresentando un forte grido in sostegno alla Palestina.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Appello alla mobilitazione in sostegno alla popolazione di Gaza ed alla resistenza palestinese

Ci appelliamo a tutt3 coloro che vogliono sostenere la resistenza del popolo palestinese per difendere una prospettiva universale di autodeterminazione, uguaglianza, equità e diritti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Attacco iraniano a Israele: quali conseguenze per il Libano?

Lo Stato ebraico potrebbe intensificare la lotta contro Hezbollah, ma secondo gli esperti una guerra aperta sul territorio libanese è improbabile.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Messico: non ci sarà paesaggio dopo la trasformazione

In un recente comunicato, l’Assemblea Comunitaria di Puente Maderas, Municipio de San Blas Atempa, Oaxaca, intitolato significativamente “Non ci sarà paesaggio dopo la trasformazione”, ribadisce il suo rifiuto fondato e il suo impegno di resistenza alla megaopera del Corridoio Interoceanico dell’Istmo di Tehuantepec.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Sudamerica: crisi diplomatica dopo l’assalto della polizia ecuadoregna all’ambasciata del Messico a Quito.

Il presidente messicano Obrador ha annunciato la rottura delle relazioni diplomatiche con l’Ecuador, dopo che la polizia ha fatto irruzione nell’ambasciata messicana a Quito per arrestare l’ex vicepresidente Jorge Glas, legato all’ex presidente Correa, da tempo rifugiatosi in Europa.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Messico: la guerra contro i popoli indigeni

Mentre si presenta nel Congresso dell’Unione una pirrica e limitata riforma costituzionale in materia di diritti indigeni, molto lontano dalla integralità giuridica che fu proposta nel dialogo di San Andrés, la guerra contro i popoli originari del Messico della quarta trasformazione continua in tutto il territorio nazionale.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Messico: In Chiapas a gennaio si contano 2300 profughi indigeni

Secondo il Centro dei Diritti Umani Fray Bartolomé de Las Casas, in questo mese di gennaio, la violenza generalizzata nelle comunità del sud del Chiapas in Messico, ha provocato l’uscita di più di duemila abitanti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Messico: Per la violenza migliaia di persone sono obbligate a sfollare nella regione Sierra e a Frontera nel Chiapas

Migliaia di persone dei municipi chiapanechi di Chicomuselo, Socoltenango e La Concordia sono state obbligate a sfollare dalle proprie comunità per la violenza provocata da gruppi del crimine organizzato e dalle forze armate, dopo lo scontro tra cartelli del passato 15 gennaio e l’irruzione dell’esercito e della Guardia Nazionale.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Chiapas: si concludono le celebrazioni per il 30esimo anniversario dell’insurrezione zapatista

Si sono tenute a cavallo del capodanno le celebrazioni per i 30 anni dell’inizio della rivolta zapatista in Chiapas.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’EZLN informa che scompaiono municipi autonomi e Giunte di Buon Governo

L’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN) ha informato che è stata decisa la scomparsa dei Municipi Autonomi Ribelli Zapatisti (MAREZ) e delle Giunte di Buon Governo, come risultato di un processo di “profonda analisi critica e autocritica” e di consultazioni con tutti i popoli zapatisti.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Disboscamento clandestino: guerra palese a sud di Città del Messico

Negli ultimi tre anni, la popolazione del sud di Città del Messico ha reso nota la grave situazione del disboscamento clandestino, che finora ha devastato quasi 3.000 ettari della foresta di San Miguel Topilejo.